01 – E LA PAROLA NEL SILENZIO E’ LUCE – POETICA – Angelo Nocent
Posted on dicembre 3rd, 2009 by Angelo
POETICA
in costruzione
La poesia alta e sublime
non è pane per gente comune.
Io mi limito a fare michette,
filatini a portata di tutti.
L’autore.
♣
E La Parola
nel silenzio
è Luce
Gv 1,5
♣
ISTRUZIONI PER L’USO
Caro lettore,
Ti suggerisco
di non divorare questa raccolta
tutta d’un fiato
perché finirebbe per esserti indigesta
e nausearti.
E’ preferibile
che tu ingerisca una pagina alla volta,
come si fa con le compresse,
leggendo e rileggendo,
soffermandoti talvolta
e chiudendo magari gl’occhi,
come quando ci si bacia.
E’ l’unico modo
per entrare in intimità con l’Autore
nella cui Intimità chi ha scritto,
ti ha semplicemente preceduto
e, balbettando, ha tentato poi di riferire.
Vedrai – ne sono certo -
che ti ritroverai con parole
pensieri e sentimenti
migliori di quelli riportati.
E capirai perché.
Il sentiero che pazientemente
ho tracciato nel tempo
e che qui ti indico,
è talvolta sassoso
per difetto di strumenti adeguati.
La colpa è tutta mia.
Ma se hai pazienza di percorrerlo,
Colui che religiosamente cerchi,
divinamente si rivela.
Punti di luce affissi alla gran volta
sono per noi le stelle, mio Signore,
ma Tu sei nero, sullo sfondo nero
perchè sei luce della stessa luce.
Dopo il bing-bang attendo
l’ Implosione,
che il relativo tocchi l’assoluto
nel punto Uomo-Alpha-Omega-Cristo,
nuova Esplosione,
Esistenza,
Era dell’ Universo ciclico,
pulsante.
Se mi darai velocità di fuga,
io vincerò la forza che mi lega.
La tua presenza
sospettata ovunque
esplode in chi Ti sfiora
nelle violente ambivalenze:
luce
che inonda
di significato il mondo,
tenebre
che avvolgono
la sacra verità
inattingibile.
Nomi di Dio
nei segni,
i santi sacramenti:
roccia bastone serpe acqua
albero cielo pozzo mare
deserto grotta monte
vino
pane.
Da dove giungi a me
- mi chiedo -
Tu che mi salvi?
E mi rispondi
che Tu sei nell’ uomo.
Ci sei, ci stai
per farlo emergere
dal caos che lo circonda,
dal nulla su cui pende.
Tu che rigeneri
il nostro modo di pensarTi,
trapassa il mio sapere
già costituito
ed io confesserò
davanti a te e al mondo
il mio stupore sommo.
Gesù, Tu sei per me
il solo, il vero,l’ unico
criterio di giudizio.
Ti amo
sorella notte
che ci porti
le stelle.
E’ vero Signore
che ancora oggi
Ti commuovi
davanti ai malati?
E’ vero Signore
che ancora oggi
chi Ti tocca soltanto il vestito
guarisce?
Guardando la bellezza
cercando la verità
invocando la luce
lottando contro i pregiudizi
sfidando il mondo
ho incontrato Dio
Io non sapevo
di portarlo dentro
impresso nelle mie pupille.
Michie
il tuo viso
illuminato dalla luna
è una cosa
stupenda.
O mio fratello Sole,
tu sorgerai come ogni altra volta
e mi dirai: ” buon giorno! “.
E tu, sorella Luce,
tu non m’ avviserai ch’ è giunta la mia ora.
Avrò paura?
Vivrò ogni giorno
come se fosse l’ ultimo.
Come se fosse il primo.
E poi, nell’ ora dei sudori freddi,
in vita e in morte,
io so che vieni solo Tu
in nostro aiuto,
Dio.
Si vive da sempre
tra esseri senza la voce:
milioni di stelle,
di pietre,
di alberi e fiori,
milioni d’ insetti,
di pesci,
di muti animali.
Io guardo
atterrito
il mio mondo
e tremo
davanti al silenzio
degli Angeli,
davanti al silenzio
di Dio.
Io solo
ho la voce,
io solo posso parlare
e contemplare il cielo.
Ha deformato i nostri cuori
il dio Mammona,
ha messo a dura prova
la nostra resistenza,
qui, dove tutto,
tutto, tutto
fa pensare a Dio.
Giov. 19,17 – Gesù portando la croce, andò verso il luogo detto cranio, o Calvario, in Ebraico : Golgota.
Aiutami a portare
quella croce
che Tu hai preparato
su misura,
Padre mio,
per queste spalle,
alvolta generose,
ma tanto, tanto stanche.
A vent’ anni ero audace
Ora prevale la paura,
il conformismo
e sono accomodante.
Dammi, Signore,
lo Spirito di Dio
per controbilanciare il peso.
Oh Tu che tessi
la trama dei miei giorni,
sconvolgi pure i miei progetti,
disperdi i miei fumosi sogni.
Le Tue sorprese, Padre,
destano stupore.
Ho visto tante volte il cielo
perfino in una pozza d’ acqua!
Vai
corri
e non hai tempo
di guardare in alto
e contemplare il cielo.
Fanno così anche le formiche.
Ti aggrappi,
ti abbarbichi al suolo
con tutte le radici
come se fossi un albero,
solo e soltanto un albero.
Vivo
evidente
c’è nel creato
il Tuo sigillo
dolce Creatore.
C’ è nel bambino
nel vento
nel sole
c’ è nelle stelle
nell’ acqua
nel fiore
nella formica
che mangia la rosa.
Vivo
evidente
c’ è nel creato
il tuo sigillo
dolce Creatore.
Ho visto ancora gli Angeli
raccogliere
gocce di sudore
come se fossero brillanti.
Io so dove le portano…
Ti saluto, Maria!
Il Signore è con te:
Egli ti ha colmata di grazia (Lc. 1,28)
Dio ti ha benedetta
più di tutte le altre donne
e benedetto è il bambino che avrai! (Lc. 1,42)
Maria,
santa madre di Dio,
prega per noi peccatori
adesso e nell’ ora
della nostra morte. Amen.
E se ne stanno lì a guardare il cielo.
Ma quel Gesù assunto fino al cielo
tornerà un giorno allo stesso modo
in cui l’ han visto andare in cielo. (Atti 1,9-11)
Cielo, cielo, cielo…
Lui se n’ è andato
e tutti qui a bocca aperta.
Scende l’ oscurità e il freddo
sulla terra,
come se il sole fosse tramontato.
Una nebbiosa solitudine
avvolge il cuore.
Un uomo
solo nel deserto
l’ unica cosa che può fare
è aspettare
sperando che qualcuno venga.
Dammi risposta alle domande
che proprio Tu fai sorgere nel cuore.
Gesù, fammi capire
che te ne sei andato
per restare.
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