DON CALABRIA – LETTERE COLLETTIVE ALLE SORELLE
LETTERE COLLETTIVE DI DON CALABRIA ALLE SORELLE
SORELLE * 5914 [Non datato]
Don Calabria, in un foglietto da lettera intestato “CASA DEL S. CUORE” Negrar (Verona), scrive come il Signore ha fatto nascere le Povere Serve della Divina Provvidenza.
PRO MEMORIA
La prima cellula delle Sorelle dei Poveri Servi venne dalle Suore della Misericordia, allora Superiora Generale Suor Mondin, che a nome mio domandò alle suore chi voleva spontaneamente aiutare la nascente Opera dei Poveri Servi, e molte risposero. Furono scelte una o due e a S. Giovanni in Valle con la Sorella De Battisti, vera Serva di Dio, là le Suore, con il permesso di mons. Ciccarelli loro Superiore, in silenzio lavoravano, quando un giorno venne da me Mons. Ciccarelli e mi disse: “Don Giovanni, con mio dispiacere devo dire che il Cardinale non vuole le Suore così libere e fuori dal loro posto”.
Lo ringraziai e subito sono andato dal Cardinale il quale mi diede lo stesso ordine. Ubbidii, ma subito chiesi a Sua Eminenza: “E se alcune buone donne si unissero insieme per lavorare accanto ai Fratelli, lei sarebbe contento?”.
“Approvo e benedico!”, rispose.
E così nacquero legittimamente, con la santa benedizione del Signore, le Sorelle dei Poveri Servi.
N.B. Sarebbe buona cosa, come esempio, far nota della vita delle prime Sorelle: Angelina, Perez, Fannio, Galbusera, e qualche altra, vere sante.
Pro memoria delle Sorelle.
Le Sorelle dei Poveri Servi abbiano, mutatis mutandis, le stesse Regole o Costituzioni dei Fratelli, lo stesso spirito di abbandono e il fine primo sia in tutto aiutare l’Opera dei Poveri Servi e poi tutte le altre opere di carità che la Provvidenza manifesterà.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S1 [Non datato]
Anche per le Povere Serve, come precedentemente l’aveva fatto per i Poveri Servi, don Calabria scrisse dinanzi al suo Crocifisso la volontà del Signore per esse. Questo prezioso documento non è datato, ma si suppone l’abbia scritto all’inizio dell’Opera. Dopo d’averlo “letto e riletto” lo ratifica l’11-2-1945.
Dinanzi al mio Crocefisso, per trovarmi tranquillo sul letto di morte e dover rendere conto al divin tribunale, mi sento di scrivere alcune cose, per fissare brevemente il piano, lo spirito e il programma delle Sorelle.
1. L’Opera delle Sorelle, sorta di pari passo con quella dei Fratelli, l’ha fatta il Signore, Egli ne è propriamente il divino Fondatore, ed ha per base e fondamento il grande programma: “Cercate in primo luogo il regno di Dio e la sua giustizia e avrete in aggiunta tutte le altre cose”.
2. L’Opera delle Sorelle deve avere per primo e principale scopo quello di coadiuvare il ramo maschile, disimpegnando nelle varie Case gli uffici più propri della donna: cucina, guardaroba, lavanderia.
3. Ne consegue, e mi pare sia questa la precisa volontà di Dio, che l’Opera delle Sorelle, pure conformandosi alle esigenze e prescrizioni dei sacri Canoni, non deve considerarsi del tutto a sé, staccata e diversa dall’Opera dei Fratelli; anche le Sorelle hanno il medesimo Fondatore che è Dio, lo stesso Padre che lo rappresenta quale custode e casante di tutta l’Opera, il medesimo spirito, analoghe finalità e regole di vita, uguale programma.
4. Se le Sorelle saranno fedeli a questo spirito, la divina Provvidenza affiderà ad esse altre opere di carità e di apostolato. specialmente a favore di fanciulle e giovinette povere ed abbandonate o comunque pericolanti, salvo sempre restando lo scopo primario di assistenza nelle Case dei Poveri Servi.
5. Anche le Sorelle come i Fratelli non abbiano nessun abito strettamente religioso; vestano come buone donne di civile condizione. Il loro distintivo sia la virtù, il contegno modesto, espressione di un interiore bene ordinato, di un’anima unita a Dio e piena di Lui.
6. Si chiamino, in analogia dei Fratelli “Povere Serve della Divina Provvidenza”; e procurino che il loro nome sia praticamente vissuto, nell’esercizio delle virtù in esso compendiate: povertà, umiltà, modestia, riservatezza, laboriosità, spirito di sacrificio, come cenci, senza testa, buseta e taneta, spirito di abbandono in Dio e alla sua paterna Provvidenza.
7. Nessuna dote sia richiesta per la loro accettazione; ognuna porti con sé quello che le compete di diritto.
8. Il Noviziato duri due anni, oltre il Postulandato; cominci con la consegna del Crocefisso che le Novizie porteranno fino alla prima Professione; i voti siano temporanei come quelli dei Fratelli; le pratiche di pietà non siano eccessive, dovendo le Sorelle condurre vita laboriosa, come a poveri si conviene.
Non trascurino tuttavia la vita interiore, alla quale anzi daranno grandissima importanza, essendo fulcro e fondamento della perfezione cristiana e religiosa.
9. Caratteristica delle Sorelle sia la carità e l’unione dei cuori. Si amino a vicenda nel Signore, siano una cosa sola fra loro e con i Superiori, così da edificare le anime che avvicinano. meritando la lode che veniva data ai primi cristiani: “Guardate come si amano”!
Quanto so e posso raccomando l’osservanza della clausura e il massimo riserbo nel trattare con i Sacerdoti e i Fratelli, e in generale con le persone d’altro sesso.
10. Sento che lo Spirito Santo darà lumi e grazie tutte particolari alla Superiora Generale delle Povere Serve, e per conseguenza raccomando di tenere in molta considerazione e far molto conto di quanto ella dice e consiglia, non solo nelle ordinarie contingenze della vita quotidiana, ma particolarmente nelle riunioni consiliari, quando ci sono delle decisioni importanti da prendere.
In tali riunioni si invochi fin da principio l’aiuto e l’assistenza dello Spirito Santo affinché, evitando le vane e inutili discussioni, si trattino gli interessi della Congregazione unicamente nella luce divina, senza nessuna preoccupazione che prevalga l’opinione di questa o di quella Sorella Consigliera, ma cercando solo ciò che si crede possa maggiormente piacere al Signore.
11. Quello che non è lecito ai Fratelli, non è lecito alle Sorelle: come promuovere questue, pesche di beneficenza, fare della pubblicità a scopo di qualche materiale vantaggio.
12. Le Sorelle si tengano onorate di servire il Signore nei Sacerdoti e nei Fratelli; indirizzino preghiere e sacrifici per la loro santificazione, e siano disposte di andare dovunque il Signore le chiamerà, in qualunque luogo ed ufficio, umile od alto che sia.
In C. J. Sac. J. Calabria
Verona, 11-2-1945
Letta e riletta la presente, quanto so e posso ne raccomando la esatta osservanza, riflesso della santa volontà di Dio e sicura valvola di salvezza dell’Opera delle Povere Serve. Mi raccomando alla carità delle preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 56 del Diario 5-5-1915
Fin dall’inizio don Calabria aveva capito che Il Signore voleva che le Povere Serve si dedicassero, come i Poveri Servi, ai più poveri e abbandonati, anche con attività proprie, ed ebbe il coraggio di dire al suo Vescovo che lo dissuadeva: “Eminenza, c’è molto bisogno di salvare queste anime”. Lui stesso ce l’ha confidato nel suo Diario.
Nell’ordine della divina Provvidenza, la presente giornata deve essere di certo grande, perché sarà inizio di altre opere per la maggior gloria di Dio e bene delle anime.
Ieri fui da Sua Eminenza per un affare tutto particolare della Casa. Dopo di avermi ascoltato e di avermi detto quello che in Domino le pareva, mi parlò delle Sorelle, che, secondo il suo permesso, si sono dedicate all’Opera, pronte a fare quello che la divina Provvidenza vorrà.
La divina Provvidenza le ha benedette quelle Sorelle e dopo di essere state in una casetta piccola, piccola, per quasi cinque anni, finalmente diede loro una casa grande, l’attuale S. Benedetto, segno evidente e chiaro che la divina Provvidenza approva quello che il Vescovo aveva approvato facendo perfino dare la chiesa col Santissimo.
Ma ieri Sua Eminenza, certamente mal informato da persone mosse da gelosia, o altro, mi disse: “Che cosa fate delle Sorelle?” Io in Domino risposi: “Quello che la divina Provvidenza vorrà. Per ora lavorano per la Casa, e adesso hanno precisamente una povera anima di 15 anni tolta proprio dalla strada del vizio e da tutti rifiutata”. Sua Eminenza disse: “No, no, è meglio, adesso che è migliorata, ridarla”. Feci osservare che c’è molto bisogno di salvare queste anime. Ma Lui disse: “No!”.
Ed io ho subito obbedito, persuaso che l’ubbidienza porta sollievo e che tutti siamo strumenti nelle mani della divina Provvidenza. Credo che Sua Eminenza sia un mezzo e che da negativo, verrà positivo e si salveranno tante di queste povere anime.
SORELLE * 3905 Verona, 15-2-1911
Sorelle in Gesù Cristo, Povere Serve,
Ho fatto il poltrone e null’altro che il poltrone in questi giorni; anche in questo ho avuto campo di conoscere la mia miseria estrema, e il bisogno che ho di compatimento da tutti, comprese le Sorelle. Raccomando tanto di stare allegre nel Signore.
Oh Sorelle: servite il Signore! Vi par niente? Non dovreste essere sempre contente? Sì, sì, sempre allegre e contente, anche quando il mondo vi correrà dietro e vi prenderà in giro, allora godete di più.
Vi raccomando tanto di essere buone, proprio buone, non a parole, ma a fatti, non solo nel sereno, ma anche nel temporale. Unite sempre con Gesù, avanti in questo modo.
Pregate sempre per il Vostro Padre
Sac. J. Calabria
SORELLE * 3906 S. Vigilio (Brescia), 23-5-1911
Sorelle in Cristo
Vorrei dirvi tante cose, ma lo sapete io sono sempre stato e sono un poveretto, non so altro che dire: “a, a, a”. Quello che sento di dirvi e che il Signore vuole che vi dica è questo: Fatevi Sante; stimate, apprezzate, la grazia grande, anzi grandissima che il Benedetto Gesù vi ha fatto.
Vivete morte a tutto, vive solo a Gesù. Ciò che dico ai Fratelli dico anche a voi: Guardate che Gesù vi guarda con occhi di speciale predilezione, che Gesù ha dei grandi disegni su di voi, per amor di Dio, guardate di non rompere questi disegni.
Siate docili, umili, pazienti, piene di carità, e in modo speciale vivete abbandonate alla divina Provvidenza; non abbiate nessun pensiero, solo Gesù, e l’anima vostra.
Guardate che presto vien sera e quello ch’è fatto è fatto. Sempre prego per voi, ma voi pregate per questo povero prete che di cuore vi benedice.
In C. J.
Sac. J. Calabria
SORELLE * 3907 Venezia, 19-6-1911
Sorelle in Cristo
Prima di scrivere questa mia povera lettera mi sono raccomandato al Benedetto Gesù affinché si degni d’ispirarmi quello che devo dirvi e per il bene dell’anima vostra e per quello della casa ed ecco Sorelle quello che mi sento di darvi: Fortunate Voi che siete chiamate a questo stato che nei disegni di Dio è destinato a cose grandi, basta però che voi cooperiate.
Per amor di Dio, per amor di Dio, stimate tanto questa grazia e fate di tutto per essere degne. Quello che vi raccomando è di avere un grande amore per i consigli Evangelici: Purità, Povertà, Ubbidienza, Carità, e in modo speciale totale abbandono in mano della divina Provvidenza, disposte a tutto, ad essere lo zimbello del mondo.
Se Voi amerete Gesù, veramente, queste cose vi faranno gioconde. No, no, non vi turbino i patimenti, le umiliazioni ecc., non vi spaventi il diavolo, voi siete di Gesù, Gesù vi ha chiamate, con vocazione speciale, e state sicure che nessuno vi può nuocere.
Quando avete qualche ora triste fate così: raccoglietevi in voi stesse, guardate e meditate un po’ il Crocefisso, e tutto sparirà. Vi raccomando tanto una con l’altra datevi buon esempio e animatevi a vita perfetta.
Pregate tanto per questo povero prete affinché cominci una buona volta ad amare davvero Gesù.
Benedicendovi tutte mi dico in Corde Jesu
Sac. J. Calabria
SORELLE * S34 S. Ritiro di-5-1914
Conferenza spirituale per il giorno di S. Ritiro mensile alle Sorelle della Casa.
Sorelle in Gesù Cristo, ringraziate di vero cuore il Signore che alle tante grazie che vi ha fatte e continuamente vi fa, ne aggiunge in questo momento un’altra specialissima: è questa di chiamarvi qui ai suoi piedi. Deh, per amor di Dio, stimatela, apprezzatela questa grande grazia e subito separatevi da tutto e da tutti per non pensare ad altro che a Dio e alla vostra anima e nel silenzio, nel raccoglimento ascoltare, meditare, e mettere in pratica quello che io povero sì, ma pure messo a custode di questa grande Opera della divina Provvidenza, in nome di Dio vi dirò. Non guardate, non, alla persona che vi parla, ma a Gesù che per mezzo di questo poveretto vi parla.
Cosa vuole, o Sorelle, Gesù benedetto da voi? Vuole che siate tutte sue, ma sue nel vero senso della parola. Fino a tanto che non sarete arrivate a questo punto Gesù non sarà contento di voi e questa grande Opera alla quale voi, noi, per puro tratto speciale di Sua bontà ci ha chiamati, non potrà sviluppare i suoi grandi disegni che sono, e si compendiano in questo: diffondere il santo Regno di Dio sulla terra, salvare tante, ma tante anime, e con queste santificare e salvare le anime nostre.
Esaminiamoci un poco, qui davanti a Gesù Sacramentato. Può la vostra coscienza testificare e dire con sicurezza: io sono tutta di Gesù? Da quando ho cominciato a por piede in questa santa Casa mi sono spogliata di tutto, mi sono data e sono tuttora del mio Gesù? Racconta Plutarco che in Roma quando la sposa giungeva in casa dello sposo doveva dirgli queste parole: Ubi tu Caius, ego Caia, che vuol dire: dove sarai tu mio sposo con la tua volontà ivi sarò anch’io con la mia.
Ecco quello che vuole Gesù benedetto da voi, dal momento che siete entrate in questa santa e benedetta Casa. Continuamente Gesù a Voi dimanda il vostro cuore, la vostra volontà, tutte voi stesse; voi avete dato un intero addio al mondo, vi siete scelto Gesù per vostra porzione, per vostra eredità, siete le spose di Gesù, dunque Gesù deve essere tutto vostro, voi tutte di Gesù.
Il nostro cuore non può vivere senza amare, o ama Dio o ama le creature, se non ama le creature, di certo deve amare Dio. Ricordiamoci che fino che il nostro cuore amerà Dio avrà vita, ma se collocherà il suo amore in se stesso, nei suoi comodi, nelle creature, avrà morte. Sorelle ricordatevi che qui vi dovete far sante; essere tutte di Gesù, ma condizione principale per essere tali è il discacciare dal cuore ogni cosa che non è Dio. Oh perché quella Sorella va alla Comunione, fa le sue pratiche di pietà, ma non va mai avanti nella via della sua santificazione, sempre con quel suo temperamento, sempre con quel amor proprio, con quella poca pazienza con quelle mancanze di carità, ecc…? La ragione, il motivo è chiaro, è perché va a Gesù, sta con Gesù con il cuore pieno di terra ossia di affetti di stima di se stessa, di amore alla propria volontà di attacchi alle creature, ai parenti ecc..
Sorelle in Gesù Cristo, tenetevi bene a mente, se volete che Dio sia vostro, e Voi di Dio, andate a Lui con il cuore distaccato, vuoto dalle cose di questa terra, e in tutte le vostre azioni, in tutto il vostro agire, il vostro operare, cercate solamente, unicamente Gesù, ricordatevi che ogni attacco che avete alla terra, per quanto piccolo sia, è un ostacolo che vi impedisce di andare a Gesù.
Tutti quanti gli uomini devono amare il Signore. Iddio stesso ne ha fatto un comando: “Diliges…” Ama il Signore…; ma ricordiamoci che questo precetto è in modo speciale diretto ai religiosi, a coloro che si sono volontariamente dati alla sequela di Gesù, in modo specialissimo è dato per noi che siamo membri di questa Casa tutta di Dio in modo speciale e tutto provvidenziale. Il Venerato Padre Giuseppe della Croce ad uno dei suoi Frati che diceva di essersi fatto religioso per salvarsi l’anima: “No figlio – gli rispose – di’ piuttosto che ti sei fatto religioso per farti santo!”. Sorelle, prima di tutto ricordatevi che siete qui per farvi sante, e guai a voi se non adopererete ogni mezzo per questo fine, meditate, considerate le vie, i mezzi che Gesù benedetto à usato per chiamarvi in questa Casa, le grazie che continuamente vi fa e che come un coro di voci vi dicono e vi ripetono: “Amate, amate Gesù; seguitelo, fatevi sante!”. Un cuore che ama Dio veramente, disprezza tutto e tutto riceve con santa pace, e carità, e nelle cose che più feriscono il suo amor proprio, in quelle più benedice Dio, perché gli danno occasione di mostrare non a parole, ma a fatti il suo amore. Quando la casa brucia dice S. Francesco di Sales, si gettano tutte le robe dalla finestra; e vuol dire che quando un’anima arde dal divino amore, non ha bisogno di nulla, il fuoco dell’amor di Dio la sostiene, la consola, la fa felice in mezzo alla mancanza di tutto.
