NATALE: AUGURI SCOMODI – Autori diversi

DON TONINO BELLO – AGNESE GINOCCHIO – DON ANDREA GALLO & Company: Auguri scomodi

Posted on Gennaio 5th, 2009 di Angelo | Edit

gesu_bambino.jpgAuguri scomodi  di Buon Natale di Pace e di Speranza

dalla redazione ed amministrazione tutta del portale di “Alto Casertano-Matesino & d“. Sperando di fare cosa gradita,  desideriamo dedicare ed inviare i nostri Auguri a tutti gli amici e ai lettori che ci seguono da vicino e lontano, in modo particolare ai nostri connazionali all’estero, attraverso alcuni  significativi  scritti da meditare fino in fondo, che spiegano il reale significato del Natale. Il primo riguarda quello di un grande profeta di Pace: don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta e Presidente di “Pax Christi-Italia”. Il secondo é quello di Impegno per la Pace inviato dalla nostra contarranea Ambasciatrice di Pace Agnese Ginocchio. Il terzo, ovvero l’appello per un Natale più solidale, con particolare attenzione alle problematiche del nostro territorio, in particolare sul fenomeno poco conosciuto (e che andrebbe approfondito) del randagismo nel nostro comprensorio matesino & d…

(di don Tonino Bello)

Non obbedirei mai al mio dovere di vescovo, se vi dicessi «Buon Natale» senza darvi disturbo.

Io invece, vi voglio infastidire. Non posso, infatti, sopportare l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla «routine» di calendario.

Tanti auguri scomodi, allora! Gesù che nasce per amore, vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali.

E vi conceda la forza di inventarvi un’esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.

Il bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità ad uno sfrattato, a un povero marocchino, a un povero di passaggio.

Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa l’idolo della vostra vita; il sorpasso progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.

Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.

Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi tutte le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi cortocircuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.

Gli Angeli che annunciano la pace portino guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio della fame.

I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’ indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere «una gran luce» dovete partire dagli ultimi.

  • Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
  • Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura ma non scaldano.
  • Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.

I pastori che vegliano nella notte, «facendo la guardia al gregge» scrutando l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri: che poi è l’unico modo per morire ricchi. Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza!!!

(Dagli scritti di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, Presidente di Pax Christi Italia)

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Auguri di un Natale scomodo e non rassegnato

(di Agnese Ginocchio)

Carissimo Amico e Amica della Pace, Auguro a Te, come a tutti i tuoi cari, un Natale scomodo e non rassegnato!

Quello di continuare ad essere ‘ Voce’ per chi non ha voce.

  • / Un Natale Solidale, che sappia riscaldare i cuori di tanti uomini afflitti dai mille problemi, che vivono nel degrado, nell’abbandono, nell’emarginazione e nella miseria.
  • / Un Natale che partendo dalla scena del presepe dell’Amore, sappia rilanciare il messaggio della Speranza e della condivisione fra gli uomini!  La Speranza di cambiamento poi, non venga meno, anche di fronte ai muri, alle sconfitte, alle omertà, alle ingiurie e alle sofferenze della vita!
  • / Solo la Speranza, attraverso strade nuove e imprevedibili,  può restituirci forza, il vigore e la buona volontà di non rassegnarci,
  • / ma di continuare a lottare per un sogno di Pace, di Giustizia e di Libertà da cui prende origine, forza e significato la vita stessa.
  • /  Si lotti e si faccia ogni sforzo per realizzare un mondo diverso, più equo, più solidale e più vivibile, ben lungi da ogni logica di potere, di mafia e profitto. L’ Augurio a non dimenticare mai di guardare con due occhi: uno al vicino e uno al lontano.
  • / Il Dio della Pace, che nasce tra l’ indifferenza dei potenti della terra, per primo ci ha dato l’ esempio:/ Egli, da Re che era si è annichilito, abbassato, fino a chinarsi su di noi e sulle miserie dell’umanità, / assumendo la nostra condizione umana nei panni di un infante / bambino, linguaggio disarmante dell’Amore.

