FRA SERAFINO ACERNOZZI – 60mo di vita religiosa
Festa in Famiglia Ospedaliera: 60 anni di vita religiosa di Fra Acernozzi
“Non vogliate dimenticare l’Ospitalità”, così Fra Serafino Acernozzi intitola la sua riflessione in occasione dei suoi 60 anni di vita religiosa.
«Il mio 60 esimo anno di Professione religiosa nell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli – cade proprio in questo anno 2022 (4 novembre 1962) nel quale ricorrono anche i 450 anni dalla prima approvazione, da parte di San Pio V, dei Fatebenefratelli come Istituto Religioso: mi rendeva lieto che nell’assistere i malati, vi riconoscevano Gesù, misticamente presente in essi.» introduce Fra Serafino. «E ripensando la mia chiamata alla vita religiosa, provo una grande gioia. Il Signore, tanto buono e grande nell’amore, quasi a mia insaputa mi ha preso per mano e mi ha accompagnato lungo il cammino della vita, fin dalla mia tenera età. La mia Mamma in particolare, mi raccomandava spesso di pregare per conoscere la Via da intraprendere per essere felice.» ci confida.
Il contatto con l’Ordine Fatebenefratelli
«Già da ragazzo iscritto all’Azione Cattolica Ragazzi mi avevano colpito i religiosi Fatebenefratelli, che gestivano l’Ospedale Fissiraga di Lodi ed erano una presenza secolare molto amata dalla popolazione lodigiana fino dal 1700. I Religiosi hanno lasciato l’opera a fine luglio 1957, e proprio in quell’Ospedale era morta la mia carissima mamma ed altri parenti.»
«Nel sottoscritto era rimasta impressa la figura di questi religiosi vestiti di nero con sopra l’abito una elegante vestaglia bianca. Poi nel 1950 si è celebrato nella città di Lodi (MI) i quattro secoli della morte di San Giovanni di Dio nonché fondatore dei cosiddetti “Fatebenefratelli” ed è stato un avvenimento diocesano con cerimonie religiose nella grande Chiesa di San Francesco d’Assisi, tenuta dai PP. Barnabiti, e vicina all’Ospedale Fissiraga, e da lì è partita una lunga processione, con la statua del santo Fondatore, fino alla Cattedrale di Lodi alla presenza del Vescovo Diocesano Mons.Pietro Calchi Novati e dal Vescovo Principe di Gorizia, dove i Fatebenefratelli erano presenti già dal 1656.»
A quella processione oltre ai Seminaristi del Seminario Diocesano, sacerdoti, religiosi, religiose, Associazioni Cattoliche, aveva partecipato anche il sottoscritto, come ragazzo dell’Azione Cattolica insieme ad altri ragazzi e giovani delle Scuole della città; così a me è rimasta in mente quella manifestazione la santità eroica di San Giovanni di Dio.» ci racconta Fra Acernozzi.
Le Figure di ispirazione
«Infine all’età di 18 anni entrai nell’Ordine Ospedaliero come Postulante a Cernusco sul Naviglio (MI) e nel cammino della mia lunga vita religiosa sono venuto a conoscenza della santità di San Benedetto Menni (1841-1914) che ha vissuto per anni nella Comunità al Fissiraga di Lodi, e ha frequentato come studente il Seminario Vescovile per divenire sacerdote, e rifondatore dell’Ordine in Spagna e Fondatore della Congregazione delle Suore Ospedaliere del S. Cuore di Gesù. In seguito ha ricoperto anche l’incarico di Padre Generale dell’Ordine Ospedaliero. Mi è stata di esempio anche la Figura di San Riccardo Pampuri, un medico cristiano esemplare e religioso dell’Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli, ossia un Santo contemporaneo lombardo.» ci spiega Fra Serafino.
«Nella fase della mia vita religiosa nell’Ordine Ospedaliero ho conosciuto figure di spicco ed ho avuto la grazia di vivere in Comunità assieme, potrei dire, a Padre Mosè Bonardi, che fu un Superiore Generale e Provinciale, molto attivo e dinamico, ed a Fra Pierluigi Marchesi, divenuto anch’egli Padre Generale dell’Ordine e che ebbe parole illuminanti sulla pastorale ospedaliera: di per sé l’Ospedale è un luogo chiuso, eppure riguarda tutti ed è la prima frontiera dell’umanità.»
«Voglio ricordare a voi giovani di guardare alla vita religiosa ospedaliera missionaria. Il sottoscritto vi dice quello che ha vissuto nelle nostre missioni: Tanguiètà (Benin), ad Afagnan (Togo) ed a Nazareth (Israele) la Nostra Terra Santa per un totale di 32 anni tra l’Africa Occidentale e il Medio Oriente e ho voluto vivere il versetto del Vangelo di Mt 25,40: “Tutto quello che avete fatto a uno di questi piccoli l’avete fatto a me”.» racconta.
«Cari giovani Confratelli non abbiate paura, sappiate che anche fare del bene non mi è stato facile, però ho sempre visto quanto abbia creduto alla Provvidenza di Dio, e la Provvidenza non è mai mancata, soprattutto quando si trattava di aiutare i più poveri.» dice, riferendosi ai giovani.
«Infine grazie a tutti: Padri Superiori, Confratelli, Ospiti, Amici, Conoscenti e Parenti per la vostra presenza. Sappiate che voglio continuare a sognare che il nostro Ordine Ospedaliero continui a sognare, come sognava San Giovanni di Dio, di portare avanti questa missione per gli ammalati, per i poveri e i bisognosi.
Grazie per l’ascolto ed essere qui presenti.»
Fra Serafino Acernozzi,o.h.
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