Ma perché o Sorelle io in questa sera ho dato principio a questo santo ritiro con raccomandarvi di essere tutte di Dio, di amare tanto Gesù? Ah Sorelle, se voi siete tutte di Gesù, allora voi sarete come il fuoco, che non si contiene, ma si dilata, si diffonde; così voi investite dall’amore di Dio tutta quest’Opera, e quando quest’Opera ha Dio, ha tutto, e nessuna cosa, e nessuno ostacolo teme. Sorelle siate tutte di Gesù, siamo tutti di Gesù, ma per essere tutte di Gesù, è necessario, assolutamente necessario, morire al mondo, morire a noi stessi.
Il mondo lo avete lasciato, ne avete dato l’addio, ma ricordatevi che non si muore senza prima patire per amore di Gesù. Ecco che nella Sacra Scrittura il Regno dei Cieli è paragonato ad un tesoro che per acquistarlo è necessario vendere tutto; o ad una città e per entrarvi bisogna faticare essendo la porta stretta; o ad un palazzo, dove le pietre che sono le anime nostre devono essere lavorate a colpi di scalpello; ora ad un convito ove per entrare bisogna lasciare tutti gli altri affari, ora ad una corona per ottenere la quale bisogna combattere; in una parola vuol dire che per morire al mondo e a noi stessi, si deve continuamente combattere l’amor proprio.
Oh sì, Sorelle, tutti i disordini, tutti gli incagli, tutta la tiepidezza di una Comunità, il poco avanzamento spirituale, dipendono dall’amor proprio. Una Sorella che ama Gesù, che ha posto tutto il suo amore nel suo Dio, ogni cosa le riesce facile: è paziente è benigna, è caritatevole, è obbediente, è convinta della santa povertà, della mortificazione, in una parola, gode, e fa godere il Paradiso alla sua Comunità, e a se medesima. Che cosa dovevo fare per te Sorella, mi par che dica in questo momento Gesù, che cosa dovevo fare che non abbia fatto? Sorelle riflettete, ma seriamente, a quello che ha fatto Gesù per voi, e ricordatevi che amore domanda amore; Gesù si è dato ci ha chiamato in modo speciale a Lui. Ah, guardate di essere in modo tutto speciale sue, ma sue non a parole, non a desideri, ma in pratica. L’osservanza scrupolosa, esatta delle vostre sante regole, carità mutua, vicendevole, obbedienza a chi tiene il luogo di Dio, totale assoluto abbandono in Dio e alla sua divina Provvidenza. Disposte a tutto: questa parola ho la coscienza di averla detta a tutte e a ognuna di voi prima di entrare in questa Casa e dopo entrate. Voi avete detto sì, ma questo per qualcuna fu un sì di parola, che se non si rimedia le sarà di eterna condanna.
Sorelle termino questa istruzione e termino con raccomandarvi di scolpirvi ben, ma ben nella mente questi mezzi che vi faranno tutte di Gesù, che deve essere il frutto di questo santo ritiro.
I. Cominciando da questo momento dite e ripetetelo spesso: “voglio farmi santa, voglio essere tutta di Gesù”.
II. Studiate spesso la Vita di Nostro Signore Gesù Cristo e della Sua Santissima Madre la Vergine benedetta.
III. Fuggite qualunque peccato o difetto pienamente volontario, ma se cadete, non agitatevi, non scoraggiatevi, ma umiliatevi, pentitevi e mettetevi subito in pace.
IV. Troncate ogni attacco alle creature, alla vostra volontà, e stima propria.
V. Fate le vostre pratiche di pietà con la massima perfezione.
VI. Preferite sempre quell’azione che sapete più cara a Dio o più contraria all’amor proprio.
VII. Ricevete con santa allegrezza e dalle mani di Dio tutte le contrarietà che vi accadono.
VIII. Protestate di non volere altro che il santo volere di Dio.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S/34/A Verona, 18-8-1920
Sorella M. Fannio,
Una speciale benedizione alle Sorelle della Casa filiale di Costozza, perché con docilità, umiltà, carità cooperino ai disegni di Gesù benedetto e salvino le loro anime. Pregate sempre per il vostro
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S/34/B Verona, 28-2-1921
Sorelle, fatevi gran sante, e subito sante.
Di gran cuore vi benedico e pregate per il povero
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2409/E Verona, 29-5-1924
Sorella in Gesù Cristo,
Rispondo subito alla sua lettera per ringraziare lei della carità della veste; il pacco spero riceverlo presto, e spero che andrà bene.
Quanto so e posso raccomando a tutte loro di mantenere, non a parole, ma a fatti lo spirito di questa gran Opera nata dal Sacro Costato di Gesù; in modo speciale la carità, tanto voluta da Gesù benedetto, l’intero abbandono in Dio, lo spirito di umiltà. Ora hanno veduto e vedranno cose grandi e ne vedranno anche di maggiori, se saranno docili, umili e ascolteranno, finché la misericordia del Signore mi tiene, questo povero prete.
Le Sorelle furono in questo tempo soggette a prove; beate quelle Sorelle, che senza mormorazioni e critiche hanno baciato la mano di chi in nome di Dio regge questa Casa, queste saranno le elette in Cielo, e serviranno di bene e fondamento per l’Opera di Dio in terra.
Quando verrò? Non lo so neppure io; sempre prego e le benedico; anche loro preghino per me, perché ne ho gran bisogno.
Benedicendo tutte,
in C. J. Sac. J. Calabria
Alla Sorella Gertrude [Meneghetti]
Villa Salute Pilastroni
Diretta dai Fate-Bene-Fratelli – Brescia
SORELLE * S/34/C Verona, 27-6-1922
Alle Sorelle di Costozza,
Fra i tanti miei dolori, nelle prove che sono inerenti a questa gran Opera di Dio, mi è di gran conforto il pensare alla Casa di Costozza.
Prego il benedetto Gesù che infiammi questa Comunità dello spirito di Gesù benedetto, affinché possa compiere i disegni divini, e poi, tutta un giorno nel santo Paradiso.
Pregate tanto per la povera anima mia. Di gran cuore vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE 11/A Terrossa, 7-2-1923
Alle Reverende Sorelle di Costozza.
Benedico tutte le buone Sorelle della cara Casa di Costozza.
Mi raccomando alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S/34/D Verona, 22-8-1923
Sorella in Gesù Cristo,
Quando a Dio piacerà, e spero sia presto, verrò a Brescia. Intanto raccomando che tutto sia fatto in carità.
Dica alle Sorelle la grande responsabilità che hanno davanti a Dio, come le dissi a voce: devono essere la semente dell’Opera. Dio compirà i suoi disegni, se saranno fedeli alla loro vocazione.
V’è tanto bisogno di preghiere, perché il demonio lavora non poco, ma Dio trionferà, se noi vivremo secondo lo spirito di questa gran Casa.
Sempre prego e di gran cuore benedico tutta la Comunità, che spero sarà sempre secondo i desideri del Sacro Cuore di Gesù. Nei miei dolori mi è di sommo conforto sapere che la Comunità di Brescia ama e serve davvero Gesù.
I denari li tenga fino al mio arrivo.
Benedicendo, a tutte mi dico
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6 Verona, 3-2-1924
Buone Sorelle,
Oh come mi è di sommo conforto in mezzo alle continue prove che ho, il sapere che i Fratelli, le Sorelle fanno bene, amano davvero il Signore, e sono con Lui generose.
Questo spero sarà sempre di loro, con la santa vita, con il buon esempio, con l’abbandono in Dio, in una parola con il “Cercare il Regno di Dio e la Sua giustizia”; oltre che santificare le loro anime, portano un gran contributo a questa gran Opera, e vanno compiendo i disegni di Dio.
Di gran cuore benedico tutte, mi raccomando alle loro orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6/B Verona, 14-4-1924
Sorelle in Gesù Cristo,
Buona e Santa Pasqua a tutte, augurando che tutte diventino sante, ma proprio sante.
Se loro tenderanno per questa via, beate loro e tutta la Casa Madre che il Signore di certo manderà, ma a patto che loro siano proprio buone.
Ho bisogno tanto di orazioni. Quanto so e posso mi raccomando.
Benedicendo tutte,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6/C Costozza, 12-7-1924
Alle Sorelle,
Ai piedi di Gesù Crocifisso.
Regni fra loro la carità che è l’essenza di qualunque Casa religiosa maschile o femminile. In questo conosceranno che siete miei seguaci, se vi amerete gli uni gli altri.
Non vadano cercando altre cose, non pensino che sono senza indirizzo, poiché avendo l’indirizzo della carità, sono sulla via reale che conduce sicurissimamente al Cielo, alle vette della perfezione. Alla fine, come fece Gesù ad arrivare al compimento della sua missione e alla glorificazione da parte del Padre? Ecco: “avendo amati i suoi, sino alla fine li ha amati!” ll resto, le regole, le Costituzioni, le virtù, ecc. ecc., direi che sono di valore secondario. “Se hai la carità, anche se è sola, ti basta”, dice S. Agostino.
Dirò meglio che, tutto dev’essere derivato dalla carità.
Se le Sorelle, sulla traccia di Gesù, che disse: “Amatevi, come io vi ho amati” (ed Egli ci ha amati come il Padre ha amato lui, quindi di un amore infinito, di un amore invitto ed invincibile, che ha saputo arrivare al più intero ed eroico sacrificio di sé: “Nessuno ha carità più grande di colui che pone la sua vita per i suoi amici”!).
Se, dico, le Sorelle si distingueranno nella carità, saranno vere Religiose; se cresceranno nella carità, saranno perfette nella vita religiosa. Se avranno la carità, hanno ragione di essere raccolte in questa Casa. Se ne fossero prive, sarebbe meglio non rimanessero, meglio ancora, non fossero mai venute.
Se avranno la carità, saranno le predilette del buon Dio, e saranno ricolme di benedizioni, loro e quelli per i quali esse servono e lavorano.
Sia la loro carità grande, affettuosa, sincera, disposta al sacrificio; sia una carità umile, non invidiosa, semplice, amabile, veda bene dappertutto, in tutti, non pensi male, interpreti in bene. Beati quelli che seguiranno questa regola: la pace e la benedizione sopra di loro.
SORELLE * S6/D Verona, 14-8-1924
Sorelle in Gesù Cristo,
Si facciano sante, corrispondano alla grande grazia, siano strumenti docili, umili, obbedienti e il Signore, adagio, adagio, compirà i suoi disegni.
Preghino per me. Benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6/E Verona, 11-10-1924
Sorelle in Gesù Cristo,
Nei santi spirituali esercizi ho pregato per loro, per tutta la nascente Opera. Che in tutto e sempre, nella pazienza, nella umiltà, nell’obbedienza, si compiano i divini voleri e in terra e in Cielo.
Benedico. Preghino per il povero
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6/F Verona, 22-12-1924
Sorelle in Gesù Cristo,
Buon Santo Natale nel Signore. Che il celeste Bambino ci faccia tutti risorgere ad una vita tutta conforme alla nostra speciale vocazione, piena di umiltà, carità, obbedienza, mortificazione.
Beati noi, beate voi se avrete questo spirito.
Vi raccomando tanto di pregare per chi benedicendo si dice
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6/G Verona, 31-12-1924
Buone Sorelle,
In questo momento ricevo il pacco che, nella loro carità, hanno mandato. Mi fu gradito, ma mi sarà sempre più gradito, se con la Grazia del Signore, andranno avanti nella loro santificazione e vocazione, per così compiere i disegni di Dio.
Preghino tanto per il povero
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6/H Verona, 14-1-1925
Sorelle in Gesù Cristo,
La Provvidenza madre amorosa, non ha disposto che possa venire; diciamo il nostro fiat. Ora sto meglio, ma non bene. A Dio piacendo, spero venire quanto prima, loro preghino il Signore e tengano sempre pulita la strada, affinché possa passare la Provvidenza e compiere i suoi disegni.
Raccomando che siano tanti cenci, senza testa, piene di fede e obbedienza in tutto e per tutto a quello che il Signore vorrà; ascoltando questo povero prete. Solamente così si edifica e ci si santifica.
Spero che Don Battisti sarà ancora lì; facciano i miei saluti e tutte preghino per il povero
in C. J. Sac. J. Calabria
Alla Sorella Gertrude
Casa Salute
Fate-Bene-Fratelli
Pilastroni – Brescia
SORELLE * S6/I Verona, 7-2-1925
Sorella in Gesù Cristo,
Scrivo a lei per tutte, dicendo che sono stato contento della visita e del buono spirito che, con la grazia del Signore, informa la Comunità.
Mi raccomando alle preghiere e invoco su tutte ogni bene.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S6/L Verona, 6-4-1925
Sorelle in Gesù Cristo,
Che Gesù risorto porti una fitta pioggia di grazie a tutte loro, e le faccia tutte proprio secondo lo spirito di questa grande Opera, che è spirito di docilità e umiltà, in una parola: essere senza testa. Oh la testa Sorelle, quanta rovina e morte può portare in quest’Opera.
Dobbiamo sempre avere in mente, che se noi questa benedetta testa non la buttiamo via, la butta via, ce la distacca il Signore stesso.
Quanti esempi io ho veduto in quest’Opera, di persone che parevano necessarie, che da principio erano senza testa, ma dopo si ricordarono di averla, l’hanno alzata e Dio stesso gliel’ha staccata.
Per amor di Dio, che non succeda a nessuno di noi e non succederà, se in tutto e per tutto dipenderanno e ascolteranno questo povero casante, che fino che la misericordia di Dio mi tiene, è il solo davanti al Gran Padrone responsabile.
Ho bisogno di tante preghiere e per queste mi raccomando a loro.
Benedicendo a tutte
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S7 Verona, 17-4-1925
Sorelle in Gesù Cristo,
Le Sorelle sono arrivate, e sono stato tanto edificato dello spirito di umiltà e di ubbidienza; ho misurato il loro dolore, ma nel medesimo tempo sono stato contento del loro sacrificio.
Io spero che il Signore avrà accettato e benedetto questi sacrifici. Che l’anno santo sia l’anno delle grazie e che anche le Sorelle trovino il loro terreno per diventare grande pianta.
Dio benedica tutte; preghino per me, si facciano sante, facendo la santa volontà di Dio.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S8 Verona, 1-5-1925
Sorelle in Gesù Cristo,
Spero che tutte staranno bene nel Signore, e che nella virtù vera, nell’abbandono, nella obbedienza compiranno i grandi disegni del Signore, che domandano e vogliono perfetto e intero abbandono in Lui. Siamo nel mese della Madonna. Mese di grazie e di favori, raccomando di farlo bene questo mese; e beate Loro.
Da poveretto, come sono, prego e benedico tutte. Loro preghino per tutta l’Opera e in modo particolare, perché nella prova siamo contenti. Al punto della morte, e in Paradiso, come benediremo il Signore.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE [S8/A Verona, 8-6-1925
[In calce alla lettera di Maria Gagliardo scritta alla Reverenda sorella Gertrude]
Sorella in Gesù Cristo
La croce, la prova è il segno di Dio. Speriamo che presto per mezzo del dolore la Provvidenza ci metta a posto.
Le raccomando di non stancarsi e di curarsi. Facciano quello che possono. Preghino tanto per me.
Benedico tutte,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S55 Verona, 9-8-1925
Sorelle in Gesù Cristo,
Le croci, le prove, le angosce sono sigillo dell’amore di Dio per noi. Con la fede ringraziamo il Signore, e diciamo: “Tutto quello che è buono per Gesù è buono anche per me”.
Si faccia santa e ami il Signore nella prova; preghi per l’Opera.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S55/A Verona, 21-10-1925
Sorelle in Gesù Cristo,
Ho pregato e prego che Gesù vi sostenga e vi usi la sua misericordia.
Vi benedico, pregate tanto per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/M 24-3-1926
Sorelle in Gesù Cristo,
Continuate la via che Gesù vi ha assegnato, fate tutto per suo amore, pregate tanto, ma tanto per me e non dubitate che Gesù compirà i suoi disegni. Benedicendo
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2653 Verona, 25-12-1929
Buone Sorelle,
La grazia, la pace di Gesù Benedetto siano sempre con tutte le buone sorelle di S. Benedetto.
Il Santo Natale segni per tutte una nuova tappa nella loro santificazione.
Buon Natale.
Benedicendo e raccomandandomi alle preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S35 Verona, 25-12-1931
[Alla Sorella Natalia Fainelli - Este]
Una fittissima pioggia di grazie spirituali, e in aggiunta anche temporali, discenda in questo santo giorno del Natale in tutte le buone Sorelle della Casa Buoni Fanciulli, con l’augurio e la preghiera, unita alla sofferenza del Padre, che, se a Dio piace, sarà presto compiuto del tutto uno dei grandi disegni che la Provvidenza ha sopra le Sorelle, disegno che darà tanta gloria a Dio e farà del bene alle anime.
Ciascuna Sorella, unita alla Superiora, porti il suo contributo, nella fede, nella generosità, nel pieno abbandono nelle braccia della Provvidenza in tutte le prove, che sono le vere ricchezze del Signore.
Benedico tutte, e tutte preghino per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S35/A Verona 5-1-1932, Vigilia dell’Epifania
Sorelle in Gesù Cristo,
La grazia, la pace di Gesù benedetto sia sempre con tutte le buone Sorelle della Casa Buoni Fanciulli.
