TIPOLOGIE DI CATTOLICI – Marina Romano

15 maggio

TIPOLOGIE DI CATTOLICI

Salve a tutti, miei carissimi colleghi di cattolicesimo oscurantista. Come qualcuno ben saprà, mi ero proposta di scrivere qualcosa per la nostra misera categoria di persone. Purtroppo dovrete accontentarvi di una mera introduzione, in quanto non ho molto tempo in questo periodo, per cui scriverò poco per volta…Ora cominciamo con le mie memorie!

 

02 Novembre 2009

 

E’ buio, una notte tempestosa e tetra mi rende compagnia. Un lampo improvviso squarcia il cielo a metà. La sua terribile luce penetra nella mia stanza. Sono china sulla mia relazione, la più importante della mia vita, non mi accorgo di nulla. Il tremendo tuono che segue mi fa sobbalzare, mi guardo intorno, prendo la candela dalla mia scrivania, con la sua luce fioca mi faccio strada nella mia camera, per assicurarmi che sia tutto a posto. Ho un brutto presentimento, sento di non essere sola. Con timore mi risiedo e mi accingo a riflettere sui miei appunti sparsi qua e là. Comincio a tranquillizzarmi, ma il mio senso di inquietudine mi accompagna ancora. Un brivido improvviso percorre il mio corpo: sento dei sospiri dietro di me, non ho il coraggio di voltarmi, non ce la faccio! Sono letteralmente paralizzata: la candela si spegne. Una folata di vento? Impossibile, la mia finestra è chiusa… Improvvisamente altri lampi e tuoni illuminano la mia camera a giorno. Tutto intorno a me trema, mi volto di scatto e….Oh mio DIO!

 

Mi metto a gridare con quanto fiato ho in gola!

In quel preciso istante entra mia sorella nella mia stanzetta, accende la luce e mi dice con molta finezza:

< Marì, ma ch cazz è succies? (tipica espressione anglo-francese che significa: Marina, che acciderbolina è accaduto?)>

Io la guardo con due occhi sbarrati, tremo come una foglia.

< L….l….lo….lo…ha…ai…vis..to? Dico io ancora terrorizzata.

< Visto cosa?> Ribatte lei, guardandomi come in genere si guarda un maniaco omicida imbottito di psicofarmaci…

< N…n…niente…> le dico.

< Mm…non fare casino che voglio dormire>. Poi getta l’occhio sulla mia scrivania.

< Mi spieghi perché cacchio usi quella candela quando hai un lampadario che ti può illuminare una cattedrale?>.

La guardo smarrita, effettivamente non so perché la stessi usando prima.

< Marina, tu hai qualcosa che non va…> Mi dice affranta e ironica.

Dimenticando momentaneamente lo spavento di prima, le dico: < Và a dormire và, e non rompere le scatole>.

Lei (ormai arresa, visto che, poverina, ha me come sorella): < Vabbè, buona notte, scè!>

Io: < Buona notte, idiotessa!> (io e mia sorella ci salutiamo con questi vezzeggiativi…ovviamente scherzando!)

 

Resto immobile, in piedi, nella mia cameretta, come un’ebete. Dopo qualche secondo cerco di tornare in me. Torno alla mia scrivania, do un’ultimo sguardo a ciò che ho scritto, spengo la luce e vado a letto, cercando di dimenticare ciò che è accaduto poco fa. Mi giro e rigiro irrequieta. Mi dico che è stata un’acclucinazione, che sono flesciata, che ho un’immaginazione troppo fervida, che sto vedendo troppi film di Don Camillo in questo periodo…Subito dopo penso: “e se fosse vero?”

I miei tormenti durano finchè non odo scoccare 12 rintocchi: è mezzanotte!

Il brivido che mi ha pervasa prima si fa di nuovo strada…

Stringo a me le coperte quasi come a volermi proteggere.

Davanti a me…nella penombra, osservo due occhi che mi fissano…o cacchio! Comincio a tremare, vorrei poter fare qualcosa, ma il terrore mi paralizza. Odo di nuovo quegli strani sospiri di poco fa, che aumentano sempre di più… Mi sembra di sentire un sussurro… Una voce fioca che articola parole troppo basse perché io riesca a sentirle…

Mi sento male, che cacchio succede? Il sussurro si fa sempre più forte…finchè non riesco a sentire chiaramente la parola: Marina…

Mi sta chiamando… Il volume della voce aumenta…

< Marina…Marinaaa….Marinaaaaaaaaaa…>

Annaspo, mi sento soffocare, cerco di articolare qualche suono, quand’ecco che un lampo illumina di nuovo la mia stanza…e lo vedo!

