JOSE’ OLALLO VALDES “BEATO” Salvino oh – Magliozzi oh

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Beato José Olallo Valdés

Camagüey (Cuba), 29 novembre 2008

“Ricordo anche il Servo di Dio José Olallo, dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, testimone della misericordia, la cui vita esemplare al servizio dei più bisognosi è un fecondo esempio di vita consacrata al Signore. Auspichiamo che il suo processo di canonizzazione si concluda presto e possa essere invocato dai fedeli”. Sono, queste, le parole che  pronunciò papa Giovanni Paolo II nella Cattedrale metropolita di La Habana, a Cuba, nel contesto del suo storico  viaggio nell’isola caraibica, il 25 gennaio 1998. Proprio 10 anni dopo, il 29 novembre 2008, questo auspicio è “parzialmente” realizzato.

Quel giorno, infatti, a Camagüey, fra José Olallo Valdés, è stato dichiarato Beato. Il rito di beatificazione ha destato comprensibile e immensa gioia nel popolo cubano e nei pastori della Chiesa locale, ma ha anche avuto notevole risonanza e risalto sulla stampa e nei mezzi di comunicazione internazionali, per la sua straordinarietà; è stata, infatti, la prima beatificazione celebrata in territorio cubano, Paese ufficialmente refrattario a manifestazioni di popolo che non fossero organizzate dal regime comunista, che da 50 anni governa la grande Isola. La preparazione e la celebrazione del solenne rito sono stati una grande festa e testimonianza di fede, caratterizzata da vere manifestazioni di giubilo, di intensa e folta partecipazione, con quella calorosa e colorata ritualità che è tipica di quei paesi. Era molto numerosa anche la presenza dei religiosi e dei collaboratori dell’Ordine, che non hanno voluto mancare a questa solenne celebrazione, provenienti da tutti i Paesi nei quali l’Ordine è presente. Anche la Provincia era rappresentata da quattro confratelli.

Il rito di beatificazione è stato preceduto la sera del 28 novembre da un Gala culturale, nel corso del quale, tra esibizioni di danza classica e contemporanea, esecuzione di brani operistici e di musica da camera, come pure di alcuni canti corali, veniva presentata, con suggestivi dialoghi, la figura e l’opera di fra Olallo, il tutto tenutosi nella piazza S. Giovanni di Dio, di fronte all’antico ospedale dei Fatebenefratelli, ora “Museo Pubblico San Giovanni di Dio”.

Alle ore 8.00 di sabato 29 novembre la gremita piazza della Carità ha accolto festante il cardinale José Saraiva Martins, Prefetto emerito della Congregazione per le Cause dei Santi, i vescovi dell’isola di Cuba e numerosi sacerdoti, che facevano il loro ingresso per iniziare la celebrazione dell’Eucaristia. Erano presenti anche il Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri, Castro e altri autorevoli esponenti del Governo centrale e locale.
Dopo la petizione del vescovo di Camagüey e la presentazione della vita dell’ancora Servo Dio da parte del postulatore dell’Ordine, fra Felix Lizaso, il Cardinale ha letto il decreto con quale papa Benedetto XVI dichiarava “Beato” fra Olallo. A questo sono seguiti lo svelamento quadro raffigurante il volto del nuovo Beato ed il volo delle colombe e di palloncini che hanno animato e colorato l’azzurro e terso cielo di Camagüey.
Momenti emozionanti sono stati quando alcuni religiosi Fatebenefratelli, tra il suono festoso
delle campane e il gioioso inno che presentava la vita di fra Olallo, hanno portato a spalla su una portantina l’urna dorata contenente le reliquie del Beato e quando, durante la processione offertoriale, Daniela Cabrera Ramos, (la bambina che a tgre anni è stata guarita da un linfoma non Hodkin, tipo Burkitt, al terzo stadio, per lp’intercesione di Fra Olallo), ha portato all’altare i doni: tutti i vescovi hanno voluto affettuosamente abbracciare la ragazza, ora tredicenne, testimone del prodigio divino che ha contribuito in modo determinante alla causa di beatificazione del religioso cubano.

Lo stesso cardinal Saraiva, nella sua omelia, ha voluto richiamare alcuni aspetti della vita e dell’opera del nuovo Beato, definendolo “una pietra miliare per la Chiesa di Cuba e per tutto il popolo cubano” e come apostolo della carità cristiana nei confronti dei poveri, dei bisognosi e di tutti i malati, anche di quelli che erano dichiaratamente nemici della fede cristiana e della stessa Chiesa cattolica. Così il Prelato terminava il suo intervento: “Di fronte ad una cultura materialista sempre più imperante e che si dimentica dei deboli e degli abbandonati, apprendiamo da padre Olallo la virtù di  confidare in Cristo, di saper amare il prossimo in modo universale”.