Domani è una grande festa per tutta la Chiesa, ma anche una grande festa per noi, o Sorelle, perché avete la grande grazia di fare o rinnovare i santi Voti. Oh qual grazia il buon Dio vi fa, per amor di Dio, guardate di corrispondere e la giornata di domenica, l’Epifania del 1932, segni per tutte e per ciascuna di voi una grade tappa nella vostra santificazione; ma non dimenticate mai e poi mai, che il Signore vi ha chiamate qui nella sua Casa, con un atto di predilezione tutta particolare. Ricordatevi che questa è la Casa di Dio e che qui avete tutti i mezzi per santificarvi e per compiere i divini disegni. Studiate, studiate il grande Modello Gesù e procurate di uniformarvi a Lui, specie nella santa umiltà, nella povertà e nel totale abbandono, specie nelle prove che ci manderà.
Sorelle, il Signore vi ama, il Signore vi predilige, oh, amate, amate e servite il Signore!
Nelle mie prove e sofferenze spero che si matureranno i disegni del Signore, voi pregate e vivete secondo lo spirito particolare della vostra vocazione.
A Dio piacendo la santa Messa di domani sarà per voi, per tutte le vostre intenzioni, perché vi facciate sante. Che il Signore vi benedica tutte e che tutti un giorno ci possiamo trovare in Paradiso.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S36 12-12-1933
Una benedizione tutta particolare alle buone Sorelle, perché amino tanto e seguano Gesù nella via che la Provvidenza ha loro tracciata, con l’augurio che arrivino al monte della santità.
Ringraziando e raccomandandomi alle preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S36/A Verona, 24-7-1934
Alle Sorelle dei Buoni Fanciulli – Gallio,
Benedico le buone Sorelle e mi raccomando tanto alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 31/A S. Natale 1934
A tutte le buone sorelle del Noviziato.
Grazie e celesti benedizioni per il santo Natale, mentre mi raccomando alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S36/B Roncà, 30-12-1934
Buone Sorelle,
Ringrazio di cuore, benedico raccomandandomi alle vostre preghiere.
Benedico tutte le buone Sorelle della cara Casa di Costozza.
Mi raccomando alla carità delle orazioni.
In C. J: Sac. J. Calabria
Alle Rev. Sorelle
Casa Buoni Fanciulli
Costozza (Vicenza)
SORELLE * S37 24-3-1935
Il Signore che passa sopra questa grande sua Opera, passerà di certo anche sulle Povere Sorelle [Povere Serve] che dal principio dell’Opera lavorano per Lui.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S37/A Verona, 4-4-1935
Alle buone Sorelle Romane,
perché guardando ed imitando Gesù, si facciano sante e perché preghino per il povero
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A2 Verona, 18-12-1935
Buon Natale, Buon Anno, nella grazia e nella pace di Gesù Bambino, Redentore del mondo.
Sac. Giovanni Calabria
Buone Sorelle
della Casa Buoni Fanciulli
Costozza (Vicenza)
SORELLE * S10 3-10-1936
Buone Sorelle Romane,
La pace del Signore sia sempre con voi. La benedizione del Signore scenda copiosa sulla vostra piccola, ma grande Comunità, se a capo vi sarà sempre Gesù. Vi ricordo sempre e prego; quanto so e posso mi raccomando alla carità delle orazioni vostre, mai come adesso ne sento il bisogno. Pregate anche per vedere cosa vuole Gesù riguardo a Roma e (se devo) venire sì o no.
Fatevi sante per la croce che è luce, gaudio per chi vuol amare Gesù.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S11 31-5-1937
Buone Sorelle,
La pace del Signore sia sempre con noi.
Questa mia povera lettera vi porti la santa benedizione del Signore, che vi sostenga, vi aiuti, vi consoli e vi guidi nella via che ha segnato Gesù, sia di croci, di patimenti, ma poi via che conduce alla gloria eterna del Cielo.
Ringrazio, ringraziamo il Signore per la salute e le grazie che ha concesso alla Sorella Beatrice.
Vi benedico, e usatemi la carità di pregare sempre per me, e per l’Opera di Dio.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S11/A Verona, 4-7-1937
Buone Sorelle,
Celesti grazie, elette benedizioni su tutte le Sorelle e Novizie della Madonna di Campagna, con l’augurio e la preghiera che amino tanto, ma tanto Gesù nel servizio del prossimo, viva sua immagine.
Raccomandandomi alle preghiere, benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S11/AA Roncà, 22-3-1938
[Fainelli]
Prego, benedico lei e tutti della casa di Nazareth, mentre mi raccomando alla carità delle preghiere, avendone estremo bisogno.
In C. J. Sac. J. Calabria
Prego per il caro malato che benedico.
SORELLE * S11/B Verona, 1-12-1938
Buone Sorelle,
La santa benedizione del Signore, pegno di grazie e doni celesti, scenda copiosa sulle buone Sorelle della Casa di Cura di Garda, con l’augurio che santificando le loro anime, sempre più diano gloria a Dio, servendo i poveri e cari malati, viva immagine di Gesù.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S11/C Verona, 21-12-1938
Alle Sorelle di Costozza,
Buon Natale, Buon Anno.
Scendano sulle nostre Case gli Angeli del Signore, come un giorno sulla grotta di Betlem; vi portino abbondanti le grazie del celeste Bambino Gesù, che rendano la vita nostra un inno di gloria a Dio e un efficace contributo alla pace tra gli uomini.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S38 7-9-1939
Sorelle Buoni Fanciulli Campo-Velo,
Che Gesù le faccia sante per mezzo della piena conformità alla divina Volontà.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S39 16-9-1939
La santa benedizione del Signore scenda copiosa, ricca di doni dello Spirito Santo, su tutta la Venerabile Comunità delle Ancelle dei Poveri Servi, vulgo Sorelle Buoni Fanciulli.
Con l’augurio e la preghiera che tutte escano dai Santi Spirituali Esercizi in pace, unite nell’amore di Dio, disposte a tutto, respirando lo spirito puro e genuino dell’Opera di Dio. Oh come sono beate, e spero tutte, quelle Sorelle che nella mente e nel cuore non hanno altro che questo pensiero: Cercare la gloria di Dio, il bene del prossimo e il bene dell’Opera dei Poveri Servi, che ha dato loro la vita.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S58 Maguzzano, 23-11-1939
Alla Sorella Beatrice.
Da leggere alle Sorelle. Dica che preghino tanto per me.
Alle Sorelle dei Poveri Servi,
Pace, grazie e benedizioni. Il vostro Padre si raccomanda tanto e poi tanto alla carità delle vostre preghiere e vi prega e vi scongiura di corrispondere alle grazie grandi che vi ha fatto e vi fa continuamente il Signore.
Vivete lo spirito puro e genuino dell’Opera, che consiste nella gran fede nella divina Provvidenza, profonda umiltà, coscienti del vostro nulla, esatta osservanza delle Vostre Sante Regole; nei Superiori vedere sempre il Signore e non mai tor via lo sguardo da Gesù benedetto, che deve essere il vostro modello in tutto.
Beate voi, Sorelle, se vivrete questo spirito; che pace, che felicità in terra, che premio in Cielo.
Di cuore vi benedico, e di nuovo mi raccomando alle orazioni perché possa portare la croce di Dio fino alla fine.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A10 4-1-1940
[In questa data il Padre ha mandato ai suoi religiosi una lettera dell'Abate Caronti, Visitatore Apostolico, presentandola con un'esortazione. La stessa lettera il Padre l'ha mandata anche a don Albano Bussinello, responsabile delle Sorelle, con la seguente dicitura]:
Don Albano, da leggere alle Sorelle.
Sorelle in C. J.,
Anche quest’anno l’amatissimo Padre Visitatore che io chiamo sempre “il nostro Angelo”, ha voluto mandarvi il suo augurio natalizio, che io ho pensato di far stampare perché ne possiate avere una copia per ciascuno.
Più che leggere meditate quello che vi dice. Troverete ripetute quasi alla lettera le raccomandazioni che tanto spesso anch’io vi faccio. Ciò significa che il Signore l’ha proprio investito dello spirito della nostra Opera; ah quanto dobbiamo esserne grati alla divina Provvidenza! Ma siate riconoscenti pure al venerato Padre Abate, pregando ogni giorno per lui e secondo le sue sante intenzioni.
Vi raccomando di pregare tanto anche per me, ne ho estremo bisogno. Vi ringrazio dei vostri auguri; vi porto tutti nella mente e nel cuore; ripeto a voi quello che dissi ai fratelli di S. Zeno in refettorio: che l’anno 1940 sia l’anno della nostra personale santificazione, per santificare l’Opera e ottenere al mondo grazie, perdono, pace.
Vostro in C. J.
Sac. J. Calabria
PAX
Subiaco, 30-12-1939
Carissimi nel Signore
Nella pace e nella grazia dello Spirito Santo. La vostra cara lettera così piena del Signore e del suo spirito, mi è giunta tra la valanga della corrispondenza natalizia e non ho potuto rispondervi subito. Però ho cercato di essere con voi la santa Notte, come l’anno scorso, applicando una delle SS. Messe per il nostro caro e venerato Padre Don Giovanni e per tutti i suoi figli. E spero che il Signore si sarà degnato di accettare la preghiera di questo povero e indegno ministro. Oggi sento il bisogno di scrivervi una parola per ringraziarvi di tutto cuore e per ripetervi che il migliore augurio che mi potete fare è quello di farvi sempre vedere fedeli allo spirito della nostra cara Congregazione. Essa, come a Betlemme, come a Nazareth, deve vivere solo con Dio e di Dio, nella semplicità, nella umiltà, nella povertà, nell’abbandono pieno alla divina Provvidenza e alla divina volontà del Padre celeste.
Guardate il vostro Padre, Egli ve ne dà l’esempio vivo, costante; corrispondete alle sue paterne sollecitudini: obbeditegli sempre e dovunque e con intima adesione di animo: con la vostra santa conversazione siate degni di Lui e dei santi ideali di cui Egli dal Signore è stato fatto lo strumento e il ministro. Il segreto del successo non sta nei mezzi che il mondo tanto stima, ma in questo spirito di nascondimento e di abnegazione. Così e solamente così, Gesù Benedetto ha vinto il mondo e redento il genere umano.
E pregate per me perché ho tanto bisogno. Pregate ancora perché possa essere sempre spiritualmente unito a voi e che mi sia data la consolazione di potervi fare un po’ di bene.
Vi abbraccio nella carità del Signore e vi benedico paternamente.
In Christo
Em. Caronti O.S.B.
SORELLE * S58/A Verona, 27-2-1940
La santa benedizione del Signore faccia sante tutte le Sorelle di Costozza.
Prego e benedico e mi raccomando alle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S58/B Vicenza, 4-7-1940
Buone Sorelle,
La santa letizia inondi i cuori delle Sorelle di Costozza e le renda tutte sante. Quale ricchezza per l’Opera!
Pregate per me tanto, vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S58/C Verona, 4-7-1940
Buone Sorelle,
Una grande benedizione a tutte le buone Sorelle della Casa di Nazareth, perché sempre più crescano nell’amore di Dio e del prossimo, acquistando così tanti meriti per il Paradiso.
Mi raccomando tanto alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S58/D Verona, 4-11-1940
[Alle Sorelle di Costozza]
Ringrazio di cuore, benedico, raccomandandomi alle vostre preghiere.
Fatevi sante!
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S40 28-2-1941
Dal fondo del cuore prego e benedico tutte e ciascheduna delle Sorelle dei Poveri Servi specie in quest’ora. Amate tanto il Signore, vivete nella carità e Gesù sarà con voi.
Mi raccomando tanto alla carità delle orazioni; quanto ne ho bisogno!
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S58/E Verona 2-4-1941
Buone Sorelle,
L’intima unione con Gesù sacramentato apporterà la Buona Pasqua nelle famiglie.
Domando carità di preghiere, benedico le buone Sorelle.
In C. J. Sac. J. Calabria
Sorelle dei Poveri Servi
Presso la Casa di Cura Dott. Bussinello
Garda (Verona)
SORELLE * S6/A Verona, 2-4-1941
Buone Sorelle,
L’intima unione con Gesù sacramentato apporterà la Buona Pasqua nelle famiglie.
Domando carità di preghiere, benedico le buone Sorelle.
In C. J. Sac. J. Calabria
Sorelle dei Poveri Servi
Buoni Fanciulli
Santuario S. Michele (Verona)
SORELLE 51/A Verona, 13-4-1941
[Sorelle dei P.S. in Madonna di Campagna]
Pregate per me, Vi benedico.
[Stampato] L’intima unione con Gesù Sacramentato apporterà la Buona Pasqua nelle famiglie.
Sac. J. Calabria
SORELLE * S58/F Verona, 3-8-1941
[Sorelle P.S. della Parrocchia di S. Filippo - Roma]
Una grande, larga benedizione per le Sorelle Romane, che Gesù le investa e bruci del suo divino amore per le loro anime e per l’Opera santa dei Poveri Servi.
Mi raccomando alle orazioni, a tutte voi per amor di Dio.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE 52/A Verona, 1941
[Sorelle dei Buoni Fanciulli-Costozza]
Ingrazio di tutto cuore per gli auguri e le preghiere fatte per me in questo grande anniversario.
Ricambio con l’augurio di celesti benedizioni per l’anima prima e per il corpo. Che tutti ci possiamo ritrovare nel santo Paradiso. Mi raccomando alle preghiere e di cuore benedico.
Sac. J. Calabria
SORELLE * S58/G Verona, 14-8-1941
[Sorelle P.S. Casa di cura dott. Bussinello-Garda]
Quanto, ma quanto graditi mi furono gli auguri santi in questo grande anniversario. Ricambio con l’augurio di celesti benedizioni per l’anima prima e per il corpo. Che tutti ci possiamo trovare nel santo Paradiso.
Mi raccomando alle preghiere e di gran cuore prego e benedico le buone Sorelle dei Poveri Servi di Garda.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S9 Verona, 2-9-1941
Buone Sorelle,
la grazia, la pace di Gesù benedetto siano sempre con noi.
Nell’accompagnarvi copia delle disposizioni che il Rev.mo Padre Visitatore Apostolico, nostro vero Angelo, mandatoci dalla Divina Provvidenza, ha preso per il bene di tutta l’Opera, vi esorto a riceverle con grande spirito di fede e vedere in esse il Signore.
L’Opera delle Sorelle è nata di pari passo con l’Opera dei Fratelli; deve vivere col medesimo spirito. Benediciamo di cuore il Signore che finalmente anche quest’Opera, per la quale con Voi ho io pure tanto pregato e sofferto, è posta sul suo giusto binario tanto da Voi e da noi desiderato; sta a voi ora di non farla deviare, perché i grandi divini disegni si compiano.
Ma per questo è necessario vivere il primitivo spirito, di umiltà, di semplicità, di sottomissione, di fede e di abbandono; vivere come cenci e creta, nelle mani del Casante presente e futuro, che anche per Voi tiene il posto di Dio: vivere per il Signore, lavorare e soffrire per Lui, disposte a tutto, sollecite di osservare la grande legge della carità e dell’unione vicendevole, che in visceribus Christi tanto e poi tanto vi raccomando.
Come vi dissi, se io sapessi che una Sorella non ha carità, vorrei inginocchiarmi dinanzi ad essa e supplicarla di andarsene, perché non abbia a rovinare i disegni di Dio. Ma io spero che vi metterete con impegno all’opera della vostra santificazione; e io, per quanto poveretto sia, a nome di Gesù benedetto, Padrone assoluto di quest’Opera, vi prometto da parte Sua grazie e benedizioni. L’Opera sarà anche per voi salute e risurrezione, il divino bastimento che vi porterà felicemente al porto dell’eterna salvezza.
Pregate tanto per me, io vi ricordo, prego e soffro per voi; e con questo vi do la mia benedizione.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S9/A Verona, 11-10-1941
[Sorelle dei P.S. di S. Filippo, Roma]
Benedico e auguro gran santità alle Povere Serve Romane. [Stampato] Ringrazio di cuore, raccomandandomi alle vostre preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S15 Verona, 25-12-1941
Buone Sorelle,
La grazia del Signore vi aiuti a essere fedeli ai buoni propositi. Ecco I’augurio che vi faccio, in ricambio dei vostri graditissimi.
Lavoriamo alacremente nell’Opera del Signore, e ne avremo un grande premio. Pregate per me.
Paternamente vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S15/A Maguzzano, 30-3-1942
[Sorelle Casa di Cura, Garda]
Gesù risorto porti le sue grazie e benedizioni su la Ven. Comunità delle Sorelle di Garda.
Benedico e mi raccomando alla carità delle preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S15/B Verona, 25-6-1942
[Sorelle casa di cura Dott. Bussinello, Garda]
Prego, benedico, ringrazio di cuore, raccomandandomi alle vostre preghiere. Amate l’amico Gesù e fatevi tutte Sante.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE 58/A Vicenza, 5-8-1942
Benedico le Sorelle della Casa di Garda e prego perché nella carità e nell’amore a Gesù, possano arrivare alla santità. Ho tanto, ma tanto bisogno di preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S12 18-10-1942
Sorelle in Gesù Cristo,
Che lo Spirito Santo. in questi giorni di grazie e di misericordia per le vostre anime, faccia scendere una fitta pioggia di grazie, perché abbiate tutte, notate la parola: tutte, a corrispondere ed uscire vere e sante Sorelle dei Poveri Servi come Gesù vi vuole per il bene vostro e dell’Opera alla quale avete la grazia grande di essere chiamate, e alla quale avete obbligo sacrosanto di corrispondere, per non demeritare tanta grazia, ed essere abbandonate e costrette ad uscire da questa arca di salute che è S. Toscana.
