TUTTO POSSO IN COLUI CHE MI DA’ FORZA – Angelo Nocent

  

OMNIA POSSUM…

Kairòs 

 

“Una volta trovandosi  [l'Apostolo] in gravi strettezze, incarcerato per la confessione della verità, gli fu mandato dai fratelli quel che occorreva al suo bisogno e necessità. Rispose ringraziandoli e dicendo: Avete fatto bene a provvedere ai miei bisogni 12. Io infatti ho imparato a bastare a me stesso: so abbondare e so sopportare le privazioni; tutto posso in colui che mi dà forza; tuttavia voi avete fatto bene a venirmi incontro nelle mie necessità 13. Per dimostrare poi a che cosa egli mirasse plaudendo all’opera buona da loro compiuta 14 e per non rientrare nella categoria di quei pastori che pascono se stessi e non le pecore, eccolo godere non tanto per l’aiuto recato alle sue necessità quanto piuttosto per la fecondità degli offerenti. Che cosa dunque ricercava l’Apostolo? Dice: Non cerco doni, ma esigo frutti 15. Cioè: Non sono io che debbo essere ben provvisto, ma siete voi che non dovete rimanere infecondi.” (Dal Sermone 46 – Sant’Agostino) 

 

Chi ha i capelli bianchi come me,  dovrebbe poter affermare senza esitazione: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita che vivo nella carne, la vivo nella fede del figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20-21)

 

Non si scoraggino i giovani perché questo è un punto d’arrivo di un cammino lungo e non rettilineo. Chi vi scrive ha imboccato strade contorte, conosciuto soste, deviazioni, correzioni, riprese. Si sono alternati momenti di grazia con altri di fatiche e delusioni. Ma bisogna guardare a Lui: “attirerò tutti a me”. (Gv 12,32)

 

Oggi sono in vena di prediche. Ma sia chiaro: le faccio a me stesso, ad alta voce, per vincere la mia sordità. Che, se giungono all’orecchio anche di altri, è per via dell’eco.

 

Noi, io, siamo chiamati a ri-dire le parole del Signore. In quel “ripetermele dentro”, come Maria, perché non tutto mi appare immediatamente chiaro, a poco a poco mi trasforma il cuore. “Ella non capiva ciò che egli diceva, ma conservava tutte quelle cose e se le ripeteva nel cuore” (Luca 2,51).

Lo so fin troppo bene: tutto avviene nel tempo, col tempo, mettendovi del tempo, perché il discernimento dello Spirito non funzione come il caffè liofilizzato istantaneo.

 

Questa mattina, appena sveglio, mi ha preso questo pensiero insistente e martellante: “Ciascuno assuma la sua responsabilità di laico impegnato per il Regno di Dio e, pur nell’anonimato, si senta parte di una Fraternità più estesa, dilatata, nella quale dà e riceve”.

 

Cosa può significare? Il bene e il male che faccio ancorchè nessuono lo veda o lo sappia, ha ripercussioni nel Corpo di Cristo che è la Chiesa, il tessuto in cui vivo, mi muovo e sono. Ognuno di noi ha il suo posto e, quindi, anche il suo peso. Ma conosce anche il suo esodo, la sua prova.

Epperò io non sono mai solo: il sentirmi in COMPAGNIA… nella Chiesa di Dio che è di Santi perché Lui è il Santo, mi aiuta a superare e a riprendere la marcia proprio quando viene la tentazione di mollare.

  • · Sono parte di un Tutto.

  • · Se respiro con il respiro di Dio, se vedo con i Suoi occhi, io sono tralcio vivo di un’unica Vite.

  • · Se nelle mie vene circola il sangue di Cristo, i miei globuli rossi ben ossigenati dal suo Spirito mi danno una carica missionaria irresistible, ancorché ne fossi fisicamente impedito, vedi San Riccardo, Santa Teresa.

  • · Religiosi e laici, tutti in prima linea, insieme collaboratori della Verità, coinvolti nel progetto di Dio: questo siamo.

nozze_cana

 Ieri sera m’è girato di spedire al Priore Generale FBF questa lettera:

 

Al Rev.mo Priore Generale

dei Fatebenefratelli

Fra Donatus Forkan, O.H.

Sua sede – Roma 

 Milano, 9 Aprile 2008

 

Rev.mo Padre ,

 

sento il desiderio di esternarLe un sentimento che mi domina da due giorni: dirLe grazie per la pagina memorabile che ha deciso di indirizzare  ai Confratelli convocati a Monguzzo dal 3 al 5 Aprile 2008. Essa è destinata a ribaltare una situazione stagnante ma solo apparentemente irreversibile.

 

Aspettavamo da quarant’anni che fosse presa in seria considerazione un’istanza di base un tempo molto sentita, spesso rimasta soffocata e silenziosa ma sempre marcatamente sofferta e macerata nella Passione del Signore Risorto. Se, per i nostri gusti, le sue parole giungono un po’ in ritardo, nella logica dello Spirito, esse cadono al “momento opportuno”, giacché il kairòs di Dio si manifesta sempre nel momento maturo,  i Suoi tempi non sono i nostri ed i mezzi che usa, insindacabili.