Terminata la solenne Eucaristia e dopo il saluto del Padre Generale, fra Donatus Forkan, questi ha donato a tutti i vescovi delle Diocesi di Cuba e di Miami un reliquiario del Beato. Una solenne e lunga processione tra due ali di folla religiosamente festante, ha accompagnato l’urna delle reliquie presso la chiesa di San Giovanni di Dio, situata accanto a quell’ospedale dove il Beato visse e operò ininterrottamente per oltre cinquanta anni.

Fra Olallo, da tutti i fedeli chiamato “padre”, ora riposa ed è venerato in quella stessa chiesa nella quale per molti anni si raccoglieva in preghiera e partecipava all’Eucaristia con alcuni “suoi” malati. Si sa che egli morì la vigilia della solennità di San Giovanni di Dio, il 7 marzo 1889, e con la sua morte terminò anche la presenza dell’Ordine Ospedaliero a Cuba, dove era attiva e operante fin dal 1603. Per molti decenni, a causa anche delle diverse vicende
politiche, i religiosi dell’Ordine non ebbero più possibilità di tornare a Cuba e la figura di fra Olallo venne dimenticata. Ma il popolo di Camagüey ne ha sempre  conservata integra la memoria: per loro fu un varo padre premuroso e sollecito, rispettoso e determinato, colui che aveva amato Cuba e la sua gente e che non aveva mai abbandonato i poveri e i malati che accoglieva, assisteva e curava personalmente. Per questo, a lui subito innalzarono, nel cimitero della città, un monumento funerario nel quale vollero incidere il ricordo della diuturna consolante attività assistenziale del religioso,
aggiungendo tali parole: “Questo monumento arriverebbe al cielo, se lo formassero i cuori dei poveri grati al Padre Olallo che li assistette per 53 anni nell’ospedale di San
Giovanni di Dio”.

Dopo molti anni di incolpevole dimenticanza, con il ritorno dei Fatebenefratelli a Cuba nel 1942, questi constatarono la viva memoria del loro confratello, ma ancora per le note vicende rivoluzionarie, fuori Cuba non se ne parlava, fino a quando, nel recente 1989, in occasione del I centenario della morte di fra Olallo, venne invitato a Cuba il Priore Generale  dell’Ordine, fra Brian O’Donnel, che con altri confratelli toccarono con mano la reale “popolarità” e stima del religioso cubano. Così, venne aperta la Causa per il processo di canonizzazione, che, grazie al miracolo avvenuto nel 1999, ha portato alla sua beatificazione.


L’Ordine attualmente è presente a Cuba con tre centri assistenziali (due a La Habana: Sanatorio San Juan de Dios e Clinica San Rafael; e uno a Camagüey: Casa Padre Olallo) e alcuni religiosi, tra i quali quattro cubani; tutto ciò è concreta e visibile testimonianza che fra Olallo, fedele discepolo di San Giovanni di Dio, è stato seme fecondo perché il carisma dell’Ospitalità potesse rifiorire e svilupparsi in terra Cubana.

Salvino Zanon o.h.


Urna reliquie Beato Olallo

Beato Giuseppe Eulàlio VALDES

dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio

Oh Dio, Padre Onnipotente, Nella «Vita del Beato Giuseppe Eulàlio VALDES Tu ci hai dato un esempio mirabile, manifestando tua Misericordia con i malati ei poveri. Donaci, per sua intercessione, Che ha infiammato dal tuo amore SI PUÒ imitare il nostro Signore Gesù, Buon Samaritano, Che vive e regna con Te e con lo Spirito Santo, un solo Dio, nei secoli dei secoli. Amen.

Beato Giuseppe Eulàlio VALDES

(1820-1889)

Beato Giuseppe Eulàlio VALDES, OH è nato il 12 febbraio 1820 UNO L’Avana, Cuba. Si è unito al dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio in età molto giovane e fu subito TRASFERITO all’ospedale Camaguey per assistere le Vittime del Colera 1835 Peste. Dopo 54 anni di servizio dedicato ai malati e ai poveri di Camaguey, Che comprendeva SIA I tempi di Carestia e di guerra, scomparso il 7 marzo 1889. La sua morte così spostato i Cittadini di Camaguey, Che una Moltitudine partecipato al Suo funerale e pianto Il suo passaggio. Br. Eulàlio fu proclamato Beato nel Camaguey il 29 novembre 2008.

Per informazioni: ohmanila@yahoo.com

155 ° video – CUBA – Giornata storica a Cuba, la prima Beatificazione di Fra Olallo

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Cuba - Beatificazione di Fra Olallo Valdès dei Fatebenefratrelli

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