Quanto so e posso vi raccomando di mettervi tutte all’impegno per studiare e praticare lo spirito puro e genuino della vostra Opera, che è spirito di povertà, di umiltà, di carità, di pieno abbandono nelle braccia amorose della Provvidenza, disposte a tutto, come creta, senza testa; solo così, o Sorelle, il Signore lavorerà e santificherà le vostre anime e farà vivere, e compirà i suoi divini disegni che da tanti anni aspetta.
Raccomando l’unione con Dio, grande amore a Gesù Cristo, sforzandovi di studiare sempre più la sua vita, e imitarlo.
Son certo che voi pregherete più del solito per me, perché più del solito ne ho gran bisogno, e tutte mi farete contento in mezzo alle mie prove, con una vita tutta consacrata al Signore.
In questi santi giorni più del solito pregherò per voi perché tutte abbiate ad uscire dai santi Esercizi degne spose di Gesù, per essere un giorno tutte introdotte, nessuna esclusa, nel santo Paradiso.
Vi benedico,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S41 Verona, 20-4-1943 – Mercoledì Santo
Alle Buone Sorelle dei Poveri Servi.
Di gran cuore prego e benedico, che Gesù Risorto le renda tutte sue per mezzo dello spirito puro dell’Opera.
Ho estremo bisogno di preghiere. Benedicendo
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S41/A Roncà, 1-7-1943
[Sorelle di Maguzzano]
Ringrazio di cuore, benedico raccomandandomi alle vostre preghiere. Dio vi benedica e vi faccia sante.
Sac. J. Calabria
Pregate per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S41/B Roncà, 1-7-1943
[Sorelle Casa Buoni Fanciulli, Quartiere 16 Ottobre Verona]
Ringrazio di cuore, raccomandandomi alle vostre preghiere.
Signore, benedite e fate sante le buone Sorelle di S. Toscana.
Pregate per me, che tutte benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S41/C Roncà, 30-8-1943
[Sorelle Casa Buoni Fanciulli di Gallio]
Ringrazio di cuore, raccomandandomi alle vostre preghiere.
Benedico le buone Sorelle di Gallio. Che siano sempre buone, o, meglio, sante!
Mi raccomando alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S41/D Roncà, 9-10-1943
Rev. Superiora di S. Toscana,
La grazia e la pace di Gesù benedetto siano sempre con voi.
Ringrazio dei vostri auguri, ma soprattutto delle vostre preghiere, avendone tanto bisogno.
Fate tesoro di questi santi giorni degli Esercizi Spirituali, per rivedere la vostra vita e pensate alla grande grazia che vi ha fatto il Signore, di chiamarvi a servirlo in questa Opera che è tutta sua. Guai se noi non corrispondiamo, ma felici noi se cercheremo di corrispondere con tutte le nostre forze, vivendo nella preghiera, nell’unione e nella carità.
Solo in Paradiso comprenderemo abbastanza la grazia della nostra vocazione e ringrazieremo il Signore per tutta l’eternità.
Quanto so e posso mi raccomando alla carità delle vostre preghiere.
Invoco per la vostra Comunità le più elette grazie e benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S41/F Verona, 2-1-1944
[Dedica su immagine del Volto Santo]
Una particolare benedizione alle buone Sorelle dei Poveri Servi che si trovano in cucina, (nella Casa di San Zeno in Monte) perché amino tanto il Signore e tutto facciano per amor suo. Così si santificheranno.
Mi raccomando alle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S13 6-4-1944
Dilette Sorelle
La grazia del Signore sia con voi sempre.
Graditissimi i vostri auguri cristiani e filiali in questa santa solennità di Pasqua; ve li ricambio di tutto cuore, augurandovi e invocandovi dal Signore la grazia di corrispondere fedelmente alla vostra vocazione, che è di privilegio, specialmente in questi tempi tristissimi.
Servite il Signore nell’umiltà e nel nascondimento; Gesù vede tutto, e nella sua Provvidenza pensa a voi con premura particolare.
Siatene riconoscenti a lui, e fatelo contento, vivendo secondo lo spirito genuino dell’Opera.
La pace di Gesù risorto sorrida a voi sulla vostra quotidiana fatica; oh il bel premio che ne avrete in Cielo, in Paradiso, se sarete fedeli.
Pregate per me, sempre.
Vi benedico, con paterno affetto.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S13/A Verona, 9-4-1944 S. Pasqua
Sor. Rosa Madella
Con tutto il cuore ricambio gli auguri, invocando da Gesù risorto l’abbondanza della pace e della grazia.
Tutti ricordo al Signore, invocando protezione, conforto cristiano. Confidiamo nella divina Provvidenza.
Benedico tutte le Sorelle.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 10259 Verona 24-5-1944
Benedico e prego per la piccola, ma grande Comunità di Roverchiaretta.
Che in tutto e sempre il Signore ci doni la grazia di fare la sua divina volontà.
Mi raccomando alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A1 Verona, 7-8-1944
[Sorelle dei Buoni Fanciulli, Maguzzano]
La grazia, la pace del Signore siano sempre con noi.
State serene, state tranquille, amate il Signore e ricordate che siete sotto le ali della divina Provvidenza.
Pregate per me, per l’Opera. Vi benedico,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S14 9-10-1944
[Sorelle di Maguzzano]
La grazia del Signore vi aiuti ed illumini a corrispondere fedelmente alla santa vocazione, a vivere secondo lo spirito genuino della nostra Opera. Grazie degli auguri; ricambio con la mia paterna benedizione.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S14/A Verona, 11-12-1944
Buone Sorelle di Roncà,
Grazie, celesti benedizioni e santi auguri per il prossimo Natale, alle buone Sorelle del Noviziato, con l’augurio che crescano sempre più nell’amore di Dio e del prossimo, viva sua immagine.
Mi raccomando alle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A11 Verona, 6-3-1946
[E' una lettera indirizzata a don Luigi Pedrollo, ma che interessa la vita delle Sorelle]
Mio caro don Luigi
La grazia, la pace del Signore siano sempre con noi.
Per la maggior gloria di Dio e per il bene e santificazione della Casa di santa Toscana, ove sono le Sorelle dei Poveri Servi, la prego a mio nome di fare una visita e poi mettermi in iscritto: come vige lo spirito puro e genuino dell’Opera delle Povere Serve, e se vi sono deficienze da togliere, e queste al più presto, per chiamare grazie e aiuti particolari su l’Opera delle Sorelle e se a Dio piace, come sembra, meritare la grazia grande dell’Approvazione Ecclesiastica.
Di cuore prego e la benedico e con lei l’Opera di Santa Toscana.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A3 Verona, Ascensione di N. S. al Cielo 1946
Notificazione alle Sorelle:
Confessore ordinario Don Luigi Adami.
Confessori ai quali le Sorelle possono ricorrere ogni volta lo desiderino: Don Giuseppe Sandri, Don Attilio Rossi.
Confessore straordinario: Don Pietro Murari.
Raccomando alle Sorelle di attenersi fedelmente a queste disposizioni, prese nel Signore, per il bene delle loro anime, a vantaggio della loro Opera e dell’Opera tutta, dovendo anch’esse cooperare al compimento dei divini disegni nell’Opera dei Poveri Servi.
Mi raccomando tanto, ma tanto alla carità delle loro orazioni, benedicendo in C. J.
Sac. J. Calabria
SORELLE * S56 9-6-1946 – Pentecoste
La devozione alla cara Madonna è pegno di vita eterna.
La santa benedizione del Signore sia per tutte fonte di grazie e doni celesti.
Pregate per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S56/A Verona, 9-6-1946 – Pentecoste
[Sotto un'immagine del Volto Santo]
Quanto ha fatto e patito Gesù per me. O Gesù fatemi santa.
Gesù, con la vostra grazia, voglio essere tutta tua!
In C. J. Sac. G.. Calabria
SORELLE * 5829/P 26-7-1946
Grandi celesti benedizioni e fervidi auguri per le buone Sorelle che servono il Signore. Mentre mi raccomando alla carità delle preghiere
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S2 Verona, Esercizi Spirituali – Ottobre 1946
Buone Sorelle,
La grazia e la pace di Gesù benedetto, nostro Padrone assoluto, dal quale dobbiamo in ogni cosa dipendere, siano sempre con noi.
Qui ai piedi del mio Crocefisso, per la prima volta mi sono sentito di rivolgervi, espressamente per voi, la mia povera parola, quale mi nasce spontanea nel cuore, approfittando dei santi Spirituali Esercizi, che sono giorni di grazia per tutte in generale e per ciascheduna di voi in particolare.
Ricordatevi che dovete uscire dagli Esercizi come gli Apostoli dal Cenacolo: “trasformate, cioè, in nuove creature” come dice l’Apostolo, ossia purificate e santificate dalla grazia dei Sacramenti, illuminate e accese dal fuoco dello Spirito Santo, che in questi giorni ha parlato in modo specialissimo alle vostre anime, le ha santamente scosse per mezzo dello zelante predicatore, mandatovi dalla divina Provvidenza.
Ma gli Apostoli trasformati dallo Spirito Santo nel Cenacolo, poi cooperarono e perseverarono in questa trasformazione; così anche voi. Non basta che vi sentiate ora piene di fervore, per poi tornare a poco a poco quelle di prima; no, bisogna perseverare nei santi propositi, rinnovarli continuamente, metterli in pratica e così camminare speditamente nella via della virtù e della vostra personale santificazione; perché, come dico spesso anche ai Fratelli, solo santificando voi stesse, le anime vostre, potrete santificare l’Opera del Signore, nata nel sacro Costato di Gesù Crocefisso, alla quale avete, anzi abbiamo, dirò meglio, la grazia e la fortuna di appartenere.
Notate che vi parlo di Opera, non di Opere, come se le Sorelle costituissero un’Opera a parte. Oh questo poi no! Non dimenticate mai le vie misteriose e delicate, attraverso le quali la divina Provvidenza ha fatto sorgere la vostra famiglia religiosa; fu il Signore, senza ch’io vi pensassi, che per mezzo di varie circostanze mi ha spinto, dirò quasi costretto dolcemente, a raccogliere pie donne che si sentissero di coadiuvare i Fratelli nelle mansioni più proprie del vostro sesso, a vantaggio delle povere creature abbandonate, raccolte nei padiglioni della divina Provvidenza.
Così la Provvidenza mandò la prima buona donna, una santa donna posso dire, che si donò tutta all’Opera, di null’altro sollecita che di lavorare e sacrificarsi, dimentica di sé e del suo avvenire, interamente abbandonata in Dio e alle sue divine disposizioni. Ad essa tennero dietro una seconda, una terza, e via via altre, fino a voi; tutte animate da un solo spirito, pendendo al cenno dell’obbedienza e alla parola del loro Padre, con una dedizione assoluta. In questo modo si è formato il ramo delle Sorelle, inserito, ricordatelo bene, nell’unico tronco dell’Opera.
Non dunque due piante, ma ramo della medesima pianta, che cresce e si sviluppa nel medesimo terreno, con gli stessi elementi di fecondazione; voglio dire, con il medesimo spirito puro e genuino, proprio dell’Opera, spirito di filiale abbandono in Dio e alla sua divina Provvidenza, spirito di umiltà e nascondimento, di docilità e obbedienza, spirito di sacrificio e di rinuncia; “senza testa”, come dico spesso ai Fratelli; “buseta e taneta”; come “cenci e creta”. Questo è lo spirito che dovete con ogni cura e diligenza conservare e trasfondere in quelle che vi seguiranno.
Guai se aveste a perdere di vista la finalità e lo scopo primo ed essenziale per cui siete nate nell’Opera: sarebbe la vostra rovina; l’Opera vostra non avrebbe più ragione di essere, cesserebbe di esistere e dovreste cambiare il nome glorioso di “Povere Serve della Divina Provvidenza”.
Guardatevi dunque bene, non solo nel presente ma anche nel futuro, da ogni idea di cambiare, anche sotto pretesto di fare un maggior bene. Il demonio farà di tutto per rovinare o anche solo per spostare l’Opera del Signore: guardate che egli si trasfigura spesso in angelo di luce, per ingannare. Mio Dio, che brutto giorno sarebbe quello in cui le Sorelle, venendo meno a questa finalità e a questo spirito, mirassero a cambiare, a staccarsi, a dividersi. Nella mia povertà prego e supplico la divina misericordia a non permettere questa grande sventura, ma che invece il Signore vi dia la grazia di vivere sempre più fisse al centro, al cuore dell’Opera che, come per i Fratelli, anche per voi, è e dev’essere il vostro Padre, il Casante presente e futuro dell’Opera. Sono vissute così le prime Sorelle: Sorella Angelina De Battisti, Maria Galbusera, Lavinia Perez, Imelda Fannio e le altre, i cui esempi dovete ricopiare e avere sempre presenti nella mente e nel cuore, se volete corrispondere alle grandi grazie che il Signore vi ha fatto e rendervi degne di grazie sempre maggiori, non ultima quella dell’approvazione, per la quale v’assicuro nulla io ho fatto, e che la Provvidenza, con un suo diretto intervento, sembra e spero voglia presto concedervi.
Se starete al vostro spirito, questa medesima Provvidenza, senza che voi vi pensiate, vi adopererà, affidandovi anche altre opere di carità e di zelo; ma, vi ripeto, sta a voi meritare questa grazia, sapendo attendere l’ora di Dio e vivendo lo spirito puro e genuino dell’Opera.
Voglio sperare che darete tutta l’importanza dovuta a queste mie povere parole, che vi lascio come mio testamento. Beate voi se farete così; vi assicuro la piena benedizione di Dio, per compiere i grandi disegni che il Signore ha formato anche su di voi.
Nella mia povertà sempre vi ricordo e prego per voi; ma anche voi fate la carità di pregare tanto per me, per questo vecchio vostro padre. ormai vicino alla grande chiamata. Siate sempre, ricordatevi, come Gesù vi vuole. E che poi un giorno, terminata la nostra giornata, possiamo trovarci uniti nel santo Paradiso, dove soltanto potremo capire la grazia di appartenere a questa grande, grandissima Opera del Signore.
Più con il cuore che con la mano vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Cosi sia.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/Q 10-2-1947
Buone Sorelle,
La pace e la grazia di Gesù benedetto siano sempre con noi.
La santa benedizione del Signore scenda su loro e sui cari bambini affidati alle loro cure. Il Signore ricompensi con doni celesti la carità di preghiere che fanno per me. Sempre le ricordo e benedico perché nella mutua carità, nella umiltà e nel sacrificio trovino la santificazione dell’anima.
Preghino per me
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A6 6-2-1947
Buone Sorelle
Gesù benedetto ricompensi la carità delle loro preghiere e le renda sempre più degne dei suoi speciali doni riservati a quanti lo servono con fedeltà, umiltà e perseveranza. Sempre le ricordo e le benedico tutte assieme ai loro cari.
Preghino tanto, ma tanto per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
Alle Sorelle
della Casa del Noviziato S. Giuseppe
Roncà (Verona)
SORELLE * S16 3-2-1947
Buone Sorelle,
La pace e la grazia di Gesù benedetto siano sempre con noi. Ringrazio ed invoco le più elette benedizioni su tutte e su ciascuna in particolare, pregando il divino Modello a rendere le loro anime sempre più unite nella mutua carità, nella quotidiana fatica per il guadagno dell’eterno premio in Cielo.
Preghino sempre molto per me che le benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S43 Casa di S. Toscana, 19-4-1947
Le Sorelle dei Poveri Servi saranno sempre in prima linea per arrivare alla santità e compiere i divini disegni, se vivranno lo spirito puro e genuino, che il Signore ha messo fin dal principio dell’Opera. Quale grazia, ma quale responsabilità se non si corrisponde!
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S44 Casa di S. Toscana, 20-4-1947
La Divina Provvidenza, Madre amorosa, ha messo in modo tutto particolare la sua materna, protezione sulla benedetta Famiglia delle Sorelle dei Poveri Servi e certamente, gradatamente, andrà compiendo nuovi disegni propri dell’ora attuale, a condizione che vivano, come finora per grazia del Signore sono vissute, nello spirito puro e genuino, che fin da principio il Signore ha messo.
Sorelle, corrispondete, per amor di Dio, a tanta grazia; vivete nel nascondimento e il Signore sarà sempre con voi e nessuna forza potrà muovere contro di voi e dell’Opera.
Vi raccomando di imitare e studiare l’esempio delle prime Sorelle, fondamento dell’Opera: Sorella Angelina, Galbusera, Fannio, Lavinia Perez ecc…
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S45 Casa di S. Toscana, 27-4-1947
Le Sorelle dei Poveri Servi, se, con la grazia di Dio, vivranno lo spirito puro e genuino dell’Opera, santificheranno se stesse e in mano della Divina Provvidenza compiranno disegni di bene e di gloria di Dio e di salute delle anime come li hanno compiuti gli Apostoli e le pie donne del Santo Vangelo.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S17 Verona, 8-7-1947
Buone Sorelle,
La grazia del Signore sia sempre con voi tutte, e vi aiuti a corrispondere fedelmente e generosamente alla vocazione. Ringrazio tanto per gli auguri che mi avete fatti in occasione del mio onomastico, e delle preghiere che son certo li accompagnavano; il Signore ve ne renda il merito con le sue grazie e i suoi favori di predilezione: che tutti nella grande Opera possiamo lavorare alla gloria di Dio e al bene delle anime. Umiltà, nascondimento davanti agli uomini, generosità nel disimpegno degli uffici quotidiani; fervore di vita spirituale e preghiera: ecco le grandi ricchezze che la Provvidenza mette a nostra disposizione per fare il bene e compiere i divini disegni.