Vorrei gridare, ma non mi riesce! Il terrore è al  massimo!

Mi chiama ancora:

< Marinaaaaaaaa….>

Finalmente riesco a dirgli: < C….c…c…chi…sei?>

E lui: < sono lo spirito di Piergiorgio Ordifreddiiiiiiii….>

< Cheeeeeeeeee?>

< Si, sono io.>

Io perdo in quel preciso istante tutto il mio terrore, che fa spazio a un sospiro di sollievo: tanto è uno spirito pericoloso quanto un piatto di pasta e patate.

< Sei proprio tu?> Gli chiedo per accertarmi che sia lui.

< Si!> Risponde lui, in modo solenne.

< Ah…>

Nel frattempo accendo la luce del lume sulla mia scrivania, e lo vedo chiaramente: è proprio lui!

Ha una tunica bianca addosso, come un vero spirito…solo che all’altezza del petto vedo stampata sulla stoffa una scritta strana…UAAR….

Riprendo il discorso dicendo: < Ma proprio te come spirito mi doveva capitare?>

< Se vuoi ti vado a chiamare lo spirito di Luigi!>

< Luigi chi?>

<Cascioli!>

< Nooooooooooooooooooooooooooooooooooo! Lui noooooooooo! Abbi pietà di meee! T…tu vai benissimo!>

< Ok!>

Dopo un po’ riprendo: < Comunque, Piergy, io credevo che tu fossi ancora vivo!>

< E lo sono, infatti!> Risponde lui, leggermente irritato.

< Allora mi spieghi cosa fai qui?>

< Aaaah! Voi catto-cretini non capite mai niente! Non ci sei arrivata? Io sono solo frutto della tua immaginazione!>

< Credevo fossi presente solo nei miei sogni erotici però…>

< E invece sono presente anche in altri momenti! E comunque se fossi un fantasma non mi farei certo vedere da voi cattolici! Ogni 3 secondi gridate al miracolo!>

< Allora, Piergiorgino, cosa vuoi? Perché mai avrei prodotto una simile visione?>

< Sono qui per comunicarti che che devi assolutamente pubblicare quello scritto!> Mentre dice ciò indica i miei appunti sulla scrivania.

< Quello?>

< Si! Hai rotto fin troppo le balle a noi! Adesso occorre che siano quelli della tua specie a patire!>

< Ma io…> mi accingo ad obiettare timidamente, ma lui mi interrompe:

< Basta! Non voglio sentire scuse! Altrimenti la prossima volta vengo in compagnia di Cascioli e della Guzzanti!>

< Ok…ok…lo pubblico…il tempo di dargli il titolo e lo pubblico!>

< Bene! Ti do tempo 3 giorni, non uno in più!>

< Ok!>

Dopo un po’ la sua immagine svanisce, tutto sembra essere tornato alla normalità. Mi siedo allo scrittoio, penso un po’, e finalmente il titolo:

 

TIPOLOGIE DI CATTOLICI!

 

CATTOLICI ANTICLERICALI: Sono meravigliosi! Sono quelli che, a furia di avere una mentalità aperta, danno perennemente ragione agli atei, anzi, provocano proprio loro certi ragionamenti. Magari ne incontri uno, che sta lì a dirti che la Chiesa fa schifo, che ha potere, che la odia, che è bigotta, attempata, che ogni suo dogma è un’assurdità…

Ad un certo punto gli chiedi: < Ma quando hai scelto di essere ateo?> e lui ti risponde: < Macchè ateo, io sono cattolico praticante!> guardandoti con quell’espressione di meraviglia, come a dirti: “ma come, non l’hai capito che sono devotissimo?”

Tu continui il discorso, cercando ti trovare una spiegazione razionale a simili asserzioni, e dici:

< Aaah…ma forse in Chiesa non ci vai mai…>

< Ma nooooo! Io a messa ci vado sempre, seguo 10 messe al dì!>. Magari si è fatto l’abbonamento al giornalino della parrocchia, oppure usufruisce dell’offerta 3 x 2 (3 omelie al prezzo di 2).

Tu resti sotto shock, non capisci niente, perdi ogni cognizione, non riesci più a definire niente…Ti risvegli solo dopo qualche ora, e ti accorgi che sei rimasto un sacco di tempo paralizzato, con la bocca aperta, tanto che una famiglia di rondini nel frattempo ha nidificato nella tua gola.

