RICCARDO PAMPURI: VANGELO VISSUTO – Angelo Nocent

PRIMA DI PORTARLO IN CIELO perché venisse posto all’attenzione della Chiesa Universale, il giovane ERMINIO-RICCARDO PAMPURI è stato inviato dal Signore in diversi luoghi che ha attraversato con tenacia, tra mille difficoltà, spargendo “SOAVE ODORE”: “Non rendete triste lo Spirito Santo che Dio ha messo in voi come un sigillo come garanzia per il giorno della completa liberazione. Fate sparire dalla vostra vita l’amarezza, lo sdegno, la collera. Evitate le urla, la maldicenza e le cattiverie di ogni genere. Siate buoni gli uni con gli altri, pronti sempre ad aiutarvi; perdonatevi a vicenda, come Dio ha perdonato a voi, per mezzo di Cristo.” (Efesini 4, 30-32).

E ancora: “Poiché siete figli di Dio, amati da lui, cercate di essere come lui: 2vivete nell’amore, prendendo esempio da Cristo, il quale ci ha amati fino a dare la sua vita per noi, offrendola come un sacrificio gradito a Dio. (”di soave odore)(Ef. 5, 1-2).

Al suo passaggio egli ha lasciato tracce di VANGELO VISSUTO in contesti differenti: famiglia adottiva, ginnasio, liceo, università, parrocchia, attività missionaria, servizio militare, condotta medica… e per ultimo in convento.

In ogni percorso ha messo se stesso a DISPOSIZIONE DI DIO seguendo il GESU’ del Vangelo. E se il progetto è brillantemente riuscito è perché ha saputo coltivare la sua capacità di giudizio, sviluppare in modo intelligente la sua personalità mettendola unicamente al servizio di Cristo, sempre sottomesso all’OBBEDIENZA.

Nei vari contesti ha cercato di scoprire la sua VOCAZIONE PERSONALE, mai separato dalla comunità, sia civile che ecclesiale o religiosa, un “CONSACRATO” ogni volta e in ogni circostanza a tutti i membri del corpo di Cristo, a tutti gli esseri umani, percepiti come fratelli, tralci di un’ unica Vite, anticipando il Concilio Vaticano II. Sulla CONSECRATIO MUNDI, infatti, per definire la funzione sacerdotale del FEDELE LAICO, nella Lumen Gentium, afferma: «Cosí anche i laici, operando santamente dappertutto come adoratori, consacrano a Dio il mondo» (LG 34).


Luce posta sul candelabro, lievito nella pasta, consapevole che non a tutti sono date le medesime intuizioni, le stesse grazie, un’unica vocazione, ispirandosi ai santi che man mano veniva a conoscere, in definitiva si è immedesimato nello stampo di GESU’ CROCIFISSO.

Cammin facendo ha compreso che, se si vuol DONARE LA VITA IN MODO TOTALE, non c’è alternativa: il modello unico è IL GESU’ DEL VANGELO, fermento divino della pasta umana.

Ma seguire questa via comporta dei rischi: essere trattato come hanno trattato Lui, il Maestro, visto o come un rivoluzionario o come un povero illuso, e sarà molto duro resistere. Il Pampuri lo aveva capito prima ancora di entrare in convento. E la conferma in seguito gli verrà proprio da San Giovanni di Dio che, nella lettera inviata a Luigi Battista, un ragazzo desideroso di seguire le sue orme, non gli prospetta illusioni.

Chi ne è affascinato e vorrebbe tentare la scalata deve anche sapere che LA FRAGILITA’ non solo non è un impedimento, ma può diventare perfino un punto di forza, perché DIO AMA LE MANI VUOTE. Egli infatti è pronto a versare MISURE TRABOCCHEVOLI a coloro che APRIRONO IL SACCO dell’esistenza: “Non giudicate e Dio non vi giudicherà. Non condannate gli altri e Dio non vi condannerà. Perdonate e Dio vi perdonerà. 38Date agli altri e Dio darà a voi: riceverete da lui una misura buona, pigiata, scossa e traboccante. Con la stessa misura con cui voi trattate gli altri, Dio tratterà voi‘. (Luca 6, 37-38)

Allora una via, per quanto piena di difficoltà e di pericoli, con le sue svolte ed i precipizi di lato, senza barriere umane protettive e sicure, richiedono formazione solida dell’intelligenza, del giudizio, della volontà e del cuore. Occorrerà soprattutto un IMMENSO AMORE, quello che lo SPIRTO DI GESU’ NON FA MAI MANCARE a chi lo chiede.

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