La mia preghiera per voi, come per tutti i Poveri Servi, è dunque questa: che sempre ci manteniamo fedeli allo spirito puro e genuino.
Pregate sempre per me, che vi ricordo e vi benedico paternamente, augurandovi pace e santità nell’amore di Gesù.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S18 Verona, 16-4-1941
Alle Sorelle della Casa di Costozza,
che nel silenzio e nella umiltà lavorano a gloria di Dio e a bene delle anime, auguro ed invoco le più belle grazie del Signore per corrispondere fedelmente alla vocazione e farsi sante.
Pregate per me, sempre, che tanto ne ho bisogno.
Siate all’altezza del compito a voi affidato; e sarete contente in vita, in morte, e nella eternità.
In C. J. Sac. J. Calabria
Ringrazio per i graditissimi auguri. Prego Gesù risorto a ricambiarli con il dono della pace. Benedicendo, domando carità di preghiere,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/H 7-11-1947
Alle buone Sorelle della Casa di Maguzzano, guardando, meditando quello che ha fatto e patito per noi Gesù si possano, con la Divina Grazia, uniformare in tutto e per tutto alla sua Divina Volontà.
Mi raccomanda tanto alla carità delle orazioni.
In Corde Jesu Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/R 28-2-1948
Dal fondo del cuore benedico tutte e ciascheduna delle Sorelle dei Poveri Servi specie in quest’ora. Amate tanto il Signore, vivete nella carità e Gesù sarà con voi.
Mi raccomando tanto alla carità delle orazioni, quanto ne ho bisogno.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S49 Casa di S. Toscana, 2-5-1948
Il Signore, quando vuole compiere grandi cose, prima mette le sue opere nella santa umiltà, nella prova, esercitando le anime nella fede, nel pieno abbandono nella divina Provvidenza.
Le Sorelle dei Poveri Servi, per quanto sento nel Signore, hanno da compiere grandi disegni di bene, propri dell’ora attuale; ma per compiere questi disegni, bisogna che siano esercitate nella fede, nel pieno abbandono in Dio, con la sola mira della propria santificazione, secondo lo spirito puro e genuino dell’Opera, aspettando, e verrà certo, il momento di vedere grandi frutti.
Prego, benedico e mi raccomando alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S46 Verona, 5-5-1948 – Vigilia dell’Ascensione
Sorelle dei Poveri Servi, sento quanto Gesù benedetto vi predilige.
Il Vostro continuo studio sia conoscere e amare la sua vita, specie il suo nascondimento. Se amerete la sua vita terrena, vi assicuro che allora Gesù continuamente vi cercherà, e vi adopererà per la sua gloria e per il bene delle anime.
Vi raccomando lo spirito puro e genuino dell’Opera; sarà la vostra ricchezza in terra e la vostra felicità in Cielo.
Pregare, pregate, pregate sempre per il vostro Padre che di cuore vi benedice.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S47 Casa di S. Toscana, 11-5-1948
Siamo nella santa Novena in preparazione della grande Festa della Pentecoste; mi pare di sentirmi certo, che, se tutti della piccola ma grande Famiglia dei Poveri Servi, Fratelli e Sorelle, faremo con grande fede e raccoglimento questi grandi e santi giorni, lo Spirito Santo nel suo giorno, domenica 16, ci rinnovellerà tutti nello spirito puro e genuino dell’Opera, e usciremo dal Cenacolo come sono usciti gli Apostoli in quel giorno santo.
Quanto so e posso, vi raccomando di passare santamente questi giorni; e pregate tanto per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S48 Casa di S. Toscana, 15-5-1848 – Vigilia Pentecoste
Che la Festa di domani sia per tutti noi, Poveri Servi e Povere Serve, una vera Pentecoste, che segni la nostra personale santificazione per mezzo dello spirito puro e genuino dell’Opera.
Quali disegni di bene a gloria di Dio e a bene delle anime noi li compiremo; e quale premio, terminata la nostra terrena giornata, ci aspetta in Cielo.
Mi raccomando alla carità delle orazioni. Benedicendo,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S48/A Verona, 16-5-1948 – Pentecoste
DISPOSIZIONI PRESE NEL SIGNORE
1 La Superiora sia assistita da quattro Consigliere.
2 Una di queste sia la sua Assistente e ne faccia le veci.
3 Le quattro Consigliere siano: Sr. Agnese, Sr. Dolores, Sr. Beatrice, Sr. Oliva.
4 Sorella Assistente sia Suor Dolores.
5 Nel caso che una o l’altra sia impedita dall’intervenire alle riunioni del Consiglio, sia chiamata a sostituirla un’altra Sorella.
Sorella supplente sia Suor Gertrude.
6 ll Consiglio sia convocato almeno quattro volte all’anno, nelle Tempora, e ogni qualvolta la necessità lo richieda.
Le Sorelle Consigliere devono coadiuvare la Superiora nel disimpegno del suo grande e delicato ufficio, per togliere abusi, prendere provvedimenti atti a conservare e ad accrescere lo spirito puro e genuino dell’Opera, condizione indispensabile di vita e di sviluppo anche dell’Opera delle Sorelle.
Benedicendo e raccomandandomi alla carità delle preghiere,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S48/B Verona, Casa S. Toscana, 29-5-1948
Per amor di Dio, che il caro e benedetto mese di maggio, tutto dedicato e consacrato alla benedetta nostra Mamma la Madonna, non abbia a terminare con il mese, che noi Poveri Servi, e voi Povere Serve, avete, abbiamo fatto, almeno voglio sperare con tanta fede e amore.
No, no! Questi ultimi giorni passiamoli con più fervore, e tutti consacriamoci al Cuore Immacolato di Maria; deve segnare una tappa nella nostra grande donazione alla Madonna, che è, ricordiamo bene, Porta del Cielo.
Sempre pregate per me e per l’Opera.
Tutte benedico e voglio che ci troviamo, per grazia di Dio e intercessione della Madonna, nel santo Paradiso.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S50 Casa S. Toscana, 6-6-1948
Santificando le vostre anime, o Sorelle, santificheremo l’Opera di Dio e compirete i suoi grandi e divini disegni. Pregate, Pregate per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S19 2-7-1948
Venerabili Sorelle,
La grazia di Gesù benedetto sia sempre con Voi. Dopo non pochi giorni dal mio onomastico rispondo agli auguri che mi avete fatti in quel giorno solenne.
Vi ringrazio di tutto cuore specialmente perché son sicuro che gli auguri erano accompagnati dalle più fervide vostre preghiere.
Dal fondo del cuore invoco su voi tutte – Sorelle, Novizie, Accolte – la grazia di servire Dio fedelmente secondo il vostro stato e la vostra vocazione, di amare Gesù intensamente, ad ogni costo, a costo di ogni sacrificio, di cercare unicamente la sua gloria e la salvezza delle anime.
Siamo nella Casa del Signore: tante volte l’avete sentito da me. E spero ne siate convinte; spero che vi sforziate sempre più di essere all’altezza dell’onore che la Provvidenza ci ha fatto col metterci nella sua Opera. In Cielo capiremo la grazia grande, che il Signore ci ha fatta; e beate voi, se avrete corrisposto con la massima diligenza ai disegni del Signore: la beatitudine eterna sarà la vostra ricompensa.
Vivete dunque secondo lo spirito puro e genuino; non date retta a suggestioni del diavoletto, a dubbi e perplessità di sorta. Siamo nelle mani di Dio; siamo in buone mani. Lasciamoci guidare da Lui: e arriveremo sicuramente in porto, compiremo i divini disegni.
Santa Toscana, che viene presto con la sua festa a invitarvi, interceda per voi dal Signore la grazia di essere sempre fedeli, di amare Iddio, di servirlo con generosità, e di meritare le sue benedizioni per voi, per le vostre famiglie, per tutta la famiglia religiosa a cui appartenete.
Non vi dico di pregare per me, che so bene come lo fate. Vi raccomando tanto di continuarmi questa carità squisita, che io ricambio con la mia povera preghiera e la paterna benedizione.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S20 2-7-1948
Venerabili Sorelle,
Grazie dei santi auguri e delle preghiere che li accompagnano certamente. Il Signore Gesù vi aiuti a corrispondere fedelmente alla santa vocazione, a vivere secondo lo spirito puro e genuino dell’Opera: sarà la vostra salvezza, e coopererete allo sviluppo della vostra religiosa famiglia.
Invio la paterna benedizione.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S21 Verona, 2-7-1948
Alle Sorelle di Costozza,
Gli auguri per il mio onomastico mi sono tanto graditi anche perché li so accompagnati dalle preghiere e dalla buona volontà di servire il Signore sempre meglio, secondo il nostro spirito puro e genuino. Vi invoco la grazia di corrispondere e farvi sante. E di cuore benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S21/A Roncà, 2-7-1948
Ven. Sorelle,
Sempre graditi gli auguri, specialmente se accompagnati dalla preghiera, di cui sento tanto il bisogno.
Grazie, continuate per la via tracciata dalla Provvidenza e sarete contente compiendo i disegni di Dio.
Benedicendo
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S51 Verona, Casa di S. Toscana, 21-7-1948
Le Povere Serve dei Buoni Fanciulli le ha volute il Signore, ne sono certo. Lo spirito puro e genuino della vostra Opera, o Sorelle, lo ha messo Lui; conservatevelo questo spirito, che è contenuto nelle vostre Sante Regole e vi assicuro che nessuna forza umana potrà distruggere l’Opera. Solo voi, solo noi possiamo rovinare le nostre opere, se non viviamo lo spirito puro e genuino.
Mi raccomando alla carità delle vostre orazioni; vi benedico tutte e tutte siate serene e tranquille nell’amore; servite il Signore: che bel premio in Paradiso!
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S52 Casa di S. Toscana, 21-8-1948
Che la cara Madonna ci riceva tutti sotto il suo materno manto e ci ottenga la grazia di tanto, ma tanto, amare il suo divin Figlio Gesù, non a parole, ma a fatti.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2654 Verona, 24-8-1948 – S. Bartolomeo
Sorelle Buoni Fanciulli Gallio (Vicenza)
Buone Sorelle,
La grazia, la benedizione e la pace del Signore, siano sempre nei nostri cuori.
Grazie della loro lettera e delle preghiere, grazie.
Ringrazio con voi il Signore delle grazie che vi ha fatto e che tiene riservate per Voi, se corrisponderete, se sarete fedeli ora, nella gioia e anche quando il Signore permetterà la croce. Ricevere tutto e sempre dalle mani di Dio, convinte che tutto ciò che vi accadrà, nella vita religiosa, tutto è disposto dalla divina provvidenza (dall’Amore di Dio), per il bene delle vostre anime. Servite il Signore in letizia, perché è proprio Lui che servite, ed è Lui che obbedite, e sarà proprio Lui, a darvi il premio.
L’Opera è grande, grandissima: è l’Opera di Dio. Fatevi sante e gran sante: non con il voler fare cose straordinarie, ma facendole con generosità straordinaria.
La cara Madonna si è santificata così, agli occhi dei mondani era una povera donna, trascurata o forse disprezzata; ora è la Regina del Cielo e della terra. Santificatevi e santificherete le case che abitate, il paese, l’Opera e concorrerete a santificare il mondo. Pregate sempre per il Vostro Padre, aiutatelo, il guadagno sarà tutto vostro.
Pregate e santificatevi anche per il reparto sorelle; nessuna cosa vi metta in pensiero; siete sotto la cura diretta del Signore; fatevi sante: è solo la santità che vale al trono di Dio, in cielo ed anche in terra. E’ il Signore che fa il bene, ha i suoi momenti, ma vuole strumenti docili ed umili, che si abbandonano alla sua volontà.
Pregate anche per le sorelle ammalate, per gli ammalati della casa. Non sono lontano da Gallio, sono presente con la preghiera, avvalorata dalla sofferenza. La corrispondenza mi è ossigeno ai polmoni mentre l’ingratitudine mi soffocherebbe. Vi benedico e con voi benedico tutti nella Casa, tutte le anime che aiutano l’Opera e che combattono.
Pregate, pregate per me, vostro.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2655 Verona, 4-11-1948 – S. Carlo
Buone Sorelle di Ronco,
La grazia, la benedizione e la pace del Signore siano sempre nei nostri cuori.
Le ringrazio degli auguri e delle preghiere per il mio Battesimo. Il Signore Le rimeriti ed esaudisca le vostre preghiere. Ho tanto bisogno di essere aiutato sempre, ma ora in modo particolare, per compiere fino in fondo ed in tutto la divina volontà.
Grazie delle sante promesse, che Gesù ha loro ispirato di manifestarmi; prego e benedico siano efficaci. Quale ricchezza per la casa e per le loro anime, e prego siano fedeli, fino alla fine perché: beata l’anima che sarà trovata fedele quando verrà lo sposo.
Che il Signore, per intercessione della cara Madonna, ci interceda di servirlo fedelmente, per poter per sempre glorificarlo, per tutta l’eternità.
Le benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S42 Festa dell’Immacolata 1948
Ecco la mia povera parola che mi sgorga dal cuore in questa santa vigilia della nostra cara Mamma, la Vergine Immacolata. Festa cara a tutti i cristiani, ma carissima per noi Poveri Servi e Povere Serve.
La parola, o Sorelle, è questa: che la Vergine Benedetta, che mi pare dal Cielo sorridere e benedire tutte voi, tutti noi, sia conferma e generosa promessa di continuare sempre più e sempre meglio a vivere in pratica lo spirito puro e genuino dell’Opera. Quali disegni di bene per le vostre anime, e per l’Opera, e per l’umanità in questi momenti.
Io, a Dio piacendo, domani, nel calice santo metterò tutte le vostre anime, perché tutte possiate con la divina grazia arrivare al monte della santità.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S42/A Verona, 17-1-1949
Buone Sorelle di Maguzzano,
Ricambio di cuore fervidi auguri per il Nuovo Anno.
Gesù Bambino sparga su noi i suoi doni di pace, salute e prosperità nel suo santo amore.
Facciamoci santi, seguendo la Regola, nello spirito puro e genuino. Qui c’è tutto, il resto è niente!
Chiedendo carità di preghiere, paternamente benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S22 30-4-1949 – S. Caterina da Siena
Buone Figliole, Novizie ed Aspiranti,
La grazia, la benedizione e la pace del Signore siano sempre nei nostri cuori.
Grazie degli auguri e più delle preghiere e dei santi propositi di santità.
Corrispondete sempre all’amore che Gesù vi porta, ed alle cure della Mamma celeste, la cara Madonna.
Siamo ormai nel santo mese di Maggio.
Mettetevi alla scuola della Madonna per imparare come si ama e si serve Gesù; per ottenere d’imitare le virtù della Madonna.
Vi benedico, vi raccomando nelle preghiere e prego in particolare perché conosciate la volontà del Signore e la compiate per tutti i giorni della vita per continuare poi a farla in Paradiso per tutta I’eternità.
Tutto passa, il bene resta ed il premio con esso.
Pregate sempre per me, che possa compiere fino in fondo la divina volontà.
Gesù vi ama; amatelo tanto.
Vi benedico,
in C. J. Sac. J. Calabria
Benedico anche i vostri cari.
SORELLE * 1573 12-7-1949
Vi benedico, vi ringrazio degli auguri e delle preghiere e dei propositi di santa vita religiosa.
Fate sempre contento Gesù e state certe che non si lascia mai vincere in generosità. Benedico voi e tutti i bambini e le loro famiglie.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S23 Verona, 13-7-1949 – Vigilia di S. Toscana
Buone Sorelle,
La grazia e la pace di Gesù benedetto siano sempre nei nostri cuori. Grazie delle preghiere.
Pregate sempre per il vostro Padre, ne ho tanto bisogno per compiere fino in fondo la divina volontà.
Fate sempre volentieri la volontà di Gesù, servitelo fedelmente e state certe che resterete contente del premio che vi darà. Vi benedico e con voi i vostri cari.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A7 13-7-1949 – Vigilia di S. Toscana
La grazia e la pace di Gesù regni nei nostri cuori.
Anche per iscritto voglio ringraziarvi degli auguri e delle preghiere e dei santi propositi. Il Signore vi ricolmi della sua grazia perché possiate effonderla nelle anime.
La vostra comunità sia come una centrale che spande amore di Dio ed alle anime.
Pregate sempre per me. Vi benedico,
in C. J. Sac. J. Calabria
Buone Sorelle
Casa S. Giuseppe
Roncà (Verona)
SORELLE * S23/A Verona, 13-7-1949
Buone Sorelle di Maguzzano,
Vi benedico e prego Gesù vi rimeriti della carità delle preghiere e della berretta.
Siate fedeli e generose sempre con Gesù e state certe che non si lascia mai vincere in generosità.
La cara Mamma celeste vi dia la grazia di amare e servire Gesù come Essa, per esserle poi vicine in Paradiso.
Vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S23/B Verona, 20-8-1949
Buone Sorelle di Maguzzano,
Nel ringraziare vivamente per i graditissimi auguri, chiedo carità di preghiere per me, invoco abbondanza di benedizioni su tutti.
Fatevi sante.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 1573/A Verona, 30-8-1949
Buone Sorelle,
Benedico di gran cuore augurando buon soggiorno, per il rinvigorimento del corpo e per il progresso dello spirito nell’Anno Santo di Gesù.
Corrispondiamo generosamente allo spirito a aiuteremo il Signore a far grandi cose.
Pregate per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S24 30-8-1949
Buona Sorella,
Benedico di gran cuore, augurando buon soggiorno, per il rinvigorimento del corpo e per il progresso dello spirito nell’anno santo di Gesù.