Questi cattoliconi sono straordinari, credetemi. Ma io chiedo loro una piccolissima cosa: se tu vai in chiesa, ci sarà un motivo… Forse mi risponderai: “ma io ci vado per il Signore, mica per quel vecchio scofanato del mio parroco, il quale ha la cazzimma che se lo mangia?”. D’accordo. Ci vai per il Signore, ma se hai scelto di frequentare un ambiente cattolico e non il Regno dei Testimoni di Geova ci sarà una ragione, un piccolo punto, una parte della Chiesa che è a te è piaciuta e che ti spinge ad andarci. E se un ateozzolo ti si avvicina e sputtana il clero, non ti dico di difenderlo ad oltranza e negare gli errori fatti da esso, ma credo sia anche opportuno dirgli: “senti, mio caro, hai tutte le ragioni del mondo, però sappi che c’è dell’altro nella Chiesa, che forse non hai visto…” e condividi con lui ciò che di bello c’è stato, senza aggredirlo o altro.

Poi si da per scontato che noi dovremmo fare nostro quel “non giudicare” che Gesù Cristo ci ha insegnato. E’ assurdo per me dire che bisogna perdonare tutti, anche il più grande criminale del mondo, per poi non essere in grado di usare misericordia per l’istituzione che hai scelto di seguire.

 

CATTOLICI-FAI DA TE: Sono un pizzichino meno aggressivi dei cattolici anticlericali. Seguono volentieri tutti i dogmi cattolici, tranne quelli che a loro non piacciono. Spesso e volentieri dicono di credere ai vangeli apocrifi, ma in realtà l’unico Vangelo che seguono è il “Vangelo Secondo Me”. Vorrei tanto entrare nell’evolutissima mente di queste persone… Forse credono che il Padre Eterno si sia fatto vecchio, perciò è un pochino più fessacchiotto di prima…Poi lodano la Chiesa finchè essa non va contro i loro interessi,  solo allora la giudicano male. Ma non è questo il punto che voglio farvi cogliere: io premetto che ognuno di noi ha il sacrosanto diritto di seguire ciò che vuole, siamo liberi!  Nessuno ci fulmina! Possiamo scegliere di non condividere le posizioni di Ratzingher, ma non trovo giusto criticarlo come persona sbagliata in quanto pensa determinate cose. Faccio un esempio concreto:

c’è una differenza quando dico: < Non vado a messa perché è una scelta che ho fatto IO> e quando invece dico: < Non vado a messa perché penso che la Chiesa sia bacchettona >. Spesso ragioniamo attraverso questi parametri, motiviamo le nostre scelte attraverso le critiche, ottenendo solo che ci deresponsabilizziamo. Forse il mio ragionamento è un po’ astruso, però spero di rendere bene l’idea…

 

CATTOLICI-PERPETUI:  Sono quelli che dormono in parrocchia. Li trovi a qualunque orario, e se vai la mattina presto li trovi in pigiama. Sono come il Signore: onnipresenti (almeno in chiesa)! Disponibili sempre, dovunque e comunque. Spesso sono madri e padri di famiglia, le cui case sono piene di munnezza, i cui figli trascorrono il tempo a rapinare i supermercati o a violentare i porcospini, e i cui mariti/mogli sono scappati con qualche cubano/cubana da anni, ma ancora non se ne sono accorti, perché a furia di seguire il parroco, non hanno tempo per sé stessi o per le loro famiglie. Lungi da me giudicarli, per carità: è bellissimo fare qualcosa per la propria parrocchia (fossi io più attiva), ma credo che assistere il proprio coniuge e i propri figli sia ancora più bello. Portare avanti una famiglia, un matrimonio, non è per nulla facile, e i propri affetti richiedono tempo, pazienza, dedizione. Credo sia sufficiente stare giusto qualche ora in parrocchia, per il resto c’è il parroco, la cui famiglia per lui è la comunità che serve (ecco, non volendo, abbiamo scoperto uno dei motivi per cui non facciamo sposare i nostri sacerdoti, e non facciamo ordinare i nostri ammogliati…hihihi!)

 

CATTOLICI-ATEI: Quello che fa parte di questa categoria ti dice: vado in Chiesa ma non credo. La mia perplessità è allo stato puro, forse uno così va a messa perché spera di non sbagliarsi… io qui da dire ho solo una cosa: BOH!

 

CATTOLICI-FEROCI:  Anche loro, sotto sotto, sono cattolici-fai da te, perché a prima vista sembrano i nipotini di Ratzingher! Sono d’accordo col papa in tutto e per tutto…seguono tutto della Chiesa, ogni precetto, ogni dogma, ogni regola…tranne una: quella di usare misericordia nei confronti dei fratelli non credenti!

