III CONFERENZA REGIONALE D’EUROPA – 1-5 Settembre 2008 – Documento
III Conferenza Regionale d’Europa
1 – 5 settembre 2008
Lunedì 1 settembre 2008
“Nella Chiesa e nel mondo al servizio dell’Ospitalità. Priorità dell’Ordine nell’Europa di oggi”, è il tema che è stato scelto per la III Conferenza Europea dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, che è iniziata oggi presso il Centro San Giovanni di Dio di Los Molinos (Madrid, Spagna), dove proseguirà fino al 5 settembre.
La Conferenza vede la partecipazione di oltre sessanta persone, provenienti da diverse nazioni, ed è presieduta dal Priore Generale dell’Ordine, Fra Donatus Forkan, con l’animazione di Fra Rudolf Knopp e Fra Jesús Etayo, Consiglieri Generali responsabili per l’Europa. Svolge le funzioni di Moderatore dell’incontro Suor Lourdes Fernández, della Congregazione dei Sacri Cuori.
Le sessioni di lavoro della Conferenza sono iniziate oggi con la celebrazione della S. Messa, presieduta da Fra José María Bermejo, Provinciale di Castiglia, che successivamente ha rivolto ai presenti alcune parole di benvenuto. Ha poi preso la parola Fra Rudolf Knopp, ricordando che gli obiettivi dell’incontro sono quelli che si riferiscono al rinnovamento e alle sfide dell’ospitalità nell’Europa di oggi, oltre allo studio del documento di base dei nuovi Statuti Generali.
Nel suo discorso di apertura, il P. Generale, Fra Donatus Forkan, ha sottolineato, tra gli altri aspetti, che il cambiamento e l’aggiornamento sono stati una costante nell’Ordine e soprattutto nel continente europeo: ieri, oggi e anche nel futuro. Ha ricordato le origini e l’evoluzione dell’Ordine; ha evidenziato il ruolo insostituibile dei Collaboratori nel portare avanti la missione; l’importanza della formazione permanente; l’ospitalità come linguaggio comune e la trasmissione dei valori di San Giovanni di Dio ai nostri Collaboratori. Ha poi concluso con queste parole: “Credo che questa Conferenza costituisca una svolta nel processo di integrazione e di cooperazione dell’Ordine in Europa, che non dovrà essere una sorta di ‘fortezza’ impenetrabile, ma piuttosto proiettarsi all’esterno, con la volontà di condividere con gli altri le conoscenze, le risorse e le esperienze che ha accumulato nei suoi 500 anni di storia. A questo proposito, dovremo cercare dei modi per cooperare con i Paesi in via di sviluppo, in un rapporto scambievole che dia energia e sia stimolante”.
Nella sua esposizione sulla Scuola di Ospitalità, sulle iniziative di formazione della Curia Generalizia per i Collaboratori che rivestono ruoli dirigenziali, Fra Rudolf Knopp ha illustrato le diverse azioni formative intraprese dalla Curia Generalizia per realizzare gli obiettivi del Capitolo Generale, come ad es. il corso che si realizzerà a Granada nel marzo del 2009, i suoi contenuti, la struttura e i destinatari. Ha proseguito facendo una valutazione della gestione carismatica, e illustrando gli altri strumenti per la trasmissione dei principi e dei valori dell’Ordine. Dopo il dibattito che è scaturito dall’esposizione e la presentazione dei partecipanti alla Conferenza, si sono concluse le sessioni della mattina.
Lunedì 1 settembre
Sessione del pomeriggio
CREARE IL FUTURO ATTRAVERSO UN PROCESSO DI RINNOVAMENTO
P. Alejandro Fernández Barrajón, dei PP. Mercedari e Presidente della CONFER Spagna, ha dato il proprio contributo alla riflessione per identificare le priorità dell’Ordine nell’Europa di Oggi. Il suo intervento, che aveva per titolo: “Creare il futuro attraverso un processo di rinnovamento. La vita consacrata, sfida e passione. Una chiamata al rinnovamento”, ha messo in evidenza, dopo una breve descrizione dell’attuale situazione della vita religiosa in Spagna, i valori e le sfide irrinunciabili che si intravedono nella nuova forma di vita consacrata che si sta delineando, come ad es. il punto centrale dell’esperienza di Dio, la vita fraterna, la missione carismatica, la collaborazione inter-congregazionale, la missione condivisa con i laici e l’importanza della formazione permanente.
L’intervento è terminato con la lettura di un paragrafo del suo libro “Brisa y Arena” (La brezza e la sabbia): “La Vita Consacrata vuole mettersi a disposizione della brezza divina affinché il suo cuore non rimanga sordo di fronte alla povertà e insensibile alle grida di dolore dei più piccoli. Se a volte sembra avere un cuore di pietra, è solo per farlo uscire fuori, affinché lo prenda la gente; viceversa, ciò che desidera è essere inviata dalla brezza di Dio verso il sud, fino ai luoghi di frontiera, per riempire di vita e di frutti la sua dedizione totale e colmare di contenuto i suoi voti. Vento e sabbia si danno la mano ogni giorno nei sentieri inquietanti della vita. Spirito e Vita Consacrata si uniscono ogni giorno nell’Eucaristia per camminare insieme attraverso questi sentieri di Dio che ci portano agli uomini e alle donne del nostro tempo, per essere offerta gratuita di vita. Tutto deve dare colui che tutto ha ricevuto” (Tratto da: Alejandro Fernández Barrajón. Brisa y Arena; traduzione libera in italiano).