Pregate per me. Corrispondiamo generosamente allo spirito, e aiuteremo il Signore a far grandi cose. Pregate per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S25 29-10-1949
Sorelle in Gesù Cristo,
Dio solo sa con qual cuore io vorrei essere in questo momento nella vostra bella chiesetta, davanti a Gesù Sacramentato per dire la mia povera parola a Voi Sorelle che in questi giorni di Santi Spirituali Esercizi Gesù vi ha arricchite di grandi grazie e doni spirituali per la vostra personale santificazione e per l’Opera, alla quale voi avete la grazia di appartenere, ma questo varie ragioni me lo impediscono; vorrà dire che se al Signore piacerà verrò un altro momento.
Però non voglio lasciar passare questo ultimo giorno di grazie e di doni celesti senza raccomandarvi in ginocchio di cominciare tutte una vita santa secondo lo spirito puro genuino dell’Opera, prima per voi, e poi per l’Opera stessa che, ricordatelo, per vivere, per dilatarsi, per compiere i grandi disegni non ha bisogno che di santità, di spirito puro e genuino dell’Opera. Sorelle fatevi sante, ma non a parole ma a fatti. Siate umili, Dio ama, predilige le umili e le mette a parte di grandi cose, la carità regni sovrana in voi tutte e lo spirito di obbedienza. Non parlo dell’angelica virtù, che deve essere in tutte la stella o meglio il sole di Dio, ricordando che Dio alle anime pure rivela segreti divini, e compie miracoli di grazie per salvare le anime.
Sorelle termino con raccomandarmi tanto alle vostre orazioni, ne ho grande bisogno. sempre prego per Voi: perché tutte possiate, con la grazia di Dio, arrivare col fervore della vita di quaggiù, al santo Paradiso.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S53 Casa di S. Toscana, 25-11-1949
Per amor di Dio, per amor di Dio vi prego e vi scongiuro di vivere in pratica lo spirito puro e genuino dell’Opera. Voi beate, e l’Opera delle Povere Serve sarà assicurata, vivrà, e nessuna forza la potrà distruggere. Ma se voi non vivrete con questo spirito, povera Opera delle Sorelle! E che sarà delle vostre anime, Sorelle?
Pregate più del solito per me ché io e tutti, per grazia di Dio, possiamo trovarci in Paradiso.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S53/A Verona, 9-4-1950
Buone Sorelle,
Buona Pasqua nella pace del Signore.
A tutti i nostri cari, dal fondo del cuore, auguriamo pace, salute, prosperità e un grande amor di Dio e dei fratelli.
Pregate per me che vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S53/B Gallio, 5-8-1951
Buone Sorelle,
La santa benedizione del Signore sia per tutte fonte di grazie e di doni celesti.
Pregate per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S53/C Verona, 1-10-1951
Alle buone Sorelle dei Poveri Servi, questa significativa chiave, con una particolare benedizione.
Fatevi sante, buone Sorelle e pregate per me che tutte vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S3 8-12-1951 – Festa dell’Immacolata
Alle Sorelle Povere Serve della Divina Provvidenza.
La grazia, la pace di Gesù benedetto siano sempre con noi.
Qui, ai piedi del mio Crocefisso, penso alla grazia grande che avete avuto di fare anche quest’anno i santi spirituali Esercizi; e, se è giusto e doveroso ringraziarne sempre il Signore, che specialmente in questo santo tempo ci soffoca, per dir così, dei suoi doni e delle sue grazie, tanto più dovete farlo per gli Esercizi di quest’anno, fatti, possiamo ormai dire, alla vigilia della vostra approvazione, tanto desiderata ed attesa. Oh allargate il cuore, gioite nel Signore, buone Sorelle, per questo nuovo grandissimo dono che Egli sta per farvi; ma siate al tempo stesso santamente comprese della nuova responsabilità che vi incombe e dell’impegno che assumete di maggiormente corrispondere alla vostra santa vocazione, per essere non di nome soltanto, ma in pratica vere “Povere Serve della Divina Provvidenza”.
Il nome vi associa all’Opera dei Poveri Servi; e giustamente, perché la vostra e quella dei Poveri Servi non sono due Opere, ma un’Opera sola. Infatti sono nate e sono cresciute di pari passo, si completano a vicenda; entrambe sono scaturite dal sacro Costato di Gesù Crocefisso, ed hanno il medesimo Fondatore, Dio; il medesimo Padre che lo rappresenta, messo dalla divina bontà e misericordia a casante e custode dell’Opera, sebbene tanto povero e meschino, anzi appunto per questo, affinché meglio si manifesti che nell’Opera, chi fa è il Signore. Fratelli e Sorelle devono meglio poi avere il medesimo spirito, come hanno l’identico programma: “Cercate in primo luogo il Regno di Dio e la sua giustizia, ed avrete tutte le altre cose in aggiunta”.
Ma poco importerebbe il nome, se non ne viveste le virtù dal nome stesso indicate, e in esso quasi compendiate. Quindi guanto so e posso vi raccomando la povertà e lo spirito di povertà.
Studiate e imitate la povertà di Gesù a Betlemme, a Nazareth, sul Calvario e nella SS.ma Eucaristia, dove si è spogliato assolutamente di tutto, fino ad apparire non più “qualcuno”, ma semplicemente “qualche cosa”. Gloriatevi di essere povere, e dite a voi stesse: “Quello che è buono per Gesù. è buono anche per me!”. Sopportate quindi volentieri e amate le privazioni della povertà; sarebbe un controsenso professarsi poveri e pretendere che nulla manchi.
Siate povere in tutto: nell’abitazione, nel vitto, nel vestito. Voi non avete un vestito strettamente religioso; ma ricordatevi che non è l’abito, né la corona e il Crocefisso che fanno la buona religiosa, bensì la santità della vita.
Non lasciatevi trasportare dalle esteriorità e dalle apparenze; cercate la sostanza delle sode virtù.
Siate umili; riconoscetevi serve inutili, incapaci di qualsiasi bene con le sole vostre forze, immeritevoli delle grazie del Signore, per la vostra poca corrispondenza, per tante mancanze e miserie. Siate contente di tutto, amate il nascondimento; le vostre preferenze siano per l’ultimo posto, “buseta taneta”, ama nesciri et pro nihilo reputari! Se Gesù vi vedrà così umili e nascoste, si avvicinerà a voi, e vi adopererà, ponendovi anche, se a Lui piace, sul candelabro; ma soprattutto, quale ricompensa in Cielo, dove gli ultimi saranno i primi!
Siate serve; è proprio del servo non fare mai la propria volontà, ma solo e sempre la volontà del padrone. Ora voi sapete a quale munifico Padrone servite, che non lascia senza ricompensa neppure un bicchier d’acqua dato in suo nome a chi ha sete. Servite poi ad un Padrone che è insieme l’ottimo fra tutti i Padri; il vostro, quindi, non è il servizio di un mercenario qualunque, ma quello proprio dei figlioli. Prestate servizio ad un Padre così buono con gioia, con generosità, disposte a tutto, come cenci, come creta, senza testa: ecco il vero spirito delle Povere Serve.
Caratteristica del servo è poi anche la fedeltà.
Siate fedeli, anzi fedelissime a tutti i vostri doveri, grandi e piccoli, se piccoli si possono chiamare, mentre tutto è grande nel servizio di Dio; il valore delle azioni, ricordatelo bene, non dipende dall’apparato esterno più o meno appariscente, ma dallo spirito e dalle interiori disposizioni con cui si fanno.
Né siate fedeli per qualche tempo soltanto, bensì per tutta la vostra vita perché il premio è promesso a coloro che avranno perseverato fino alla fine. Se sarete così, sarà veramente ricca di meriti la vostra vita, preziosa la vostra morte, e meriterete di sentire quelle consolanti parole: “Euge, serve bone et fidelis… Suvvia, serva buona e fedele, perché fosti fedele nel poco, entra nel gaudio del tuo Signore”.
Siete poi le Povere Serve della divina Provvidenza.
Ricordatevi che più con l’esempio che con le parole dovete manifestare al mondo, così ingolfato nelle cose materiali, che non pensa ad altro che alla terra, perdendo di vista il Cielo, non solo che Dio esiste, ma che paternamente soccorre quelli che sperano in Lui e confidano nella sua divina Provvidenza. Egli è Padre, che tutto ordina per il vero bene dei figliuoli, anche le sofferenze, i dolori, le prove più dure, le pubbliche calamità: “diligentibus Deum omnia cooperantur in bonum”. E quando anche l’umana ragione non arrivasse a comprenderlo, dobbiamo inchinarci e adorare in silenzio gli arcani consigli della sempre amabile, paterna Provvidenza di Dio, memori di quello che dice il Signore: “Le mie vie non sono le vostre vie; viae meae non sunt viae vestrae”.
Anche per voi la Provvidenza potrebbe talvolta nascondersi; allora fate un serio esame di voi stesse, cercate di togliere tutto quello che potrebbe contristare il Cuore di Gesù, umiliatevi, e ravvivate la vostra fede; però non mostratevi mai preoccupate per questo o per quello; vivete il “Non v’angustiate…” voi fate la vostra parte, e state sicure che a tempo opportuno il Signore si manifesterà.
Guardate che fra voi regni sovrana la carità:
“Cor unum et anima una”; unite fra voi e con i vostri Superiori. Ed a proposito dei Superiori, guardate di fare molto conto degli ordini e indirizzi della Superiora, perché sento che il Signore, nell’Opera, darà a chi presiede, chiunque sia, grazie e lumi tutti particolari.
Non guardate le doti puramente naturali; se ci sono, anche queste possono giovare, ma ricordatevi che è il Signore che dispone delle varie mansioni, e rende idonei colla sua grazia a questo e a quell’ufficio. Bisogna ravvivare la fede e vivere lo spirito di fede.
Coltivate la vita interiore: “senza di me non potete far niente”, ha detto Gesù. Bisogna che siate ripiene voi dello spirito di Dio, per poterlo comunicare agli altri; possedere poi le virtù per poterle trasfondere in coloro che la Provvidenza vi farà avvicinare.
Vorrei dirvi ancora tante e tante altre cose; per comprendere tutto in una parola, vi dirò: siate vere Povere Serve della Divina Provvidenza; fatevi sante secondo lo spirito puro a genuino della nostra Opera. Ciascuna Congregazione è come un fiore nel giardino di Gesù; e, come ogni fiore presenta una sua particolare bellezza ed effonde un profumo speciale, così ogni opera possiede uno spirito che la distingue, uno splendore particolare e le sue virtù caratteristiche, che, dovendo essere praticate di preferenza, danno alla santità stessa un’impronta tutta speciale.
Se attenderete con tutto l’impegno alla vostra personale santificazione, se sarete fedeli alla vostra speciale vocazione, la Provvidenza manifesterà dei nuovi disegni, che voi compirete con la divina grazia a gloria di Dio e a grande vantaggio delle anime, e costituirete come un fondo di cassa, di cui sentiranno il beneficio coloro che verranno dopo di voi e se ne avvantaggeranno le Opere stesse che dalla umile e cara vostra Congregazione spunteranno, come frutto che a suo tempo si produce e matura sopra un grande albero.
La Vergine Immacolata, Patrona di tutta la nostra Opera, nella vicina sua festa porti a noi tutti un aumento di spirito puro e genuino, e di santità vera, affinché fra noi il suo Cuore Immacolato e quello dolcissimo del suo Divin Figliuolo Gesù, trovino le loro delizie.
Quanto so e posso mi raccomando alla carità delle vostre orazioni; nella mia povertà sempre prego per voi; e ora più con il cuore che con la mano vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S3/A Verona, 1-1-1952
Buone Sorelle,
Il Signore sostenga ed accresca in tutte le Sorelle il buono spirito, puro e genuino che la Provvidenza ha impresso nella Famiglia religiosa.
Ricambio con la paterna benedizione i graditi auguri, invocando i doni di pace, salute e santità, che sono nei desideri comuni, e che tutte possano lavorare al maggior bene delle anime per molti e molti anni.
L’anzianità di Suor Fainelli sia spinta a precedere tutte nel buono spirito. Coraggio, fiducia grande. Ricuperiamo il tempo con intensificare l’amore a Gesù.
Pregate sempre per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S31 10-2-1952
Buona Sorella Fainelli,
La grazia e la pace del Signore siano sempre con noi e con tutti i membri di quest’Opera del Signore.
Benedico Lei, tutte ed ognuna delle Sorelle, che tutte siano sempre oggetto di compiacenza di Gesù e che tutte ascoltino e pratichino le grandi lezioni, che la cara Mamma Immacolata ci ha dato a Lourdes.
La Madonna ha prediletto una povera semplice fanciulla; ha lasciati da parte i grandi nella stima del mondo e di se stessi: ha insegnato la preghiera, la mortificazione, il valore della sofferenza e l’importanza della vita futura “Ti farò felice, non in questa, ma nell’altra vita”. E S. Bernardetta ha creduto ed ha praticato, ed è stata una grande povera serva di Gesù alla scuola della Madonna. Quelle lezioni ascoltiamole, e pratichiamole a bene delle nostre anime, dell’Opera e del mondo: beati noi per il tempo che presto passa; e beati poi per tutta I’eternità.
Mi raccomando tanto alla carità delle preghiere: nelle mie preghiere ho sempre presenti le Sorelle: che siano un cuor solo ed un’anima sola con Lei e Lei con Gesù e con la cara Mamma Immacolata.
Benedico tutte e ciascuna; metto nelle mani della Madonna le vostre intenzioni: una particolare benedizione alla sorella Fainelli; mi raccomando alle preghiere di tutte.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S31/A Verona, 1-3-1952
[Dedica sul libro: "Lo spirito di S. Giovanni della Croce"].
Alla Famiglia Religiosa delle
POVERE SERVE DELLA DIVINA PROVVIDENZA,
perché corrano nella via della santità, a gloria di Dio e a bene delle loro anime e di tante altre anime.
Pregate tanto per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S60 5-3-1952
A tutte le buone Sorelle del guardaroba di S. Zeno in Monte. Grazie e celesti benedizioni. Lavorate per il Signore, e il Signore vi benedirà.
Pregate tutte per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S61 5-3-1952
Alle buone Sorelle di cucina della cara Casa di S. Zeno in Monte una fitta pioggia di grazie e una benedizione. Pregate per me, che tutte vi benedico, con tutta I’Opera delle Povere Serve.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S62 5-3-1952
Una grande benedizione a tutte le buone Sorelle; ma una particolare alle Sorelle della cucina perché portino con fede e pazienza il loro lavoro tanto caro al Signore.
Pregate tutte per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S26 Negrar, 19-3-1952 – S. Giuseppe
Ven. Sorella Agnese
e a tutta la Comunità delle Sorelle,
Grazie e celesti benedizioni a Lei, a tutte le Sorelle della venerabile Congregazione delle Povere Serve.
Le anime e le Opere genuine di Dio costano tanto e poi tanto. Nascono, crescono e si sviluppano nelle prove e nelle contrarietà: segno evidente della predilezione, che Gesù ha sulle sue Opere.
Tra le Opere di Gesù, da Lui predilette, vi è l’Opera delle Povere Serve; e, di questa, Lei è la prima guida messa da Dio Padrone assoluto: quale segno di predestinazione e di predilezione per Lei e per tutte le Consorelle.
Ringrazio il Signore con Lei e con le Consorelle delle grazie e dei doni che vi ha dati nel corso di tanti anni dall’inizio dell’Opera: ed ora vuole coronare il vostro apostolato con l’approvazione da parte della Chiesa, sigillo dell’approvazione del Signore. Quanto è mirabile e paterna la divina Provvidenza: ringraziamola con tutto il cuore: e Vi raccomando tanto di stare e di vivere lo spirito puro e genuino delle Povere Serve: spirito e programma, che vi ha dato il Signore: spirito e programma parallelo ai Poveri Servi, due rami dello stesso albero.
L’Opera delle Sorelle compirà grandi disegni, che il Signore ha anche per l’ora attuale; e questo glielo dico benché tanto povero, ma, Casante di quest’Opera del Signore, sempre a condizione che vivano nello spirito puro e genuino, nel quale sono nate e cresciute.
Non perdete mai di vista che lo scopo primo è la vostra santificazione personale: se sarete sante, farete del gran bene; se sarete sante, sarete strumenti di santificazione nelle mani del Signore. Seguite gli esempi di Gesù, della cara Madonna e del grande S. Giuseppe.
Le prove e le difficoltà vi saranno occasione di dimostrare il vostro amore a Gesù.
Per Lei e per tutte le Sorelle la mia preghiera di ogni giorno dopo la S. Messa: “ut cum fratribus meis et pueris tuis laudem Te in saecula saeculorum”.
Mi raccomando tanto e poi tanto alla carità delle preghiere: che possa compiere fino in fondo la divina volontà e possa trovare pietà e misericordia al prossimo divino rendiconto.
Il Signore vi tenga unite nel suo Cuore Sacratissimo e nel Cuore Immacolato della cara Madonna e vi continui l’aiuto della sua santa grazia e ci riunisca tutti lassù nel santo Paradiso, a ringraziarlo di averci tanto amati in questi quattro giorni di vita: e di averli spesi tutti e solo per Lui e per le anime.
Vi benedico, e con Voi benedico le anime che verranno ad attingere lo spirito puro e genuino dell’Opera.
Ricordo a tutte le Sorelle che l’Opera è ciascuna di Voi; se sarete sante, tutta l’Opera sarà santa e compirà i grandi disegni per la terra e per il Cielo.
Pregate tutte per me. Benedicendo,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S27 Verona, 24-3-1952
Dilette Sorelle nel Signore,
La grazia, la pace di Gesù benedetto siano sempre con voi tutte, specialmente in questo santo e solenne giorno, che segna una data storica di primo ordine per le Povere Serve.