 

Grazie, Padre, per quelle considerazioni benedette, chiare e precise e per i riferimenti biblici che Lei ha indirizzato ai religiosi ma, indirettamente, anche ai laici e alla Chiesa.

 

Il 2 Novembre 2007, liturgia dei defunti, dopo la festa della Comunione dei Santi, mi accorgo si aver aperto un nuovo blog, denominato http://frariccardo.splinder.com . Non avevo le idee chiare e, proprio perché andava ad aggiungersi ai già numerosi esistenti che assorbono tempo ed energie per seguirli, quest’ultimo mi sembrava davvero un di più…Ma, rileggendo quella pagina iniziale, mi rendo conto che dietro c’era una sollecitazione della stessa mano già manifestatasi altre volte e che non è il caso di riferire ora: quella di San Riccardo Pampuri.

 

santa-teresa-di-gesu-bambino-e-san-riccardo-pampuri-f1cd_11-150x150Se avrà il tempo e la bontà di leggerla, si accorgerà che anche la sua penna è stata in qualche modo pilotata da quella stessa “mente patrocinante”, che continua a lavorare con grande discrezione per la Terra e per i Fatebenefratelli. Lui che ha tanto parlato da laico ed è rimasto incredibilmente altrettanto silenzioso da religioso, continua ad operare profeticamente. Non significa nulla il fatto che abbia compiuto due miracoli determinanti, proprio nelle mani dei suoi Confratelli ?

 

Il primo è avvenuto nell’Ospedale di San Giusto, a Gorizia e il secondo all’Ospedale San Giuseppe di Milano, grazie alle invocazioni e sollecitazioni, in entrambi i casi, proprio dei suoi prediletti e in ospedali in cui aveva anche soggiornato anche da paziente, accettando  il disegno di Dio che gli chiede di sacrificare il suo 110 e lode in medicina e chirurgia per  assumere il ruolo di “malato”. E’ sconvolgente: da samaritano che era, è passato dall’altra parte, ossia nel ruolo di ”un tale”, incappato in una febbre subdola, ladrona, che lo spoglia, lo percuote, lo rende un morto ambulante, fino al tracollo, in via San Vittore, 12 a Milano.

 

Il 24 Ottobre 2008 San Riccardo celebrerà in Cielo l’ottantesimo di Professione Religiosa. Sarebbe un peccato lasciar perdere una data così rilevante, proprio per il clima e gli eventi che dominano la scena attuale.

Veda, Rev.mo Padre, di far tornare la sua urna nella Chiesa di sant’Orsola, a Brescia, dove ha fatto la vestizione, il noviziato, dove ha pregato, lavorato, servito, sofferto, emesso i voti religiosi, curato anche i seminaristi…La sua presenza, preparata per tempo, farà bene a tutti: ai religiosi, al clero, ai laici che operano nei servizi socio-sanitari, alla Chiesa locale, all’Università, agli Oratori che stanno vivendo proprio quest’anno la parabola del Samaritano con un titolo suggestivo: “Per CASO una LOCANDA”, Vedi: http://www.oratori.brescia.it/index.php

 

Sono certo che vorrà perdonare questa mia invadenza che origina dall’amore per la Famiglia Ospedaliera e che non può venir meno proprio in questo frangente difficile in cui s’è venuta a trovare.

Suo dev.mo

 

Angelo Nocent

 

 Michelini - 3 Trasfigurazione


Anche se per molti non è chiaro l’intento, ognuno partecipi  pregando ed offrendo” per le mani di Maria. Da Lei che ha in pugno le situazioni di ognuno, accettando la Sua mediazione, riceverà ispirazione e luce per i suoi passi-in-comunione.

Consigliera e maternamente vigile sui passi di ogni figlio, Lei ci incoraggia: “Fate ciò che Egli vi dirà” (Gv 2, 5

  • · Lazzaro, ti raccomando, fai pregare…Chi può, si colleghi con le sue diavolerie informatiche e si unisca al gruppo trascinatore. Questo è il sito: PREGA CON ME

  • · Lucia, non lasciarci e non stancarti: parlaci di quei meravigliosi “mascalzoni” di cui mi hai accennato, che amano lo Spirito Santo e hanno il Fuoco nelle vene…Ti ricordi?

  • · Coloro che penano, offrano per i progetti di Maria…

Disponiamo di una grande ricchezza: sono le nostre debolezze rovesciate nel Calice della Passione-Risurrezione del Signore, la grande Fornace ardente, la Centrale Termica – Fornax ardens caritatis – il Cuore pulsante dellUniverso.

Se me lo ricordassi più di sovente:

  • · “Omnia possum in eo qui me confortat”, TUTTO POSSO IN COLUI CHE MI DA’ FORZA (Filippesi, 4,13).

  • · Metto spazzatura nel suo Cuore e mi restituisce Energia pulita.

  • · Non è un miracolo della scienza e della tecnica ma dell’ Amore di Dio che ”ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna”  (Giovanni 3,16).

 

 sk. trasfigurazione

 

La Trasfigurazione che preannuncia la passione, la morte e la Resurrezione di Cristo

http://digilander.libero.it/Mdvd86/mostra_foto.htm

 Trasfigurazione 144

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