AFAGNAN – OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO – Progettato dall’Arch. Prof. Fernando Michelini
Ingresso ospedale
AFAGNAN – TOGO
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L’ Ospedale San Giovanni di Dio
E’ stato progettato dall’Arch. Prof. FERNANDO MICHELINI, il miracolato da San Riccardo Pampuri che ne ha diretto anche i lavori.
(Vedi anche: FERNANDO MICHELINI il milanese miracolato da San Riccardo Pampuri)
1.Origine
I primi passi per la fondazione di un dispensario e di un ospedale nell’arcidiocesi di Lomé furono intrapresi da Fra Mosè Bonardi, allora Provinciale della Lombardo-Veneta, nel 1959, con l’intermediazione di un sacerdote togolese, Gérard Nyuiadzi, presso l’arcivescovo Mons. Joseph Strebler, e con il pieno appoggio delle autorità civili.
Il prelato indicava come sito possibile per la nuova fondazione opedaliera missionaria il villaggio di Afagnan, situato a 80 km. da Lomé, che non poteva contare su alcuna assistenza sanitaria.
I due primi missionari provenienti da Milano, Fra Onorio Tosini e Fra Aquilino Puppato, si imbarcarono a Marsiglia il 15 marzo 1961, per giungere a destinazione il 4 aprile.
Da sx: Fra Pierluigi Marchesi, Fra Onorio Tosini, Fra Raimondo Fabello
Fra Onorio Tosini, il superiore, così scriveva: «Sin dal primo giorno del nostro arrivo, è stato chiesto il nostro intervento per alcuni malati. Il fatto di essere riusciti ad alleviare le loro tribolazioni ha spinto verso la nostra abitazione molti altri sofferenti: il capo del villaggio Augustin Adolehoumé V è dovuto intervenire per limitare le richieste ai casi più gravi. Data questa situazione di estrema necessità, ci siamo dati da fare per attrezzare un dispensario ».
Dieci giorni dopo, la mattina dell’inaugurazione del dispensario, il 14 aprile del 1961, oltre 60 poveri malati aspettavano sin dall’alba. Il primo bambino (11 anni) malato affidato alle cure dei Frati che morì tra le loro braccia fu battezzato da Fra Onorio e ricevette i nomi di Giovanni di Dio, Giuseppe e Maria.
Ben presto i Confratelli iniziarono a pensare all’ospedale. La prima pietra dell’edificio, disegnato dall’architetto Fernando Michelini e costruito sotto la direzione dell’ingegnere Alberto Fusini, venne benedetta da Mons. Strebler il giorno 8 marzo del 1962. Partecipò alla cerimonia il primo Presidente della Repubblica del Togo, Sylvanus Olympio.
Due anni dopo, il 4 luglio 1964, ebbe luogo l’inaugurazione della cappella da parte del nuovo arcivescovo, Mons. Robert Dosseh Anyron, e il giorno successivo l’ospedale venne benedetto e inaugurato.
Il Capo di Stato, che non aveva potuto partecipare in quanto malato, era rappresentato in veste ufficiale dal Ministro della Salute, il Dr. Valentin Vovor, e tra le personalità presenti ricordiamo il Priore Generale dell’Ordine, Fra Igino Aparicio, il Provinciale della Lombardo-Veneta, Fra Mosè Bonardi, alcuni ministri, il capo del villaggio di Afagnan e altri capi tribù.
Il nuovo ospedale venne giudicato come «il più bell’ospedale privato della costa occidentale dell’Africa». Con una capacità di 80 posti letto, era stato attrezzato con strumenti moderni in tutti i reparti, e cioè: medicina, chirurgia, maternità, ginecologia, neurologia e pediatria. Annessa all’ospedale c’era una scuola per infermieri.
I Fatebenefratelli sono stati aiutati nel loro lavoro dalle Suore della Consolata.