  • / Egli, ‘Grande Re della Pace’ , compassionevole delle miserie dell’ umanità,
  • / non ha mai dimenticato di volgere il suo occhio al lontano,
  • / per questo è venuto sulla terra: per riportare Pace ai cuori erranti,
  • / restituire Speranza, liberare l’uomo dalla schiavitù,
  • / sollevare il povero dalla polvere,
  • / rinvigorire l’animo dello sfiduciato,  riportare ordine e sicurezza.
  • / Egli, ‘Grande Re della Pace’ ci ha annunciato tramite la ‘Voce’ dei suoi Messaggeri (profeti ) di Pace,
  • / il lieto annuncio della Speranza.
  • / Coraggio dunque, Coraggio !!!
  • /  Non rassegnatevi di fronte ai lutti, alle sconfitte, alle lotte di camorra che seminano panico nelle nostre città del sud,
  • / ed ancora di fronte alle infinite guerre, alle violazioni dei diritti umani, ai danni ambientali, alle ingiustizie, alle mafie, alle oppressioni,
  • / ma ABBIATE FORZA di andare avanti e di continuare il cammino.
  • / Bisogna lottare tenacemente e trovare la forza di mettersi insieme per vincere ogni intimidazione, ogni ricatto di origine mafioso, ogni paura.
  • /Il male si vince con la forza disarmante del bene cioè: l’Amore.
  • / Non siete soli!
  • / Non rassegnatevi dunque e non rassegniamoci!
  • / Nel comune cammino di Pace lottiamo per restituire il vero volto all’ umanità  deturpata dal male della violenza e dalla radice velenosa del potere, causa di ogni male,
  • / affinché a ogni uomo ed al nostro sud sia restituita dignità, diritto, libertà, sicurezza, e giustizia!
  • /  Carissimi Compagni di strada, a Voi é affidato questo Augurio ’scomodo’ di Pace,
  • / perché presto si avveri quel Sogno di Pace e di Giustizia senza confini, che parte dal messaggio del Natale.
  • / Possa dunque questo Natale globalizzare la Solidarietà, mettere radici profonde e trasformare radicalmente la nostra società.
  • / Regni allora Amore e Nonviolenza, Dialogo e Amicizia, Perdono e Riconciliazione fra gli uomini.
  • / Risuoni il Canto della Speranza, affinché vinca la vita e la Pace.
  • / Auguri di Buon Natale di Pace e di Liberazione.
  • / Un Natale di Solidarietà che lenisca le ferite delle membra doloranti dell’ umanità sofferente in cammino,  dell’ umanità sola, emarginata e sfiduciata, dell’ umanità che abbiamo accanto:
  • / povero, indifeso, senza tetto, immigrato, disabile, clandestino, emarginato, mendicante,
  • / barbone abbandonato nel degrado sociale e nella tristezza della propria misera condizione.
  • / Pace e Giustizia si avvererà quando avremo la forza di metterci in movimento,
  • / di impegnarci e di lavorare insieme per restituire Speranza, Diritto e Dignità a tutti gli uomini,
  • / proprio a tutti, nessuno escluso.
  • / E’ a questo ‘Disegno’ che noi Uomini e Donne di Pace di questa terra, siamo stati chiamati,
  • / per rendere vivo e concreto il messaggio del Natale.
  • / Buon Natale dunque e buon anno 2009 di rinascita , di Speranza e di cambiamento.
  • /  Giustizia, Diritti e Liberazione da ogni schiavitù, da ogni mafia e guerra,
  • / nel segno profetico dell’ Arcobaleno, simbolo dei ponti che uniscono uomini e nazioni, e che infine uniscono la terra al Cielo!
  • / Seminiamo la Speranza e nascerà la Pace! Pace, Pace e Pace, ieri, oggi, sempre e ovunque Pace!
  • / Auguri ‘Scomodi e Non rassegnati’ di Buon Natale 2008 e Buon 2009 di Speranza, Pace, Solidarietà, di Impegno e  di Giustizia  senza confini e senza barriere…! Shalom, Salaam, Amani, Peace, Mir, Pax, Paz, Pace…

Agnese Ginocchio, cantautrice ed Ambasciatrice Internazionale  per la Pace (Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato. Movimento Internazionale Ambasciatori per la Pace).

www.agneseginocchio.it

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”

Omelia di Natale di don Andrea Gallo(nella foto),

direttore della Comunità di recupero di San Benedetto al Porto di Genova. (Per gentile concessione del giornalista di PeaceReporter  Stefano Ferrario)

Ecco qui che penso che possiamo dire stasera…che siamo anche molto numerosi è proprio che Dio che ama…questo amore cosmico che inonda tutti…Per me il compito come tanti anni e dopo tanti anni di riflettere con voi sui testi che abbiamo qui.