Il che è abbastanza serio come problemino… Quando parlo di misericordia non parlo di quel sentimento super-presuntuoso che mi fa credere migliore di chi non crede: misericordia in linguaggio cattolico significa amore! L’altro è sacro quanto Dio, dal momento che vale il sangue divino di Cristo, proprio come me. Purtroppo avviene, nell’arco della vita, che non sempre riesco ad amare colui che non crede, perdo la pazienza, il che può anche essere normale, ma si trattano di momenti di debolezza, capitano come tutte le cose che ho appena elencato. Ma se ciò diventa un vizio, o peggio, l’unica via di approccio verso gli altri, allora c’è da preoccuparsi.

Faccio un esempio concreto: ci sono siti internet che difendono il cattolicesimo, lottando contro le blasfemie e le bestemmie. Fin qui tutto bene, è giusto difendere ciò in cui si crede, fino in fondo (specie quando succede che viene a mancare il rispetto per ciò che è sacro, sia per i cattolicesimo che per qualunque altra religione). Ma non mi puoi di certo definire “idiota”, “imbecille”, “cretino” o “demoniaco” una persona che bestemmia o che si accanisce contro la Chiesa (magari si scrivono certe cose in maniera premeditata). Leggendo uno di questi siti, che sembravano scritti da Osama Bin Laden, trovavo le risposte degli anticlericozzi, non proprio carucce, ci attaccavano amareggiati usando i soliti argomenti, però nei limiti del rispetto, devo ammetterlo. Uno di loro (giustamente) disse che se fino ad allora aveva odiato la Chiesa, adesso la odiava ancora di più, e che avrebbe lottato contro di essa, dal momento che eravamo apparsi ai suoi occhi come un gruppo di integralisti. Io non so se dal profondo del cuore questa persona sapesse quanto di cristiano ci fosse in quegli insulti, fatto sta che certe dichiarazioni così impregnate di giudizio e di offese gratuiti non avevano nulla di cattolico (a mio parere, ovvio). Sinceramente, non ce lo vedo Gesù Cristo o il papa offendere una persona perché bestemmia. Alcuni amici miei, anche dopo la conversione, hanno continuato ad avere questo problema, perché ormai quella di bestemmiare era diventata un’abitudine consolidata, e soffrivano molto per questo. Hanno dato una svolta perché i sacerdoti e le suore li hanno accolti con misericordia, e non con quell’atteggiamento di superiorità. Pensate se li avessero chiamato cretini: questi ragazzi avrebbero incrementato il disprezzo verso loro stessi o avrebbero preso in odio il cattolicesimo.

Poi, uno dei frati che mi ha seguita, mi ha detto che è un errore madornale allearsi con Dio, bisogna sempre stare dalla parte dell’uomo, in qualunque momento! Perché, mettendomi dalla parte di Dio, io gli dico: < Hai visto, Signore? Quello ha sbagliato, ha fatto questo e quest’altro!>, lui mi risponde: < Bene, Marina,hai ragione! Passiamo a quello che hai fatto tu, ora>. E lì so’ cazzi!

 

 

CATTOLICI-PAUROSI: Faccio parte di questa categoria, e sto lottando per uscirne. Sono l’esatto contrario dei cattolici feroci. Il tipico cattolicozzo cacasotto si trova in mezzo ad una comitiva di gente che parla male della Chiesa, di Dio, del papa. E che fa? Tace e abbassa la testa, sperando che nessuno si accorga del Tau che porta al collo, o del fatto che sia cattolico. Persone di questa categoria parlano male della Chiesa, ma non per convinzione (come fanno i cattolici fai da te o quelli anticlericali). Lo fanno par paura che gli altri possano giudicarli, ritenendoli bigottoni o altro. Effettivamente il cattolicesimo non è proprio una religione di moda. Anzi, spesso le parrocchie sono vissute come il rifugio degli sfigati. Chi ha paura di mostrarsi, forse non è convinto di portare avanti una cosa bella, ma una specie di struttura fatta di doveri.

Come ripeto, anche io ho vissuto una cosa del genere, e ne ho sofferto un pochino, quasi come se il mio essere cattolica fosse una vergogna, e mi sono ritrovata a dire (a me stessa):

“Marina cara, non ti dico che devi diventare una specie di Hannibal The Cannibal del cattolicesimo, ma spendila una parolina per il tuo Signore… Una, piccola piccola, senza mangiare nessuno, al limite dando le tue opinioni, almeno per farti conoscere e far sapere come la pensi…è importante conoscersi e farsi conoscere, anche nei propri difetti cattolicosi!”

