03 PERCHE’ O.H. – PERCHE’ MELOGRANO
O.H.
ORDO HOSPITALARIUS
Perché DNAoh
Il genoma è l’intero patrimonio genetico di un organismo contenuto nel DNA. Ad eccezione dei globuli rossi maturi del sangue (che non hanno nucleo) ciascuna cellula dell’organismo possiede un’intera copia del genoma.
Il DNA è la sigla dell’acido desossiribonucleico, composto chimico macromolecolare facente parte degli acidi nucleici ed è il portatore dell’informazione genetica, presente nel nucleo di tutte le cellule, ad eccezione dei globuli rossi maturi del sangue che non hanno nucleo.
C’è di più. Il DNA ha la capacità di fungere da stampo per replicare se stesso: ognuno dei filamenti della doppia elica infatti è complementare all’altro, come una foto e il proprio negativo. Quando una cellula si duplica, i due filamenti della doppia elica si separano e ognuno fa da stampo per la sintesi di un filamento complementare. Alla fine del processo, avremo così due molecole di DNA, identiche fra loro.
L’argomento è interessante, ma questa disquisizione erudita cos’ ha a che fare con noi? Nulla. Se non fosse perché quella molecola a forma di spirale che chiamiamo DNA non simboleggiasse l’elica della vita e per quell’ O.H. aggiuntivo, senz’altro misterioso per l’uomo di scienza ma scontato per chi ha confidenza con le sigle degli ordini religiosi: O.H. sta per Ordo Hospitalarius Sancti Joannis de Deo (O.H.S.J.D.) che, tradotto, suona giuridicamente così: Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio.
- Se gli italiani hanno preferito tagliare corto e la gente ha deciso di chiamare i frati con l’appellativo di Fatebenefratelli, rifacendosi all’espressione che il Santo di Granada gridava per le vie durante la questua: “Fate del bene a voi stessi, fratelli, per amore di Dio”,
- o.h. vuole sottintendere che i laici ad essi aggregati, se intesi come GLOBULI ROSSI che non hanno nucleo, sanno di dover attingere al genoma di san Giovanni di Dio, che è poi lo stesso che possiedono i fratelli consacrati.
Tutto ciò per dire che coloro che scelgono di appartenere alla COMPAGNIA DEI GLOBULI ROSSI devono germinare nel terreno di coltura del carisma juandediano, espressione della Chiesa sanante, i cui ultimi campioni sono san Benedetto Menni, San Riccardo Pampuri, i settantuno Santi Martiri della Spagna, Olallo Valdès.
Perché il MEOGRANO
Il melograno, è utilizzato come icona metaforica anche dalla COMPAGNIA DEI GLOBULI ROSSI DNAoh.
Il rimando è alla tradizione orale: Giovanni, venditore ambulate di libri, alla ricerca di senso da dare alla sua vita di quarantacinquenne, avrebbe avuto come una visione: un bambino con in mano un melograno sormontato da una croce, gli avrebbe detto: “Granada sarà la tua croce”.
- Granada–Croce-Sangue-sparso “pro multis”, ospedale-tempio-letto-altare-mondo, sono l’humus dove deve radicarsi la pianta sognata.
- Epperò, dietro l’esemplificazione, c’è dell’altro: capillari, vene, arterie, riconducono all’organo emopoietico: Corpo e Sangue di Cristo offerto in sacrificio… ”in remissionem peccatorum”, ossia per l’estirpazione radicale del male ontologico.
- E c’è il mandato: “Fate questo in memoria di me”, ossia “fate anche delle vostre vite un sacrificio perenne a Lui gradito; offritele per la vita del mondo, affinché creda in Colui che vi ha mandato…”.