Sa il Signore guanto sarei contento di trovarmi presente a questa vostra festa, che poco fa ho potuto annunciarvi. Ma, quantunque per le condizioni mie tanto precarie sia costretto a non essere presente col corpo, sarò presente con lo spirito a condividere la vostra gioia, che è gioia di tutta l’Opera.
Giorno grande, questo dell’Annunciazione di Maria SS. 1952; giorno desiderato lungamente, e maturato nella preghiera, nella sofferenza, nella pazienza. Ricordate, o Sorelle, che esso deve segnare un inizio di nuova vita, nello spirito puro e genuino dell’Opera. Quando sentirete leggere il Decreto solenne, che vi eresse a Congregazione riconosciuta, pensate che il medesimo Decreto vien letto lassù in Cielo: è il Signore che vi dà questa grazia, che vi infonde nuova vita. E voi dovete quindi corrispondere fedelmente, generosamente a tanta grazia, a tanto dono.
Come corrisponderete? Con la vita buona, con le virtù proprie del vostro stato: umiltà, obbedienza, sacrificio, nascondimento agli occhi del mondo, ricerca del regno di Dio, vita interiore, grande amore a Gesù.
Ricordate, o Sorelle, che il contrassegno delle Opere di Dio è la lentezza e la sofferenza nel loro sviluppo. Il Signore non ha fretta; matura le sue Opere gradatamente, e le feconda con la pazienza cristianamente accettata. Siate dunque all’altezza della dignità a cui vi esalta il Signore; assecondate la sua Provvidenza; e farete cose grandi, farete tanto bene alle anime, ma prima di tutto alla vostra anima, diventando sante.
Andate avanti così, senza fretta di fare molto. Seguite i disegni della Provvidenza, eseguite fedelmente quello che il Signore andrà man mano indicando come sua volontà. Oh, il bel premio che vi preparate in Paradiso!
La Madonna benedetta, in questo suo giorno di festa, vi dice come dovete comportarvi, come vi dovete presentare al Signore. Al grande annuncio, la Madonna si è detta “ancella”, ha proclamato: “Ecce ancilla Domini fiat mihi secundum verbum tuum”.
Mi sembra che sia la parola che dovete sentir nascere spontanea dal vostro cuore in questo giorno, ascoltando il Decreto: Ecco la serva – povera Serva – del Signore: si compia in me quanto vuole il Signore.
Pregate tanto per me: ne ho sempre più bisogno, per compiere la divina volontà fino alla fine.
Io di gran cuore vi benedico, augurandovi dal Signore, e invocandovi con la preghiera, la grazia di corrispondere fedelmente al suo dono.
La S. Messa e tutta la giornata di domani sarà per voi. Metto i vostri desideri nel Calice santo. In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S4 Verona, 13-4-1952 – Pasqua
Buone Sorelle in Gesù
La grazia e la pace di Gesù benedetto siano sempre con noi.
Sento ancora nel mio cuore come un’onda di santa allegrezza, pensando alla grazia grande che vi ha fatto il Signore, e per la quale siete divenute spettacolo al mondo, agli Angeli e agli uomini.
La vostra approvazione, ricordatevelo bene, segna una data, che rimane scritta in terra e in Cielo. E mi pare che Dio stesso sia venuto a sanzionare il vostro nome, disponendo che I’approvazione avvenisse nella festa dell’Annunciazione, quando cioè la Vergine benedetta si proclamò essa pure l’umile e povera serva del Signore: Ecce ancilla Domini.
Come a lei rassomigliate nel nome, cercate rassomigliarle nella vita, vivendo lo spirito puro e genuino della vostra Opera, che è il medesimo spirito dei Poveri Servi.
Sono due Opere gemelle, come due rami uscenti dal medesimo tronco. Voi avete le vostre Regole, ma siete nate dal medesimo ceppo; avete identiche finalità e lo stesso programma: “Quaerite primum regnum Dei…”.
Per amor di Dio, conservate, custodite con la massima fedeltà questo spirito, che è poi compendiato nello stesso nome con cui vi chiamate: Povere Serve della Divina Provvidenza.
Vi chiamate povere: amate quindi e praticate la santa povertà, accettandone con gioia le privazioni e i disagi; amate il sacrificio, la fatica, il lavoro, come ai poveri si conviene. Siate anche povere di spirito; vi raccomando quindi, l’umiltà: “buseta e taneta”; la semplicità in tutto, nella casa, nel cibo, nel vestito; queste siano le vostre ricchezze. Che cosa può mancare a chi possiede Dio?
Vi chiamate serve: siete al servizio di un Padrone che è insieme Padre, e che non lascia senza ricompensa anche i più umili servigi; siate dunque generose.
Siete serve: il servo non fa quello che gli pare e piace, ma quello che piace al Padrone. Quindi, vi raccomando tanto l’obbedienza alla santa Regola e agli ordini dei Superiori, legittimi rappresentanti di Dio; senza testa, come cenci, come creta. Anche se l’obbedienza vi tiene celate e nascoste in uffici umili; che cosa ha fatto Gesù nei suoi primi trent’anni di vita, Egli che era venuto a salvare il mondo? E allora dite con fede: “Quello che è buono per Gesù è buono anche per me”. Non quello che voglio io, ma quello che vuole Dio.
Anche Maria vi dà la stessa lezione, quando pronuncia il suo “fiat”, nella totale adesione alla volontà di Dio.
Vi chiamate infine serve “della divina Provvidenza”, perché dovete vivere di fede in Dio che è Padre, con illimitata fiducia e filiale abbandono a tutte le disposizioni della sua amabile, paterna Provvidenza, anche quando si incontrano difficoltà, prove, sofferenze, essendo tutto ordinato a vantaggio nostro, per la santificazione nostra e dell’Opera.
Mostrare al mondo di oggi, che vive ingolfato nella materia, e non si preoccupa d’altro che dei beni e piaceri terreni, che non siamo fatti per la terra, ma per il Cielo. Confondere l’incredulità, che dilaga sempre più, con una fede ferma e pratica, con la sicurezza di chi vive sotto la divina protezione: ecco la vostra missione.
Vivete poi lo spirito di fede: sappiate apprezzare come meritano i principi e i valori soprannaturali. Irradiate attorno a voi la vita veramente cristiana; siate anche voi Vangeli viventi. Il mondo attuale è come un grande malato; Gesù vuole usare misericordia e donare al mondo la sua pace. Guai a noi se per colpa nostra Egli non potesse attuare i suoi disegni; guai a noi se dovesse venire il tracollo tremendo, che gli uomini si meritano, per colpa nostra, perché non siamo abbastanza generosi, perché non sentiamo l’anelito per la santità e ci accontentiamo di vivere nella mediocrità.
E ripeto a voi quello che ho detto ai Fratelli: L’Opera nostra è tutta di Gesù, è Lui al timone, è Lui l’anima che dà e conserva la vita all’Opera. Certo vi è anche l’elemento umano: siamo noi, con le nostre miserie e deficienze; noi siamo come il corpo fisico dell’Opera; il corpo può andare soggetto a malanni e difetti; ma l’anima no; essa rimane sempre in piena efficienza.
Voglio dire, come voi comprendete, che nell’Opera potranno essere delle manchevolezze materiali, difetti di qualunque genere; ma finché noi ci teniamo fedeli allo spirito puro e genuino, che Gesù ha messo fin da principio, l’Opera progredisce, va avanti, si sviluppa, allargando la sfera di bene, a gloria di Dio, a vantaggio delle anime, allo stesso modo che si sviluppa ed evolve l’organismo fisico, vivificato dallo spirito.
Nel constatare, quindi, qualche deficienza, non deve la Povera Serva fermarsi a criticare, a dire: ci vorrebbe questo, manca quello e quest’altro, ecc. Sarebbe tempo perduto.
Invece la Povera Serva si ripiega su se stessa e pensa: vivo io lo spirito dell’Opera? come osservo le Regole? come attendo alla mia personale santificazione? Pongo ostacoli allo sviluppo dell’Opera con la mia tiepidezza, con i peccati, colla mia poca virtù nel servizio del Signore?
Oh, se tutte, buone Sorelle, farete così, state pur certe e sicure che l’Opera vostra è assicurata.
Verranno delle prove anche grandi; ma Gesù, che è come l’anima dell’Opera, trovando in voi degli strumenti adatti, saprà trionfare di tutto e di tutti; anzi fortificherà sempre più la sua Opera, come avviene del corpo fisico, che, assuefatto alle fatiche e ai disagi, acquista e accresce energie per reagire vittoriosamente.
Ecco quello che davanti al mio Crocefisso mi sono sentito di scrivervi. Fate tesoro della mia povera parola, che è parola stessa di Gesù.
Ricordatevi che l’Opera è terribile a Satana, se è come Gesù la vuole; quindi fate un serio esame e cominciate una vita nuova, come nuova è la vostra Opera.
Questo sia il migliore augurio Pasquale per voi, che più col cuore che con la mano benedico, mentre, quanto so e posso, mi raccomando alla carità delle orazioni.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S28 Verona, 27-5-1952
Buona Sorella,
la grazia, la benedizione e la pace del Signore siano sempre nei nostri cuori.
L’Approvazione è il sigillo della volontà del Signore per la Congregazione delle Povere Serve. Certo che il nemico non è contento; e scatenerà delle prove, me lo sento questo: accenda sempre più la carità, ecco il segreto della vittoria. Si faccia santa, procuri che ognuna si studi di avanzare nella santità: viva e faccia vivere lo spirito puro e genuino dell’Opera e la sua vita. State ben attente al nemico che freme: che, per amore di Dio, non trovi nessun ausiliare.
Stia attenta, state attente allo spirito puro e genuino: l’importante non è fare tante cose, ma, quelle che si fanno, farle con grande ardore. Stia attenta, state attente alla qualità e non alla quantità degli elementi: meglio una buona secolare che una Povera Serva senza spirito.
Si santifichi, e santifichi le Consorelle per poter santificare: vi sono tante anime da portare al Signore, bisogna che tutta la nostra vita sia per il Signore; per noi, per il nemico, nemmeno un istante, nemmeno un respiro.
Quanto mi sta a cuore che le Povere Serve compiano i divini disegni, che il Signore ha sopra la Congregazione e su ciascuna: prego ed offro le mie sofferenze perché tutte siate Serve buone e fedeli, e perché tutte, passata questa breve giornata che è la nostra vita, possiate ricevere il bel invito: Vieni, Serva e Sposa fedele, vieni nel gaudio.
Mi raccomando tanto alla carità delle sue orazioni e di tutte e di ciascuna; mai come adesso sento il bisogno di essere aiutato per fare fino alla fine la divina volontà e per trovare misericordia al prossimo rendiconto.
Con Lei benedico la Sorella Dolores e Novizie e tutte le Povere Serve.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2842/A 23-6-1952
Alle buone Sorelle Povere Serve di S. Zeno,
Grandi benedizioni, ringraziamenti e fervidi auguri.
Mi raccomando tanto alla carità delle preghiere.
Il vostro Padre
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2842/C 24-6-1952
Alle buone Sorelle di Maguzzano,
Grandi benedizioni, ringraziamenti e fervidi auguri.
Mi raccomando tanto alla carità delle preghiere.
Fatevi sante, ma sul serio.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S29 10-8-1952 – S. Lorenzo
Reverenda Sorella,
A Lei, Sorella Agnese e con Lei a tutte le Sorelle che hanno la grazia di essere Povere Serve di Gesù: ogni mia benedizione e la mia continua preghiera, perché lo spirito puro e genuino dell’Opera sia in continua efficienza: faro continuo di luce evangelica e via sicura per compiere i divini disegni, e poi tessera certa per entrare in Paradiso.
Dio rimeriti le Sue e le loro preghiere; continui questa grande carità; guanto ne ho bisogno.
Gesù, benedici tutte le Povere Serve con chi dalla Provvidenza è designata a rappresentarti.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S54 S. Agostino 1952
Una particolare benedizione a Lei e a tutte le Novizie: che Gesù trovi le sue compiacenze a S. Toscana. Preghino per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S30 S. Zeno in Monte, 5-12-1952
Buone Sorelle,
La grazia, la benedizione e la pace del Signore siano sempre nei nostri cuori.
Vi mando queste poche parole, che mi sono sgorgate dal cuore, a bene vostro personale e per il bene e la vita dell’Opera tutta e della vostra Congregazione e per la salute di tutto questo povero mondo.
L’Opera vivrà e compirà i grandi disegni, che il Signore vuole compiere per mezzo di essa, se noi ne vivremo lo spirito puro e genuino, non a parole, ma con la pratica costante della nostra vita. Che grande grazia che avete di appartenere a quest’Opera, che è tutta di Gesù.
Ma ricordate bene che alla vostra fedeltà è legata la vostra salvezza eterna e lo sviluppo e la perennità dell’Opera stessa; guai a voi, quindi, se non corrispondete; per parte vostra verreste ad ostruire, ad interrompere la magnifica strada, tracciata dalla divina Provvidenza per arrivare alla santità, e alla eternità beata.
Per compiere i nuovi disegni, tutti propri dell’ora attuale, Gesù ci chiama tutti a rinnovarci in Lui, vivendo, ciascuno nel proprio stato, il Santo Evangelo: che sventura sarebbe non corrispondere, costringere Gesù ad eliminarci da questa grande Opera tutta sua! Pensiamoci bene.
La grande festa e solennità dell’Immacolata di quest’anno segni l’inizio di una vita tutta nuova secondo lo spirito puro e genuino. E’ la Madonna che ci chiama: mettete i vostri santi propositi nelle mani della cara Mamma Immacolata; ed Essa li metterà nel Cuore Sacratissimo del suo Figliolo, e compirete i grandi disegni di bene in quest’ora tanto oscura, che noi religiosi e voi religiose dobbiamo far chiara.
Queste parole mi sono sgorgate dal cuore; accettatele e praticatele. Al tempo stesso vi raccomando tanto di pregare per me e per I’Opera tutta, per i Poveri Servi e le Povere Serve: siano questi come due rami dello stesso albero.
Quest’anno ln cara Festa dell’Immacolata è allietata dalle nozze d’argento della Vostra Superiora: il più bel dono che le potete fare è di stringervi a Lei e dirLe: Noi siamo numericamente molte Sorelle, ma siamo e vogliamo essere una sola con Lei, perché quello che è Lei siamo noi tutte, e perché questa santa unione è il palpito del Cuore di Gesù.
Vi benedico, prego per voi tutte e per ciascuna, in modo tutto particolare per la vostra Madre. Di nuovo mi raccomando tanto alla carità delle vostre preghiere. Per Voi tutte e in particolare per la vostra Madre celebrerò la S. Messa della cara Festa; unitevi tutte a questa S. Messa, e io metterò nel Calice santo i vostri propositi e i vostri santi desideri.
Vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S30/A Verona, 5-4-1953 – S. Pasqua
Buone Sorelle di Maguzzano,
Auguri santi a tutte e a ciascuna. Che Gesù trovi nella vostra Comunità le sue compiacenze e vi ricolmi dei suoi doni.
Fatevi sante nello spirito puro e genuino dell’Opera di Dio: che fortuna per voi, per tutta l’Opera, per il mondo che ha estremo bisogno di santi.
Vi benedico, mi raccomando alle vostre preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S32 Verona, maggio 1953
Buone Sorelle,
La grazia, la benedizione e la pace del Signore siano sempre nei nostri cuori.
Mentre stavo per dire il santo Ufficio, mi venne un pensiero per voi che mi ha accompagnato nella recita. Credo non sia stata una distrazione. ma un pensiero che farà del bene alle vostre anime.
Pensavo alla vostra grandissima vocazione di appartenere a quest’Opera del Signore; pensavo alle vostre prove e difficoltà presenti; ed ho pregato il Signore di far scendere su tutte e su ciascuna una fitta pioggia di grazie e favori, perché possiate sempre più ravvivare la vostra fede nella divina Provvidenza che tutto dispone per il nostro bene, e perché vi assista a superare ogni prova con un aumento di fede e di amore.
L’umanità sta per passare un’ora di tenebre e di mancanza di amore. Che grande grazia appartenere, essere parte integrante dei Poveri Servi: che privilegio il far conoscere e glorificare la divina Provvidenza, ed approfittare delle prove per dare questo attestato di fede e di amore, allora le prove, anziché abbattere, ci servono per farci correre nella via della santità, alla quale siamo chiamati; servono ad attizzare il fuoco dell’amore, che il demonio vorrebbe spegnere nei nostri cuori e nel mondo.
State sempre serene e tranquille; vi do una particolare benedizione e pregate lo Spirito Santo che ci illumini e che, prima di essere chiamato al grande e divino rapporto, io possa rivolgervi la mia parola e dirvi quanto il Signore vuole da voi.
Pregate sempre per me, vivete sotto il paterno sguardo di Dio, che vi predilige nel tempo, perché siate spose fedeli alle quali prepara un premio particolare per tutta la beata eternità.
Queste mie povere parole accettatele come spontanee mi escono dal cuore! Credo che, ciò che mi ha spinto a scriverle, non sia stata una distrazione, ma il Signore.
Pregate sempre per me: e per l’Opera di Dio.
Vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S32/A Negrar, 15-6-1953
Buone Sorelle di S. Toscana,
Buone Sorelle, ricordatevi che siete Povere Serve.
Pregate per me che vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S33 14-8-1953
Buona Sorella,
Gesù e la cara Mamma celeste le rimeritino delle preghiere, e le consumino tutte nel santo amore di Dio. Che grande grazia essere Povere Serve del Signore nella persona dei suoi (personali) rappresentanti, i poveri: che tutte siano degne delle divine ricompense promesse.