Quest’anno i politici lasciamoli un po’ perdere…proprio non meritano granché insomma! Fermiamoci un po’ prima di tutto al Vangelo. Il primo nome che viene, guardate voi, in questo racconto così semplice, è niente meno che il nome dell’imperatore. Viene anche citato.

Questa storia assomiglia poi alla storia che si è distesa lungo i secoli a noi e che è messa in correlazione con l’episodio che è proprio all’inizio, all’opposto….: cosa potete pensare di più lontano dal palazzo dell’imperatore, dal palazzo del potere, che è una mangiatoia in una stalla fuori città! dove una coppia di pellegrini, Maria e Giuseppe, per i quali non c’è posto in città, si rifugia….e dove avviene il parto? L’atto più semplice con cui la specie umana pensava a se stessa, provvede alla propria continuazione… (nella foto 2 a sx: Don Andrea Gallo, la testimonial della Pace Agnese Ginocchio e padre Giorgio Poletti missionario comboniano di CastelVolturno, in una manifestazione a Genova , anno 2003: “Permessi di Soggiorno in nome di Dio” per i diritti dei fratelli immigrati) dove avviene questo parto?

In una mangiatoia! Abbandonata, tra l’altro… Quindi il bambino neonato Gesù in una mangiatoia.

E’ la storia a quota zero…è l’anti-storia… a mio avviso è quello che succede ancora all’inizio del terzo millennio nel caso di milioni di casupole e baracche disseminate nel mondo.

C’era qui padre Zanotelli. E fino, mi ricordo, ai tempi del G8, diceva: il 20%, per farsi comprendere lui dopo tanti anni in Africa, adesso sta da quattro anni al quartiere della Sanità di Napoli. Fino a qualche anno fa diceva: il 20% si pappa l’80% delle risorse… l’ho sentito a Firenze, due domeniche fa, e diceva che adesso è l’11% di abitanti di questa terra si pappa….fate voi la percentuale….siamo addirittura ad oltre l’ 80% delle risorse mondiali.

Ancora stasera ho visto un pezzo di Rai 2: ho sentito parlare autorità, vescovi….tutti dicono la crisi, la crisi quindi a solidarietà, la solidarietà….una solidarietà che continua a rimanere assistenziale… i nomi e i cognomi dei responsabili della crisi sono noti con indirizzo, non li sento….

E allora, vi rendete conto che la nascita è l’emblema di quella condizione umana a cui non giunge nemmeno un occhio di giornalista, di cui nessun cronista tiene nel giusto conto…è il simbolo di una immensa moltitudine di persone oggi…si, è vero, fanno tante statistiche, mostre fotografiche, filmati…

Allora?

Il senso del Natale è che Dio entra nella storia.

Ma come ci entra?

Non nel punto più alto, ma nel punto basso.

Cosa vuol dire? Allora, nei palazzi Dio non c’è ! Lì non c’è posto per l’uomo povero… per la donna, per i bambini, per i trans, per i rom, per i gay, per tutti coloro che non seguono la legge del branco…e per quelli che vivono e sopravvivono allo sbaraglio

Pensate solo alla situazioni delle carceri italiane, alle torture, senza protezione alcuna…

Quindi a questo punto qualcuno stasera pensa che don Andrea dia la spiegazione dell’esistenza di Dio….No! io non lo so…come faccio? C’è in S.Pietro il Santo Padre…

A noi importa dire: hai speranza? in un cambiamento strutturale, cioè in un nuovo mondo possibile?