Di seguito si è passati ai lavori dei gruppi, suddivisi in base alla lingua di appartenenza, per identificare le priorità del processo di rinnovamento, secondo quanto esposto dall’intervento del P. Generale e da quello del P. Alejandro Fernández Barrajón, oltre ad individuare le azioni che l’Ordine dovrà intraprendere a livello generale, interprovinciale e provinciale per portare a compimento questo processo. Con l’esposizione in riunione plenaria si sono concluse le sessioni di lavoro della giornata.
Martedì 2 settembre
Sessione della mattina
IL RUOLO DEL CONFRATELLO E DEL COLLABORATORE NEL FUTURO
La mattina è iniziata con un ricordo della figura di Fra Pierluigi Marchesi, Profeta dell’Ospitalità, animata dalla Sig.ra Rina Monteverdi, della Provincia Lombardo-Veneta.
Il tema della sessione, “Il ruolo del Confratello e del Collaboratore nel futuro”, è stato trattato in una tavola rotonda che ha visto gli interventi di Fra Marco Fabello, della Provincia Lombardo-Veneta, del Sig. Karl Fries, della Provincia Bavarese, di Fra Eduardo Ribes, della Provincia Aragonese, e del Sig. Kris Cummings, della Provincia Inglese. Seppure prendendo in esame profili diversi, tutti hanno dato il proprio apporto alla riflessione sulla funzione che devono assumere Confratelli e Collaboratori nella pratica dell’ospitalità.
Si è poi passati ai lavori di gruppo, nei quali è stato sottolineato in particolare: l’importanza della trasmissione dei valori, la partecipazione a processi di formazione comune per Confratelli e Collaboratori, l’accompagnamento alle nuove incorporazioni, e l’importanza dei dirigenti e dei quadri direttivi nella trasmissione dello stile assistenziale di San Giovanni di Dio.
Martedì 2 settembre
Sessione del pomeriggio
IL SERVIZIO DI PASTORALE NEI CENTRI DELL’ORDINE
La Pastorale è un aspetto fondamentale dello stile di assistenza integrale che il nostro Ordine vuole offrire alle persone che usufruiscono dei suoi servizi.
Fra Jesús Etayo, Consigliere Generale con la responsabilità dell’area a livello generale, nella sua riflessione “La configurazione della Pastorale nei Centri dell’Ordine”, ha sottolineato la dimensione-missione evangelizzatrice delle opere apostoliche, evidenziando che l’evangelizzazione è la missione e la ragion d’essere dell’Ordine. Infatti, è attraverso l’ospitalità che evangelizziamo, e proprio per questo l’intera struttura di gestione, lo stile assistenziale, la politica delle risorse umane e la formazione devono essere orientati verso questo fine ultimo.
La seconda parte della riflessione ha riguardato l’attenzione spirituale/religiosa nell’ambito dell’assistenza integrale, distinguendo la dimensione spirituale e quella religiosa nell’essere umano, per seguire con il modello di attenzione spirituale e l’apporto terapeutico dell’agente di pastorale. Ha concluso poi ribadendo la necessità di un programma di base per offrire un servizio di attenzione spirituale e religiosa.
Di seguito, la Sig.ra Rina Monteverdi, della Provincia Lombardo-Veneta, ha parlato della sua esperienza come coordinatrice del Centro Pastorale Provinciale, che sin dalla sua creazione, nel 1992, ha la finalità di incrementare e sviluppare il servizio di accompagnamento umano, spirituale e pastorale dei malati e dei loro familiari. Ne ha illustrato la composizione a livello centrale e locale, così come i programmi di formazione che sono stati realizzati.
Mercoledì 3 settembre
REVISIONE DEGLI STATUTI GENERALI
Il LXVI Capitolo Generale dell’Ordine, celebrato a Roma nell’ottobre 2006, ha approvato la proposta di creare una commissione per la revisione degli Statuti Generali e dei punti delle Costituzioni che ne conseguono.
Fra Jesús Etayo, Consigliere Generale, ha presentato la prima stesura della revisione degli Statuti, frutto del lavoro della commissione istituita nel 2007, un tema che sarà affrontato in tutte le Conferenze Regionali. Ha poi illustrato i criteri seguiti per il lavoro che ha portato alla stesura del documento, e che tra gli altri sono stati: gli Statuti devono raccogliere norme generali, aperte e universali, che devono essere verificate e basate su fonti proprie e della Chiesa, i Collaboratori come parte integrante della famiglia ospedaliera, specialmente per quanto si riferisce alla missione dell’Ordine, la dimensione universale dell’Ordine, l’esperienza di altri istituti, la partecipazione dei Confratelli e l’incorporazione dei nostri documenti più recenti, come la Carta d’Identità, il libro sulla Spiritualità, le Dichiarazioni dei Capitoli Generali, il Progetto Formativo dei Fatebenefratelli e lo studio sullo Stato della Formazione nell’Ordine.
