Croce ed Eucaristia
Croce ed Eucaristia
Con gioia ho incontrato P. Leo H. anche qui.
Avrei volentieri scritto nello spazio a lui dedicato.
Non sapendo se possibile, propongo qui, una sua
“testimonianza ” a me molto
cara e preziosa.E’ parte di una sua lettera a me
indirizzata a suo tempo: ne ha copia don
Brazzale, perciò credo di non mancare di
discrezione ma solo di rendere onore a
Dio e a P.Leo. Questa lettera rispecchia senza
esaurirlo, il suo pensiero eucaristico.
Carissima sorella,……………………..ora provi la tua totale impotenza. E fa bene sperimentarla così profondamente.
Accetta questa prova.
Ma poi ti ricordi che accanto a te sta Uno, pronto ad aiutarti: il divin Liberatore. Tutti i giorni noi diciamo assieme a Gesù: ” Prendete, mangiate, questo è il mio corpo,…questo è il mio sangue.”
E noi, cosa offriamo noi, insieme con Gesù, nella Messa? E appena usciti dalla Messa, ci diamo da fare per realizzare ciò che abbiamo detto, che realmente ci sforziamo, con tutti i nostri limiti, di offrire al nostro ambiente, il nostro “corpo”cioè il tempo, le energie,l’attenzione, in una parola la vita?
Gesù, dopo aver pronunciato quelle parole, poche ore dopo, diede veramente il suo corpo e il suo sangue sulla croce.
Diversamente, tutto resta parola vuota, anzi menzogna. Bisogna dunque che, dopo aver detto ai fratelli: ” Prendete, mangiate” , noi ci lasciamo veramente “mangiare” e ci lasciamo mangiare soprattutto da chi non lo fa con tutta la delicatezza ed il garbo che ci aspetteremmo.
Ognuno di noi ha attorno a sè dei denti acuminatiche lo macinano: sono critiche, contrasti, opposizioni nascoste e palesi, divergenze di vedute con chi ci sta attorno, diversità di carattere.Dovremmo essere perfino grati a quei fratelli o familiari che ci aiutano in questo modo; essi ci sono infinitamente più utili che non coloro che ci approvano e ci lusingano.
Proviamo a immaginare che cosa succederebbe se celebrassimo con questa partecipazione personale la Messa. Prendete…mangiate…Una madre di famiglia celebra così la Messa e poi va a casa e comincia la sua giornata fatta di mille piccole cose, apparentemente è cosa da niente quello che fa , ma è una Eucaristia insieme con Gesù.
Grazie all’Eucaristia, non ci sono più vite, azioni “inutili”. Tutto serve per lo scopo più sublime che ci sia: per essere un sacrificio vivente, un’Eucaristia insieme con Gesù.
Se vedi la tua penosa situazione in questo senso, tutto diventa sopportabile.
Non cesso di pregare per te in questo senso. Augurandoti ogni bene e grazia, benedico te e i tuoi cari e ti saluto con fraterno affetto.
di P.Leone Habestroh Padova,16 Agosto 80 lettera a M. Silvia
Gesù, dopo aver pronunciato quelle parole, poche ore dopo, diede veramente il suo corpo e il suo sangue sulla croce.
Non cesso di pregare per te in questo senso. Augurandoti ogni bene e grazia, benedico te e i tuoi cari e ti saluto con fraterno affetto.
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