Cosa dite? Mi chiedete se sono pazza? Beh…si…lo sono…

 

CATTOLICI-MISTICI: Diciamo che appena li vedi ti fai il segno della croce. Non per ammirazione, ma per paura! Ti verrebbe da chiamare l’esorcista. Il gruppo delle Bestie di satana sembra più equilibrato al loro confronto. Questi cattoliconi hanno apparizioni dappertutto! In bagno, in cucina, in camera da letto, oppure in comitiva, quando fumano quelle sigarettine magiche che hanno fabbricato con gli amici e che cacciano un odorino particolare…avete presente? (beh dopo quelle è normale che avvengano certe visioni). Per quanto esistano i miracoli, e per quanto ci siano effettivamente persone che hanno esperienze mistiche o possessioni demoniache, non credo bisogni gridare al miracolo soltanto perché Manuela Arcuri è riuscita a fare equazioni… (o forse si?)

Oppure dire che Pamela Anderson sia posseduta dal demonio solo perché l’ abbiamo vista senza trucco…

Sentii parlare di uno che aveva sempre visioni della Madonna, la quale una volta gli consigliò addirittura come fare il sugo… O di un altro che la mattina, appena sveglio, vedeva un fuoco ai piedi del letto. E che dire delle possessioni demoniache? Ne escono di tutti i colori.

Chiamatemi vigliacca o miscredente, ma io credo ai miracoli accertati dalla Santa Sede, la quale ci pensa migliaia di volte prima di accertare un miracolo. Affida a commissioni scientifiche (e atee) i presunti miracoli. Poi, al di là di quanto possiamo credere ad effetti straordinari o meno, bisogna avere sempre gli occhi aperti e saper discernere… Il confine tra Fede e fanatismo è moooooooolto sottile.

 

CATTOLICI-FRAVCATUR: Li adoroooooooo! Specie quando sono sacerdoti e ti fanno il sermone in napoletanoooooooooooooo! Hanno una semplicità straordinaria, ti sbattono la verità in faccia senza mezze parole, facendoti divertire e riflettere. Domenica ad un ritiro ho conosciuto don Enzo, e ho saputo che era un prete soltanto perché lo ha detto lui durante l’omelia…E cosa dire della mia guida spirituale, Damiano? Ti accorgi che è un frate solo perché ha il saio…hihihi! Non voglio fare pubblicità a loro, né dire che i sacerdoti e i cattolici più dolci siano di serie B, li ho solo catalogati, in quanto studiosa ho il dovere di elencare anche loro! Ehehe!

 

CATTOLICI-FILOSOFI: “Salve….vorrei esporre il motivo del mio cattolicesimo in chiave filologico-teoretico-gnostico-filosofica, specialmente se ci atteniamo ad un ottica di tipo Cristologica”…. AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

 

 CATTOLICI-CAMORRISTI: Sono il più alto esempio di cristianità. I più grandi santi, durante il loro operato, si sono ispirati a loro… Il papa si consulta con loro prima di scrivere le sue omelie. La  loro coerenza è alle stelle. Come mi ha suggerito il mio amico Dayan, fanno edificare edicole, mettono nei palazzi o agli angoli dei vicoli la statua della Madonna o di San Pio a grandezza naturale, ovviamente tutta ricoperta di fiori, candele e ceri votivi. A vedere certe strutture pensi che il santuario di Pompei sia più semplice, e che a costruirle sia stato un mansuetissimo e devotissimo cattolicone che non ha mai fatto male ad una mosca, e invece… Alla mosca forse no, ma agli esseri umani si! Sono coloro che hanno concretizzato nella loro vita il messaggio evangelico di Gesù Cristo: “fai agli altri prima che essi lo facciano a te”! Diceva proprio così, vero? Almeno nel loro caso si. Il libro di Saviano rende molto bene il rapporto religione-camorra. Non voglio giudicarli, per carità, però questa forma di cattolicesimo fai-da-te non è di certo cattolicissimo… Non riesco a figurare nella mia mente Gesù che va in giro con un bazooka, o con una bomba a mano… Immagino la scena: < Ama il prossimo tuo….(prima di dire il “te stesso” fa esplodere una sinagoga…)>… è Cristo questo? Mmmm…io direi di no…

 

Ecco, ho finito con le catalogazioni. Se dovessi aggiornarmi, aggiungerò sempre su questo blogghettino. Come per gli anticlericozzi, il mio intento è quello di scherzare un poco (e di riflettere), quindi spero che non si sia offeso nessuno…Forse con i cattolici oscurantisti sono stata un po’ più noiosa, la maggior parte delle cose le ho dette già nel precedente blog…In effetti certi argomenti affrontati già per gli atei valgono anche per i credenti….

Un bacione a tuttiiiiiiiii! Ziaoooooooo!

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