Ha poi continuato con la struttura degli Statuti, che si compone di un’introduzione e sei capitoli: Consacrazione, Collaboratori, Comunità, Formazione, Governo e Fedeltà alla nostra vocazione ospedaliera. Ha concluso con la spiegazione dei cambiamenti proposti e il lavoro di gruppo per l’esame e gli apporti del caso.
Il pomeriggio è stato dedicato ad una visita turistica alla città di Madrid, che dista circa 60 chilometri da Los Molinos, e la giornata si è conclusa con una cena tipica e uno spettacolo di musica e di flamenco.
Giovedì 4 settembre
Sessione della mattina
LA BIOETICA NEL MOMENTO ATTUALE DELLE ISTITUZIONI OSPEDALIERE E SOCIALI.
Quello della Bioetica è stato il tema affrontato durante le sessioni della mattina.
“Esigenze e situazioni di conflitto in bioetica” è stato il tema della relazione presentata dal Dr. Juan Luis Trueba Gutiérrez, Neurologo e Presidente della Associazione di Bioetica Fondamentale e Clinica di Spagna. Ha iniziato la sua relazione enumerando alcune caratteristiche della società attuale come la priorità del valore della vita di ispirazione ‘borghese’, la secolarizzazione, il laicismo, la pluralità assiologia e la religiosità geocentrica, per continuare con i valori che sono attualmente validi, come il valore della vita e della libertà, il rispetto per la cosiddetta ‘privacy’, la libertà d’espressione e di opinione, l’obiezione di coscienza…In questo contesto, ha mostrato la necessità di un’analisi bioetica ed ha detto che la bioetica dovrà essere un’etica razionale che, partendo dall’analisi di un dato scientifico, biologico e medico, analizzi razionalmente la liceità dell’intervento umano sull’uomo. Ha poi aggiunto che la bioetica è chiamata a prendere delle decisioni nell’incertezza; ed è imprescindibile un dibattito aperto, razionale, plurale e critico. Da ultimo, ha segnalato che attualmente i principali conflitti bioetici emergono relativamente agli aspetti che riguardano la fine della vita umana.
Il secondo intervento è stato quello del Dr. Reinhard Pichler, Direttore del nostro Ospedale di Vienna, che ha presentato il “Codice Etico” della Provincia Austriaca dell’Ordine. E’ stato nel 1994 che un gruppo di Confratelli e Collaboratori, soprattutto Dirigenti e Esperti, guidati dall’allora Provinciale, Fra Florentin Langthaler, scomparso da qualche anno, hanno elaborato sotto la direzione del Dr. Valentin Zsifkovits, professore universitario di Etica Sociale, il primo codice etico di carattere sanitario per i Paesi di lingua tedesca.
Il Codice si compone in due parti. La prima riguarda i fondamenti: principi etici di rilevanza medica, principi della tradizione cristiana, principi del ‘duplice effetto’, principi della dignità dell’essere umano e il principio della coscienza ben formata. La seconda parte affronta esempi etici per facilitare la risoluzione delle questioni problematiche nella pratica clinica, relative all’inizio della vita e al suo termine, oltre ad altre questioni attinenti la ricerca e l’ingegneria genetica. Il codice viene rivisto periodicamente, ed è di grande aiuto per la pratica professionale. Altri ospedali lo hanno preso a modello per elaborare il proprio codice etico.
L’ultima esperienza condivisa è stata quella della Sig.ra Anna Plunkett, della Provincia Irlandese, dal titolo “Questioni etiche nell’assistenza e persone disabili mentali”. Ha iniziato con una breve introduzione, nella quale ha detto che l’oggetto di questo tipo di riflessioni in Irlanda è quello di dare un sostegno alle persone disabili, affinché possano esercitare i propri diritti, idea che ha avuto un notevole sviluppo nei servizi di salute mentale e che si occupano dei disabili psichici della Provincia Irlandese dell’Ordine. E’ poi passata a descrivere le questioni che sono attualmente oggetto di dibattito, tra le quali la capacità di queste persone di dare un consenso informato, la durata dei trattamenti coercitivi e le pratiche restrittive.
Ha definito in modo generale la bioetica assistenziale come gli studi sistematici della condotta umana nell’ambito delle scienze della vita e della salute, analizzati alla luce dei valori e dei principi morali. Questi studi non si possono ridurre alla deontologia medica né alla medicina legale, né alla semplice considerazione filosofica.
DOCUMENTO CONCLUSIVO:
http://www.oh-fbf.it/Objects/Pagina.asp?ID=2631
alcune immagini
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