E allora, secondo me Dio esiste! Il nostro tempo, è vero, è un tempo di iniquità! Ma quante esperienze ci sono…? Guardate queste, anche minuscole, ci fanno sentire il futuro…

Ma pensa alla resistenza indioafro-popolare, alla selva lacandona, ai sem terra, alle migliaia di cooperative indigene che ci sono…e via via fino alle nostre parti…. quante, quante strette di mano con la gente africana, sudamericana e asiatica…o dell’Est, che parlano con confidenza della fraternità… si aspettano da noi! E noi che dovremmo essere la civiltà occidentale cristiana?!

Io ho fatto più di 60000 km quest’ anno… e ne ho viste… il 31 sera sarò in Trentino per una marcia della Pace…. Quelli del Dal Molin mi hanno detto di scrivere ad Obama perché la base non si faccia…. Il microcredito a Firenze… Quindi migliaia e migliaia ovunque!

La paura è un sentimento che non si può rimuovere…. Forse noi siamo qui stasera per la paura…è un sentimento reale… e Gesù bambino ci stimola proprio con la sua mitezza e umiltà al dialogo, con chiunque… E soprattutto vorrei che rimanesse impresso nell’orecchio quel grido di Papa Giovanninon ascoltate i profeti di sventura!

Ma siamo cristiani? Ma siete pazienti ricercatori di spazi di incontri?

Il cristiano deve essere un sognatore…c’è bisogno di sognatori! È chiaro che se si sogna da soli il sogno non si avvera mai…sognando insieme, il sogno si realizza…

Chi vuole seguire Gesù, dalla sua culla fino alla croce e resurrezione, deve avere molta disponibilità ad ascoltare e comprendere, ad accogliere, questo altro che è e che ha tante risorse….Una fermezza nei principi, unita alla compassione…ecco il cristiano. Al sapere condividere con l’altro…e a volte in questi tempi, a fare silenzio insieme… Il cristianesimo è un’offerta… il cristiano non pretende di avere il monopolio della verità e della felicità!!

Ai cristiani tocca il compito di vivere e testimoniare l’annuncio del Vangelo. E qui aggiungo: in direzione ostinata e contraria! L’annuncio cristiano non deve avere forme arroganti, né un’ostentazione di privilegi…trovare il tempo opportuno per il dialogo e non giudicare mai…!!

Non giudicate se non volete essere giudicati… è un’opera di grande costanza e testimonianza…anche di persecuzione, così dicono le beatitudini, non di persuasione forzata… il cristiano non è fatto per vincere! È fatto per convincere ! equità, gratuità, libertà, giustizia, condivisione, Pace…. A un certo momento Isaia nella prima lettura dice che Gesù verrà con diritto e giustizia ed è principe della pace!!

E quindi questa Pace con quattro colonne.

  • Ecco è fuori dai palazzi, da tutti i poteri, dall’informazione menzognera…prima colonna.

  • Seconda colonna che sostiene la pace, le cause dell’ingiustizia.

  • Allora la terza colonna è l’amore, come sentirsi parte dell’intera famiglia umana, come Gesù ne è stato parte ed è stato il Salvatore… e fatica sostenuta dalla speranza di un cambiamento strutturale, di una rivoluzione… con speranza e tenerezza. Vi dicevo prima: basterebbe vedere le beatitudini. Il discorso della montagna… all’aperto, non in un palazzo! Dove va a fare questo grande discorso questo re dei re? Su una montagna… non ce l’ha il palazzo! Beati gli operatori di Pace, beati i puri di cuore, beati i perseguitati a causa della giustizia… beati coloro che sono perseguitati nel mio nome… Ed ecco che Gesù nella sua crescita, ci dice continuamente che è venuto per servire, non per essere servito. Voglio ripetere che non serve a nulla la paura! Dell’altro, del diverso, dello straniero o anche del vicino di casa…cessa di essere estraneo quando lo ascoltiamo… ascoltare non è semplicemente un atteggiamento d’orecchio, ma è soprattutto un atteggiamento interiore. Ciò richiede vigilanza, attenta riflessione, disponibilità a cambiare, una saldezza di convinzioni, a ricominciare da capo ogni giorno…

Vogliamo finalmente fondare la quinta internazionale?! Internazionale della speranza, del cambiamento…!