Attualmente è un ospedale generale con 269 posti letto, distribuiti nei seguenti reparti:
- Medicina Generale (84 posti letto)
- Chirurgia Generale (39 posti letto)
- Ostetricia – Ginecologia (45 posti letto)
- Pediatria (75 posti letto)
- Clinica medico-chirurgica (21 posti letto)
- Oftalmologia
- Cure Intensive (5 posti letto)
Inoltre, l’ospedale annovera:
- un servizio di consultazione medica e prenatale;
- un Blocco Operatorio con 4 tavoli operatori;
- un Laboratorio di Analisi;
- un servizio di Radiologia, che prevede anche endoscopie e ecografie;
- un servizio per le Urgenze, da dove transita il 75% dei malati ricoverati;
- un servizio di Fisioterapia;
- una farmacia interna;
- un servizio per gli apparecchi ortopedici;
- un gabinetto dentistico;
- un servizio di cure ambulatoriali per seguire i malati dimessi dall’ospedale;
- un servizio che si occupa della manutenzione (meccanica, elettricità, saldature, ecc);
- un servizio che si occupa della cucina (i pasti vengono serviti ai malati 3 volte al giorno), della biancheria e della lavanderia;
- una Scuola per Infermieri Diplomati, e per Ausiliari;
- un servizio di salute pubblica, che coordina 6 gruppi sanitari nel territorio della Sub-Prefettura di Afagnan, collegati all’ospedale via radio;
Sono presenti anche delle strutture extra-ospedaliere:
- la « piccola scuola » istituita presso il reparto di Pediatria per l’insegnamento ai bambini ricoverati per lungo tempo (riabilitazione dopo la poliomielite, ulcera di Buruli, osteomielite, ecc.) una trasmissione radio « La Voix de saint Jean de Dieu » destinata alla pastorale della salute, alla educazione alla salute, alla catechesi, all’intrattenimento, ecc.
Nel 2004, l’Ospedale San Giovanni di Dio di Afagnan ha curato 19.974 malati; hanno avuto luogo 2.142 interventi chirurgici impegnativi, e 379 interventi meno importanti. Nel corso dell’anno ci sono stati 1.209 parti, sono stati effettuati 91.753 test di laboratorio e 5.355 esami radiologici. I malati e i bisognosi che sono assistiti nel nostro ospedale provengono dal Togo ma anche dai Paesi limitrofi come Benin, Ghana, Burkina Faso e persino dalla Nigeria.
Il costo delle cure per un malato adulto ricoverato in ospedale è di 2 000 F CFA al giorno (circa 3 euro giornaliere per cure mediche, 3 pasti ed altre prestazioni). E’ difficile che i malati possano farsi carico di questa somma. Il costo per il ricovero di un bambino è di 1.000 F CFA. Oltre il 15% dei malati sono curati gratuitamente, in quanto sono totalmente privi di mezzi.
Pur rimanendo un’opera privata confessionale, l’Ospedale San Giovanni di Dio di Afagnan è parte integrante della struttura sanitaria nazionale del Togo, con quale ha stipulato una convenzione. Inoltre, il 23 febbraio 2004 è stato firmato un accordo di cooperazione con la Facoltà mista di Medicina e Farmacia dell’Università di Lomé, che fa di questo centro un luogo per il tirocinio degli studenti in medicina del 3° ciclo e per i medici specializzandi.
Fedeli al carisma di San Giovanni di Dio, orientato al sollievo di ogni sofferenza, il nostro Ospedale di Afagnan persegue l’obiettivo fondamentale di curare tutti i malati che bussano alla nostra porta, senza alcuna distinzione, con un’opzione preferenziale per i più poveri, e ciò nonostante le difficoltà legate al divario sempre crescente tra possibilità economiche e mezzi tecnici. Esprimiamo la nostra fedeltà al carisma attraverso:
- L’accoglienza dei più poveri;
- La possibilità di prestare le prime cure al pronto soccorso senza far pagare nulla;
- Le tariffe forfettarie sono di molto inferiori al costo reale delle cure prestate;
- La continuità dei servizi e la disponibilità a ricoverare ogni malato grave, anche se ciò comporta dei problemi di posto;
- Il rispetto della vita e della dignità umana, conformemente ai principi evangelici.
La nostra ospitalità si esprime anche attraverso la preoccupazione di offrire al malato un’accoglienza calorosa e premurosa, dal primo momento sino al termine del soggiorno in ospedale.
L’apertura alla medicina tradizionale aumenta le possibilità terpautiche e ne riduce i costi.
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