Benedico tutte e ciascuna e chiedo carità di preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S33/A Verona, 3-3-1954
Buone Sorelle,
La grazia e la pace del Signore siano sempre con voi e con tutti della cara Famiglia di S. Mattia.
Avete pregato per me, continuatemi questa grande carità e state certe delle divine ricompense.
Fatevi sante e santificherete l’Opera.
Aiutatemi a compiere fino alla fine la divina volontà e capire il dono della sofferenza.
Vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S5 Festa dell’Annunciazione, 25-3-1954 A. M.
Alle Sorelle Povere Serve della Divina Provvidenza.
La Grazia e la pace di Gesù benedetto siano sempre con voi.
Quando si è chiamati da qualche grande personaggio per un servizio od altro, si è santamente orgogliosi di rispondere prontamente all’invito e di mostrarsi disposti generosamente a qualsiasi ordine. Ora, il Signore, il Dio del Cielo e della terra, in questi giorni di santi Esercizi vi ha chiamate, vi ha invitate ad ascoltare la sua voce, trasmessa per mezzo di chi vi ha predicato; vi ha chiamato Lui stesso, il Signore, a questo Cenacolo di raccoglimento e di ritiro, per effondere su voi con larghezza sovrana il suo Spirito e la sua Grazia.
O Sorelle, per amor di Dio, vi prego e vi scongiuro di corrispondere e di far tesoro di tanto dono, e di essere fedeli sempre a tanta chiamata. Questi santi giorni di Esercizi segnano una tappa importante nella via della santificazione vostra personale; siate consapevoli di questa grazia, e cercate di valorizzarla, a costo di qualunque sacrificio. Costi quello che costi. Voglio corrispondere! dovete dire adesso e sempre.
Giorni importanti, questi degli Esercizi, per voi personalmente, perché vi facciate sante; importanti per la vostra Congregazione, perché vi regni sempre lo spirito puro e genuino, e anzi si sviluppi sempre più e sempre meglio, a gloria di Dio, e a santificazione delle anime.
Giorni importanti anche per tutta l’Opera dei Poveri Servi: voi ne siete un ramo, voi appartenete a quest’albero meraviglioso, che il divino Agricoltore ha piantato per compiere grandi disegni. Sento che il Signore ci domanda qualche cosa; Egli guarda a noi per vedere se siamo pronti, in piena efficienza; oh, guardiamo di corrispondere generosamente, pronti a tutto, come la Madonna quando fu annunciata dall’Angelo: “Ecce ancilla Domini: fiat mihi secundum verbum tuum”. Sia questo anche il vostro programma di vita religiosa, per poter compiere i divini disegni e farvi sante.
Mai come ora sento il bisogno di preghiere per me, per ottenere la divina misericordia, mentre sono così vicino al grande traguardo, e per compiere i disegni che il Signore ha sulla sua Opera. Pregate, pregate per me!…
Un pensiero di grande riconoscenza rivolgo in questo momento all’apostolo mandato dal Signore, che vi ha predicato con tanto zelo e tanta unzione la divina parola. E’ proprio l’angelo del Signore; l’avete ascoltato in questi giorni; pregate per lui, e mettete in pratica quanto egli a nome di Gesù vi ha detto.
Più col cuore che con la mano, vi benedico tutte e ciascuna, augurandovi di essere sempre all’altezza della vostra vocazione e di farvi sante.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * S59 18-4-1954 A. S. – S. Pasqua 1954
Buone Sorelle,
La grazia di Gesù benedetto sia sempre nei vostri cuori, affinché, corrispondendo al dono della vocazione, possiate compiere i divini disegni e farvi sante.
Ricambio di gran cuore gli auguri e vi ringrazio per le preghiere che avete fatte e fate continuamente per me, che ne ho così grande ed urgente bisogno. Il Signore vi ricompensi con l’abbondanza delle sue grazie e dei suoi doni, particolarmente con essere fedeli ai santi e generosi propositi che vi ha ispirato durante gli Esercizi Spirituali. Oh, la bella grazia che avete avuto! Corrispondete fedelmente e sarete contente voi, compirete i disegni della divina Provvidenza, e porterete grande vantaggio anche ai vostri cari.
Il Signore, nonostante il vostro piccolo numero, si è compiaciuto di affidarvi un nuovo campo di lavoro. Siatene grate al Signore, e lasciatevi guidare come cenci nel nuovo lavoro. E’ una missione nobilissima, della quale non siamo degni: lavorare per le anime! E’ il lavoro che ha compiuto il Verbo di Dio, Gesù, fatto Uomo. Ed egli non si è risparmiato per nulla, ha sacrificato la sua vita sulla croce: state unite a Gesù, siate generose con lui, e farete miracoli di bene.
Ma, ve lo raccomando tanto e poi tanto: date il primo posto alla vita interiore; da questa prendete il tono del vostro lavoro quotidiano. Lo diceva recentemente il Santo Padre in una lettera ad alcune Congregazioni laiche addette all’apostolato della gioventù in Francia. Belle cose la scienza, le lettere, le arti; ma soprattutto sia la fede, la religione, che dà valore a queste belle cose.
E pregate per me. Io prego per voi, che siate in efficienza come vi vuole il Signore. La Madonna Immacolata, l’Ancella del Signore, vi protegga, vi assista, perché siate a parole e a fatti “serve dei poveri”, serve del Signore.
Di gran cuore benedicendovi, assieme a quanti vi sono cari,
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 1572 S. Gaetano 1954 A.M.
Buone Sorelle.
Vi ringrazio delle preghiere, vi benedico e vi prego pregare tanto per me: aiutatemi a capire il dono della sofferenza e a valorizzarla per la mia anima e per l’opera di Dio.
Vi benedico, in C. J.
Sac. J. Calabria
SORELLE * 7025 [Non datata]
PER LA RINNOVAZIONE DELLA PROFESSIONE RELIGIOSA
DELLE POVERE SERVE DELLA DIVINA PROVVIDENZA
Sorelle in Gesù Cristo.
La grazia, la pace di Gesù Benedetto sia sempre con voi che dal fondo del cuore benedico implorandovi una fittissima pioggia di grazie spirituali, specie in questo grande giorno nel quale avete la gran fortuna di fare o rinnovare i vostri voti, in questa benedetta Casa del Signore alla quale voi avete la grande fortuna di appartenere: fortuna che solamente potrete capire alla sera della vostra vita tutta spesa per il Signore, e poi nell’eternità dove godrete per sempre il premio che il Signore ha preparato alla buona e fedele Sorella dei Buoni Fanciulli.
Sorelle, in questo momento, io mi congratulo con voi tutte per la grande grazia che il Signore vi concede facendovi fare o rinnovare i santi voti.
Ricordatelo sempre questo giorno e questo momento nel quale, per mezzo dei santi voti voi vi siete totalmente legate a Gesù dando prova del vostro amore per lui, vostro unico Sposo al quale dovete servire per tutta la vita.
Deh, che non avvenga mai questa sventura per voi che abbiate a venir meno alle promesse fatte. Piuttosto mille volte la morte, ditela questa parola: sì, mille volte la morte, piuttosto che venir meno a tanta promessa.
Sorelle, ringraziate il Signore per questa grazia che il Signore oggi vi ha fatto, grazia che completa un’infinità di grazie che Gesù Benedetto vi ha fatto durante il tempo che voi avete avuto la fortuna di abitare in questa sua Casa, che, ricordatelo bene, è la Casa, proprio la Casa del Signore, perché lui l’ha fondata e lui la guiderà con provvidenza tutta particolare, compiendo gradatamente i grandi suoi disegni, a patto che noi viviamo con lo spirito di quest’Opera che consiste in modo tutto particolare nella vita di fede, nel pieno abbandono nelle braccia amorose della Provvidenza, avendo unicamente di mira questo: cercare il santo Regno del Signore nella piena ed esatta osservanza delle sante Regole, piena espressione della santa volontà di Dio.
Sorelle, sorelle, godete in questo santo giorno! Voi siete più grandi delle regine di questa terra, siete le spose predilette di Dio!
Deh, amatelo questo celeste Sposo e siate santamente ambiziose d’interpretare non solo i suoi comandi, ma i suoi desideri.
La vostra vita sia un canto per lui!
Oh, beate e felici, specie nell’ora della grande chiamata.
Come ancora vi dissi, sul letto della vostra agonia, vedrete il grande premio che Gesù vi ha preparato. Ho tanto pregato per voi in questo giorno, voi continuate a pregare per me fino a tanto che la divina misericordia mi avrà chiamato a sé.
Vi benedico.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2291 [Non datata]
J.M.J.
Il Signore vi ha fatto una grandissima grazia che unita alle molte altre, accresce in voi l’obbligo di corrispondere santificando le vostre anime, e tutte in una sola sorella preparare la stabilità della vostra opera, che come tante e tante volte vi ho detto è grande nella mente del Signore e che se voi coopererete sarà di gran gloria alla divina Trinità e di gran bene alle anime.
L’opera dei Poveri Servi è grande. L’opera delle Povere Serve, l’opera delle Sorelle è a pari, nei disegni del Signore, e perciò quello che sempre dico ai religiosi lo dico anche a voi.
Carissime Consorelle, vivete dello spirito genuino di quest’Opera che è spirito di fede, di grande fede, di abbandono nelle braccia amorose della divina Provvidenza, nell’esercizio continuo delle virtù della santa umiltà, carità, pazienza. Sono la serva di Dio, ora con la fede, che grande dignità, dunque devo unirmi a Dio, e servirlo nelle sue creature in tutti i rami che la carità di Cristo domanda aiuto, dunque le creature abbandonate, le ammalate, le carcerate, le pentite, le cadute, le pericolanti, in una parola nessun ramo della carità sia a voi escluso, certo la carità prima deve essere di aiutare con la preghiera, con il lavoro con la vita l’Opera dei Poveri Servi.
Sorelle ringraziate e benedite con i vostri Superiori il Signore, per tante grazie e promettete sul serio di cominciare a vivere i santi esercizi che avete fatto.
Vi ho detto in principio: è una grandissima grazia. Sono terminati. Adesso comincia l’esercizio pratico, adesso si vedrà se li avete fatti bene, sorelle.
La vostra opera deve essere come il sole, il sole splende, riscalda, porta immensi vantaggi, così deve essere di voi se sarete fedeli alla vostra santa vocazione. Alle volte il sole non splende, ma di chi è la colpa? Del sole? no! Sono le nuvole che lo nascondono!
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 2568 [Non datata]
Sorelle,
La pace e la grazia di Gesù Benedetto siano sempre con noi.
Oh, come di cuore vi faccio e vi rinnovo questo augurio, perché quando si è ripieni dell’amor di Dio, oh allora ogni cosa diventa leggera, dolce, soave e si cammina, anzi si corre, nella via della nostra santificazione.
Sorelle in Gesù Cristo, ringrazio la provvidenza del Signore, che ogni cosa dispone per il nostro maggior bene, perché vi ha qui raccolte, unite insieme nel dolce vincolo della carità, per sentire ancora una volta la mia povera parola, dico così, perché passa attraverso un misero Casante quale io sono, ma nello stesso tempo parla il Signore; perché come altre volte ho detto e ridetto: finché la divina misericordia mi tiene, tutti, nessuno eccettuato, devono ascoltare e mettere in pratica quello che io vi dico, a bene e santificazione delle vostre anime e a stabilità e diffusione di questa grande Opera del Signore.
Cosa vi dirò io in questo grande e solenne momento?
Vi dico, e a nome stesso di Dio, padrone assoluto di questa grande Opera, che il Signore vi ha amato, vi ama e vi predilige, a patto che voi abbiate a corrispondere come Lui vuole: cenci, creta, senza testa, in tutto e per tutto alle vostre Sante Regole, che sono l’espressione chiara e precisa della divina volontà.
Voi tutte nel Signore siete nate quasi quando è nata quest’Opera dei Poveri Servi della Divina Provvidenza e nei disegni di Dio, ricordatelo bene, voi dovete compiere grandi cose, con lo stesso spirito della nostra Congregazione, che è: spirito di umiltà, di carità, di fede ed intero abbandono nelle braccia della divina Provvidenza.
Fino adesso avete avuto questo spirito? siete state, siete vissute come vuole Gesù? Ciascuna entri in se stessa e veda lo stato della sua anima, quello che in questo momento voi sentite, si è che il Signore vi chiama, vi dice per mio mezzo: “Su, su, siete ancora in tempo, voglio da voi grandi cose. Voi siate generose, generose, generose, e non dubitate del mio aiuto e protezione”.
Date mano all’opera, cominciate sul serio a vivere, ad amare il Signore. Lo avete amato anche nel passato, ma il diavoletto subdorando che il Signore voglia compiere nuove cose, si è infiltrato ed ha tentato una offensiva per distruggere quest’Opera di Dio.
Sia ringraziato il Signore che non è avvenuto così che anzi da questa offensiva, mi pare che il Signore voglia cavare del grande bene. Mano all’opera! Del passato, una bella pulita con scritto sopra: ancora al mio Gesù! E ciascuna al suo posto, nell’obbedienza che sarà loro assegnata, si metta a correre nella via della propria santificazione. Perché come sapete, la santificazione vostra è necessaria, per la santificazione dell’Opera. Io credo che se voi vi mettete presto all’impegno. vedrete il sole delle nuove grazie di Dio sopra la vostra Comunità.
Sorelle, ancora vi parlo nel nome di Gesù, disporrà Lui e vi dirà quello che dovete fare.
Credo che questa sia una prova del Signore che noi abbiamo a soffrire ma che si compiranno i divini disegni.
Mentre vi parlo sento falciare, che è?
Ma niente paura, se il Signore è con noi chi sarà contro di noi?
In C. J.
Sac. J. Calabria
SORELLE * 2568/A [Senza data] q.12 – Festa Annunciazione
Una sola parola, ma una grande parola vi dico, o sorelle in Gesù Cristo, la parola è questa: Voi oggi, festa dell’Annunciazione della Vergine, la nostra cara Madonna, la Madre di quest’opera, avete iniziato ufficialmente una vita tutta nuova, tutta speciale, come la vuole Gesù, come la vuole la Vergine benedetta, oggi come da oggi, voi non siete più vostre, voi siete tutte di Gesù, attraverso, per mezzo della Madonna.
Oh, quale grazia il Signore vi ha fatto, d’ora in avanti tutto quello che voi fate, tutto quello che voi soffrite, tutto quello che voi domandate, lo fate, lo soffrite, [lo] donate per mezzo della Madonna. E, ditemi, che cosa regalerà Gesù alla sua Madre? Siate certe, siate sicure che Gesù esaudirà tutto quello che la Madonna offre, dimanda per voi.
Oh, che fortuna, oh che grazia… ricordatelo bene; voi siete della Madonna. Oh, se sarete perseveranti, se sarete vere schiave di tanta Madre, quali disegni non compirete in questa grande opera, quanta ricchezza ma quanta a questa Casa. Come andate avanti nella vostra santificazione sorelle, nelle prove, nelle sofferenze vostre, in tutta la vostra vita di sorelle di quest’opera?
Deh, ricordatevi della vostra consacrazione che oggi avete fatta alla Madre. Me lo sento, se voi sarete povere serve della Madonna, oh, la Madonna vi farà… vi darà in mano il pegno della vita eterna….
SORELLE * 8910 [Non datata]
Alle Sorelle dei Poveri Servi della divina Provvidenza della Casa di Costozza.
Questa divina immagine di Gesù che ci dice quanto Egli ha fatto per noi sia stimolo ad amarlo e ad aiutarlo.
Pregate per il vostro Padre che vi benedice
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 8910/A [Non datata]
Sacro Cuore di Gesù, fate sante tutte le Sorelle della Comunità Romana.
Pregate per me.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 8910/B [Non datata]
Una grande benedizione alle buone Sorelle di Costozza.
Ringrazio di cuore, raccomandandomi alle vostre preghiere.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 8910/C [Non datata]
Grazie, celesti benedizioni e auguri santi per il Santo Natale a tutte le Sorelle di Costozza.
Le benedico.
In C. J. Sac. G Calabria
SORELLE * 8910/D [Non datata]
Benedico le buone Sorelle dei Poveri Servi della Casa di Nazareth e mi raccomando alla carità delle orazioni.
Buon Natale.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * A8 [Non datata]
Godo dei vostri propositi. Il Signore vi guardi tutte con predilezione. Datevi a Lui senza riserve.
Sac. G. Calabria
Buone Novizie
S. Toscana
SORELLE * 5829/S [Senza data]
(Sorelle di Costozza, auguri pasquali)
Pregate per me che vi benedico
Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/T [Senza data]
(Sorelle di Roncà, auguri pasquali)
Pregate per me che vi benedico
Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/U [Senza data]
(Sorelle di Costozza)
Fatevi Sante.
In C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/V [Senza data]
(Sorelle di S. Zeno)
Siate sempre Povere Serve. Beate voi, l’Opera, il mondo tutto.
Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/Z [Senza data]
(Sorelle di Costozza)
Una grande benedizione alle buone Sorelle
Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/AA [Senza data]
(In calce ad una lettera scritta da don Rossi alla Madre):
Benedico tutte, amate e servite il Signore. Voi beate, fate la carità grande di pregare per me
in C. J. Sac. J. Calabria
SORELLE * 5829/AB [Senza data]
[Sotto il volto di Gesù]
Il nostro pensiero sia sempre rivolto a Gesù, pensando quello che ha fatto e patito per noi. Deh, amiamolo tanto Gesù, cerchiamo di imitarlo e saremo felici in vita e beati in morte.
Mi raccomando alle orazioni
in C. J. Sac. J. Calabria
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