05 PERCHE’ GLOBULI ROSSI
TUTTO E’ SUCCESSO NEL CENACOLO DI GERUSALEMME
Perché GLOBULI ROSSI
Una cosa è sicura: senza sangue si muore. E chi è anemico, soffre gravi disagi e la sua è un’esistenza a rischio.
Sangue è sinonimo di energia, vita. Poiché siamo consanguinei del Signore, siamo chiamati ad essere donatori, a trasfondere sacche di carità-divina-Sangue-di-Cristo, nei tessuti anemici dell’umanità, lotta instancabile contro tutte le emorragie, espressioni di sofferenza, povertà e miseria umana.
Consacrati e Laici chiamati a camminare insieme: “vita consacrata e vita dei fedeli laici si arricchiscono a vicenda, dando e ricevendo l’una dall’altra …“ (Cf VC 20.52)
In un’ottica di scambio, collaborazione e partecipazione, ne deriva una missione più ricca ed efficace:
- Religiosi, nella testimonianza di una vita consacrata , nel segno dell’escatologia, di servizio a Dio e al prossimo;
- Laici, nella testimonianza cristiana della loro vita nel temporale (AA; 7.)
Globuli rossi vuol dire recuperare la fede battesimale dimenticata nel guardaroba delle “tante cose da fare” per indossarla pubblicamente: “Rivestitevi del Signore nostro Gesù Cristo”. (Rom. 13,14) .
- Pur rivestiti di Luce, sono coscienti che la comunione con Dio è un dono mai pienamente vissuto, sempre oggetto della nostra speranza. Nella preghiera trovano aiuto a corrispondere all’intimità di questa relazione.
- Cristo presente fra i suoi componenti mediante il Suo Spirito crea l’unità della Compagnia che cerca di modellarsi sulla comunione d’amore che esiste tra le Persone divine. Questa comune unione di tanti piccolissimo globuli, manifesta agli uomini che la legge della carità è la sola sua forza.
- “Donne e uomini, religiosi e laici, uniti insieme, vuol dire essere schiene-persone-mente-cuore-anima a disposizione di Dio.
- “Dalla carità scambievole che li unisce, a imitazione di Cristo mandato dal Padre, promanano a cascata passione, fervore, impeto, zelo, ardore, entusiasmo, impegno, amore… da trasfondere all’uomo incontrato sui diversi percorsi del mondo. A ciascuno di ”lavarsi i piedi l’un l’altro“, nell’atteggiamento del servo con animo semplice, umile e gioioso, sull’esempio del Maestro nell’Ultima Cena.
ORTOPRASSI = prassi retta.
Premessa: “La fede e la sua pratica ci provengono dal Signore attraverso la Chiesa e l’esercizio dei sacramenti, altrimenti non esistono. Molti rinunciano a credere perché sembra loro che la fede possa essere definita da una qualche istanza burocratica, che sia cioè una specie di programma di partito, chi ne ha il potere può definire ciò che bisogna credere, e quindi tutto dipende dal fatto di giungere al potere nella Chiesa oppure -cosa più logica e più plausibile- non credere affatto.” (Card. J. Ratzinger)
Il fare corretto che accomuna Consacrati e Christifideles laici è la “Vita secondo lo Spirito”. Essi sono consapevoli che l’accento va messo
- sul fare quello che è retto agli occhi del Signore (Ef. 15,26)
- su di una prassi conforme alla rivelata Verità di Dio,
- su di un agire che provenga dal credere.
- Significa prendere coscienza che ogni percorso alternativo è tentazione di fuga, rischio di sbando.
Per entrambi il progetto-obiettivo è così sintetizzabile: “Divinizzazione dell’uomo e liberazione del mondo per opera di un’umanità nuova, fatta di figli di Dio nel Figlio unico”.
E’ questo soltanto il nome vero della “promozione dell’uomo” e della “liberazione della sua storia”, degno di costituire un proposito cristiano, che si ispiri alla Parola e alla Sapienza rivelata nel Nuovo Testamento, ossia in GESU’.
Perciò i GLOBULI ROSSI
- sono dei chiamati ad operare con ardore apostolico per la causa di Cristo e del Vangelo,
- a servire la vita in Gesù, il Signore della vita, l’unico Nome in cui possiamo avere vita.
Così Papa Benedetto XVI, Domenica 13 Giugno 2005 ai Donatori di Sangue di tutto il mondo:
“Saluto i donatori di sangue del mondo intero, in particolare quelli presenti oggi in Piazza San Pietro, venuti in occasione della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, che ricorrerà dopodomani…Cristo, che ci ha redenti con il suo Sangue, sia sempre il modello del vostro volontariato“.
QUANDO IL NEMICO
ATTACCA CON IL FUOCO
RISPONDI CON L’ACQUA