Ma lasciatemi infine fare gli auguri. Mi sono ispirato al grande vescovo don Tonino Bello, vescovo durante la tragedia della Bosnia Erzegovina. Andò a Sarajevo, con 500 persone…in piena battaglia…raccolse musulmani, raccolse cristiani, ortodossi, cattolici ma non una riga sui giornali…ed era già molto ammalato.

  • Partiamo da Gesù, che nasce per amore. Che dia a tutti noi la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali, senza saper perdere…

  • Ci conceda di inventarci una vita carica di donazioni, di preghiera, di silenzio, di coraggio, di gioia, di bellezza…!

  • E allora che questo bambino ci tolga qualche volta il sonno e ci faccia sentire il guanciale del letto duro come un macigno! Finché non avremo dato quella che è l’accoglienza… Questo bambino che diventa uomo ci faccia sentire dei vermi…! Ogni volta che la nostra superbia e indifferenza diventa titolo della nostra vita… lei non sa chi sono io…io pago le tasse… superbia, insolenza, arroganza…

  • Passiamo a Maria. Che trova solo nella paglia degli animali la culla dove porre con tenerezza il frutto del suo grembo. E allora che ci costringa a svegliarci per la partecipazione alla costruzione di una vita umana!

  • Giuseppe. E Giuseppe che andrà incontro a mille porte chiuse… chissà quante porte ha bussato…?! Nelle porte chiuse c’è il simbolo di tutte le emarginazioni. E allora che anche Giuseppe disturbi le nostre sbornie ideologiche, partitiche….che ci possano mettere in crisi dalla sofferenza i tanti genitori che versano lacrime… quanti ne vedo qui in ufficio, da tanti anni, tanti genitori che versano lacrime in segreto per i loro figli… senza fortuna, senza salute, senza lavoro…uccisi da trenta anni di proibizionismo sugli stupefacenti…una strage mafiosa!

  • Gli angeli. Gli angeli annunciano la Pace. E allora anche loro che ci disturbino….ci facciano vedere che a un palmo dal nostro naso, spesso con l’aggravante del nostro silenzio complice, del nostro mutismo, indifferenza, si compiono ingiustizie, si sfratta la gente…Quindi pensate, si fabbricano armi…sapete l’Italia ha più di cento bombe atomiche… si militarizza la terra degli umili!! Non crediamo alle “missioni di pace”! Anche Papa Giovanni nella sua enciclica “Pacem in terris” ci dice esplicitamente che è impensabile portare la democrazia con le armi, che ciò è “alienum a ratione”…vuol dire che chi fa quelle missioni è un pazzo!! Quindi la terra è degli umili e si condannano i popoli allo sterminio della fame.

  • E veniamo ai pastori. Che sono i più poveri. I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità, nel loro disfacimento del sistema finanziario. E allora questa città sonnolenta, dell’indifferenza….pensate: ci stanno privatizzando l’acqua! Dio ha dato l’acqua per tutti!! E allora ci facciano capire questi pastori, che se anche noi vogliamo vedere una gran luce dobbiamo ripartire dagli ultimi, dalla stalla, da Gesù….bisogna uscire! Andare e rendere protagonisti i poveri!

  • Una solidarietà assistenziale si deve trasformare in una solidarietà liberatrice. L’elemosina di chi gioca sulla pelle della gente è grave!!

  • Vorrei ancora dire con i pastori che i ricatti dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio… se provocati da speculazioni corporative. E i pastori vegliano nella notte e fanno la guardia al gregge. E allora noi diventiamo guardiani della nostra comunità, dei nostri gruppi…


Buon Natale, su questo vecchio mondo che muore… è nata la speranza.

La quarta colonna della Pace è di una profonda inquietudine ed una grande aspirazione alla libertà…!!

Sia lodato Gesù bambino.

(Di don Andrea Gallo, profeta di Pace, presidente della Comunità di recupero San Benedetto al Porto di Genova.

L’Omelia é stata tascritta dal giornalista per la Pace Stefano Ferrario di PeaceReporter, per sua gentile concessione)

Pubblicato da red. prov. “Alto Casertano-Matesino & d”

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